La storia di Y Yachts
Quando Michael Schmidt si mise alla ricerca di una barca di grandi dimensioni per sé, non riusciva a trovarne sul mercato una buona – né nuova né di seconda mano – che fosse anche solo vicina a soddisfare i suoi standard, piuttosto elevati.
Doveva essere di 80 piedi, facile da maneggiare, senza componenti fragili e naturalmente la più bella possibile. La maggior parte delle persone in questa posizione spiegherebbe le proprie idee a un progettista e incaricherebbe un cantiere navale di costruire questa soluzione individuale. Ma Schmidt – ex vincitore della Admiral’s Cup e una delle menti più creative che la scena velica abbia mai visto – non sarebbe Schmidt se non ne generasse un’idea commerciale.
E così ha costruito – inizialmente con un team ancora abbastanza “gestibile” – il “Cool Breeze”, 80 piedi di lunghezza. Con un progetto di Lorenzo Argento (esterni) e dell’archistar David Chipperfield (interni) non deve sorprendere che sia stata ben accolta dai potenziali clienti.
Schmidt si è reso conto di aver intercettato una lacuna nel mercato e ha iniziato a costruire un nuovo cantiere subito dopo la consegna di “Cool Breeze”. Nel frattempo, dopo quattro anni “ad alta velocità”, oltre una dozzina di barche sono già state vendute. Gli Y Yachts stanno facendo molto parlare a livello internazionale in un segmento che in realtà è già “sotto pressione”.
L’intervista a Michael Schmidt
Stile puro, cuore in carbonio
La creazione di Y Yachts è una delle tante storie di successo del suo fondatore Michael Schmidt. Gli Y Yachts sono costruiti esclusivamente in composito di carbonio a Greifswald (Germania) in un moderno stabilimento di produzione completamente nuovo. Y Yachts produce yacht a vela fino a 33 metri di lunghezza. Il capannone di verniciatura automatizzato del cantiere consente di verniciare gli yacht in quasi tutti i colori o di temperare gli yacht in prepreg fino a 90 gradi Celsius. Il portfolio di Y Yachts è attualmente composto da sei modelli: Y7, Y8 SRD, Y8 SRD+, Y8 DC, Y9, YX Pure, YX e YC. Tutti uniti dal motto di Michael Schmidt: “Il divertimento a vela ha bisogno di uno yacht ridotto all’essenziale senza sacrificare il comfort”.
L’essenza dello yachting
Il problema di fondo che Schmidt ha individuato in tutti i grandi yacht che ha esaminato era che erano inutilmente complicati. “La vera sfida è ridurre uno yacht all’essenziale senza sacrificare il comfort”, dice. “Il nostro credo con gli Y Yachts è: più semplice è la barca, più pura è l’esperienza di navigazione e maggiore è il piacere. Il nostro obiettivo è chiaro e semplice: usare la migliore tecnologia disponibile per rendere la navigazione più facile e riportare il piacere di navigare. Ecco perché i nostri yacht sono progettati per enfatizzare l’essenza della navigazione a vela”.
Per esempio, un Y7 in carbonio pesa diverse centinaia di chilogrammi in meno rispetto agli yacht prodotti in costruzione convenzionale. Per uno yacht di 70 piedi questo è un valore considerevole; per esempio, l’Y7 può salpare con molto meno vento rispetto agli yacht in vetroresina o in alluminio.
Un dislocamento di sole 29 tonnellate e quasi 300 metri quadrati di superficie velica a vele bianche rendono possibile la propulsione anche con venti leggeri. Così gli armatori non devono preoccuparsi che ci siano condizioni perfette per tutto il tempo. La navigazione è un piacere anche in condizioni quasi calme.
La filosofia Y Yachts in 10 punti
Ecco i 10 punti chiave di tutti i modelli costruiti da Y Yachts che saltano subito all’occhio:
– Tutti i verricelli e le manovre si trovano vicino al timoniere
– Tutte le barche hanno un fiocco autovirante
– C’è un gavone per gennaker e Code 0 nella zona di prua
– Le prese a mare sono state ridotte e contenute in collettori
– Tutte le attrezzature tecniche sono conservate in un vano nel salone per un facile accesso
– Il garage trasversale di poppa permette di portare a bordo gommoni più grandi, fornendo al tempo stesso più spazio interno
– Personalizzazione del design degli interni
– Personalizzaione del layout
– Costruzione “eco” utilizzando teak sintetico o legno alternativo, produzione ad alta efficienza energetica, costruzione leggera, riduzione delle superfici delle finestratrure, uso di plastica riciclata
– Ad eccezione dell’Y9, tutti i modelli di yacht possono essere condotti in equipaggio ridotto
Tecnologia tedesca
Nei capannoni della Michael Schmidt Yachtbau, situati sul Mar Baltico ai margini di Greifswald, si possono produrre barche fino a 33 metri di lunghezza. Tutti gli scafi e gli impianti sono consegnati in fibra di carbonio, e la sala di verniciatura automatizzata funge anche da enorme autoclave che può lavorare gli yacht preimpregnati a temperature fino a 90 gradi Celsius.
La produzione
Tre modelli semi-custom rappresentano la maggior parte della produzione attuale del cantiere: l’Y7 di 22 metri, l’Y8 di 24 metri e l’ultimo nato della gamma, l’Y9, poco meno di 28 metri. L’YX, uno yacht Explorer di 22,60 metri, è disponibile anche in due diverse configurazioni, e il cantiere produce anche barche completamente custom su ordinazione. “Siamo al servizio della tendenza Neo Luxury”, dice Schmidt, “e con crescente successo. Siamo persino riusciti a convincere tre proprietari che in precedenza possedevano barche a motore a passare a un modello a vela”.