Cariboni SRL

Premi un bottone e cazzi la randa? Merito di Cariboni

L’azienda è nata 41 anni fa con una mission ben precisa. Rendere la vela più semplice con i suoi sistemi idraulici

C’è un’azienda italiana che, da oltre 40 anni (è stata fondata nel 1984), lavora con una mission ben precisa: rendere la vela più semplice. Ci è riuscita così bene che oggi è un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale e se devi utilizzare movimentazioni idrauliche e oleodinamiche per gestire la tua barca custom in modo “easy”, non puoi far altro che rivolgerti alla Cariboni. D’altronde, come ama ripetere il suo fondatore, Gianni Cariboni, “La vela deve essere un piacere, non una schiavitù”.
Cariboni, assieme al suo grande amico Luca Bassani, è considerato il padre dell’easy sailing. In principio fu il Nariida (ex Wallygator II, 32,04 m), la barca laboratorio che ha consentito ai due di sperimentare tutte le soluzioni idrauliche poi diventate lo standard sulle barche di grandi dimensioni.
Cariboni ha applicato per primo la chiglia basculante su barche “normali” (vi ricordate di Junoplano di Sandro Buzzi?), ha inventato il cilindro a doppia velocità per la regolazione della randa (il celebre Magic Trim), ha realizzato il primo albero con laminazione in carbonio d’Europa, il primo mast-jack integrato in un albero… e la lista potrebbe continuare, lunghissima. Ma a noi piace riassumere così: premi un bottone e cazzi la randa: merito dei sistemi Cariboni.

CLIENTI ILLUSTRI
Oggi l’azienda di Ronco Briantino (Monza-Bianza) conta su una trentina di dipendenti, nove milioni di fatturato e una struttura dove vengono realizzati, in-house, dei veri e propri capolavori di ingegneria. Vi basta andare sul sito della Cariboni e scorrere la sezione “Projects” per capire la quantità di imbarcazioni (molto note e meno note, custom e di serie) che montano i suoi sistemi finalizzati all’easy sailing.
Tra gli ultimi modelli “cruiser”, ad esempio, ci sono il Solaris 111 Cefea (33,77 m di barca) a bordo del quale l’azienda lombarda ha fornito tutto l’impianto oleodinamico e i cilindri per la gestione di tutte le funzioni veliche: sugli 80′ di serie del cantiere di Aquileia invece hanno fornito impianti e Magic Trim.
I Maxi Dolphin, custom che prendono vita in Franciacorta, montano cilindri e sistemi Cariboni, come peraltro anche gli italianissimi ICE Yachts. È molto facile che sulle misure “maxi” troviate una componente “made in Ronco Briantino”: Southern Wind, Persico, la lista è infinita.
Ma attenzione, non solo le gigabarche utilizzano gli impianti Cariboni: ci vengono in mente, ad esempio, il Neo 430 e il suo cilindro di movimentazione della lifting keel, i Nautor Swan 55 e 58 con i cilindri per la gestione dell’albero, il nuovo Mills 41 (lifting keel, sistema idraulico).

IL “METODO CARIBONI”
Per capire l’approccio progettuale della Cariboni rispolveriamo quanto ci ha raccontato il suo fondatore Gianni in una recente intervista, in cui indica come suo primo maestro il grande progettista Giulio Cesare Carcano: “Se hai un’idea progettuale di cui sei sicuro’, mi disse una volta, ‘portala avanti. Ma mai in maniera impositiva. Sii sempre propositivo, impara ad ascoltare tutti. Magari ne parli a centomila persone, 999.999 ti dicono delle stupidate ma uno ti dà un’idea a cui non avresti mai pensato’. E questa la filosofia che ho sempre applicato e che applicherò sempre nel mio lavoro alla Cariboni” ‘. Il valore della condivisione, quindi. Oltre che la cara, buona, vecchia osservazione empirica di galileiana memoria e che tanto si addice agli inventori.
Merita a tal proposito il racconto di come Cariboni concepì la chiglia basculante applicata alle barche a vela di dimensioni importanti: “Ero a bordo di un Grand Soleil 46 in Adriatico. Ero al timone, con mare formato, e chiesi all’armatrice di scendere sottocoperta a prendere dell’acqua. Tornò su pallida e in preda al mal di mare. Fu lì che pensai… Perché non facciamo andare la barca dritta? Basta spostare il peso, no? Sulle derive, il trapezio non serve ad altro che a tenere la barca dritta, dopotutto. Sarebbe bastato trovare un sistema meccanico che avesse fatto il lavoro…”. Problema reale. Studio. Proposte. Modifiche. Soluzioni. La ricetta che ha reso Cariboni l’azienda perfetta per chi vuole rendere la propria barca facile e alla portata di tutti.

Gianni Cariboni, 75 anni, fondatore della Cariboni srl.
L’azienda rappresenta l’eccellenza dell’idraulica e l’oleodinamica applicata alle barche.


CAPOLAVORI DI INGEGNERIA IDRAULICA CHE È UN PECCATO “NASCONDERE” A BORDO

LA MERAVIGLIA DELLA FUNZIONE

Sopra, gli interni del daysailer Sizzler (progetto di Tony Castro). Proprio perché gli impianti di movimentazione Carboni sono considerati dei capolavori di ingegneria idraulica, l’armatore in questo caso li ha voluti a vista. Spicca nella foto il Magic Trim, il rivoluzionario cilindro a doppia velocità per la regolazione della randa ideato e brevettato nel 1998 che vi mostramo in dettaglio nell’immagine a sinistra.


GIGANTI “FACILI”

Il Solaris 111 Cefea (33, 77 x 7,90 m), progetto di Javier Soto Acebal per Solaris Yachts, sfrutta i sistemi Cariboni: impianto oleodinamico e cilindri per la gestione di tutte le funzioni veliche. Il Cefea è uno dei tanti Maxi resi “semplici” dall’azienda lombarda.


Cariboni Srl Via Mattei 3/a
20885 Ronco Briantino (MB) Tel: +39 039 6079609
info@cariboni-italy.itwww.cariboni-italy.it

In esposizione

Contatta l'espositore

Torna in alto