Vinci le regate con i consigli di un campione
Marco Savelli, una vita di successi come velista e sail designer, mette la sua esperienza al tuo servizio
Olimpionico nella classe Flying Dutchman nel 1980 e bronzo l’anno successivo ai mondiali in Spagna, Marco Savelli inizia a progettare vele e ad elaborare sistemi costruttivi di membrane high-tech brevettando con il suo marchio Extreme vele in pezzo unico, vincendo con i diversi Mascalzone Latino numerosi titoli mondiali e creando per alcuni anni la storia del Farr40 dominando la scena mondiale. Nel 2003 diventa principal sail designer del team Mascalzone Latino nella America’s Cup ad Auckland e nella Coppa America successiva diventa anche vice presidente di Mascalzone Latino. Negli anni successivi inizia la carriera di allenatore sfruttando anche la sua grande esperienza nel sail design. In questi anni con il Melges 24 conquista tre titoli mondiali e continua a far parte di Mascalzone Latino, sia come coach che come sail designer usando il suo brevetto Monolithic, tutt’oggi l’unico sistema che usa fibre sprettate continue senza giunzioni. Con questa nuova tecnologia si porta a casa le vittorie alla Swan Cup, al Mondiale ORC di Trieste, alla Middle Sea Race e alla China Race, oltre al quinto posto alla Sidney Hobart. Oggi Marco Savelli è un uomo di Quantum Sails per l’Europa e segue le imbarcazioni che si sono affidate al marchio per partecipare alle regate più importanti del Mediterraneo.
L’ALLENAMENTO
Oltre alle vele, l’esperienza di Marco Savelli è a disposizione degli equipaggi che vogliono migliorare durante l’allenamento per le regate. Le attuali tecnologie aiutano moltissimo, in primis l’elettronica che chiaramente è la principale risorsa, compresi i sensori sulle appendici che sono oggetto di studio specifico. Tutti i dati raccolti sono da commentare durante il debrief successivo all’allenamento o alla regata. Per analizzare i dati in regata l’uso del tracker messo a disposizione dai comitati organizzatori è utilissimo, ma non basta. È basilare capire cosa succede a bordo durante le manovre, per questo un voice recorder molto sensibile posizionato nella zona dell’afterguard è di grande aiuto. Tutto è sincronizzato in real time con videocamere disposte sia verso poppa che verso prua a seconda della dimensione dell’imbarcazione, che permettono di conoscere i comandi che vengono dati all’equipaggio. Se si riesce è meglio avere anche un drone in allenamento, affiancandolo ai video dal gommone, e interfacciando tutte le informazioni con il software di bordo si può sincronizzare tutto il materiale, vedere le varie fasi di manovre da differenti angolazioni e capire le performance reali della barca. Indispensabile è acquisire materiale fotografico, anche degli avversari, per scannerizzare sia le vele che il tuning delle altre barche. In questo caso IQ, il software di proprietà di Quantum Sails, è un ulteriore grande ed indispensabile aiuto. L’allenamento spesso è monotono e noioso, ma è una fase imprescindibile della preparazione per costruire le vittorie. Un esercizio imprescindibile, praticato anche da equipaggi che vantano vittorie olimpiche che hanno passato ore e anche giornate a farlo, è il classico “8” intorno a due boe. Tutti i movimenti dell’equipaggio a bordo sono ripresi con i soliti strumenti di cui abbiamo parlato in precedenza. Sicuramente un team durante la durata di questo specifico allenamento avrà condizioni di vento ed onda diverse, così l’equipaggio imparerà ad adattarsi e reagire opportunatamente.
WARM UP
Quando arriva il giorno della regata dobbiamo aver preso accordi con un avversario “amico” con cui fare warm up prima della partenza. Questa fase di “riscaldamento” è indispensabile per provare le vele che vogliamo usare durante la regata e cercare di interpretare l’andamento del vento nell’area dove navigheremo. Dopo la prova con l’altra imbarcazione in linea, uno dei due dovrà virare per poi riunirsi verso la boa di bolina. Con molte probabilità chi incrocerà avanti sarà stato dalla parte giusta.
METEOROLOGIA
Anche avere previsioni dettagliate ogni mattina è indispensabile per organizzare la strategia della giornata, tanto in allenamento quanto in regata, ma è altrettanto importante avere basi di conoscenza in materia. Capire l’andamento e la forma delle nuvole è basilare per un tattico – in regate inshore e offshore – perciò nei periodi liberi una lettura del genere è assolutamente consigliabile.
Março Savelli è uno dei velisti italiani più esperti, divenuto uomo di Quantum Sajls per l’Europa e consulente per chiunque scelga le vele del marchio, come il Clubswan 36 Cuordileone nella foto. Con il suo expertise può aiutarti a definire un programma di allenamento su misura per • preparare la tua barca e il tuo equipaggio e vincere le regate.
COME VINCERE CON BARCHE DA REGATA E DERIVE DI ULTIMA GENERAZIONE
Lungo 3,9 m e largo (con le “ali”) 2,25, ultraleggero, full-carbon (29 kg il peso della piattaforma) lo Switch (immagine in alto) ha vele Quantum Sails ed è in grado di volare a 30 nodi di velocità.
Girare le boe al meglio spesso fa guadagnare posizioni o ci libera per poter virare quando vogliamo. Per migliorarsi in queste circostanze esiste un esercizio fondamentale, che in gergo si chiama “8”, lo vedete nel diagramma dell’immagine sotto. Si tratta di un allenamento che coinvolge tutto l’equipaggio – da poppa a prua – con una serie di passaggi attorno a due boe messe a 30 metri circa di distanza a 90° con il vento. Si possono passare anche intere giornate in mare con questo allenamento, che permette di provare e perfezionare tutte le manovre, di virata e abbattuta, per far trovare la giusta alchimia al team di bordo.