Perché volete uccidere il Laser (ILCA)?

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laser anniversary

E’ la barca più attiva e diffusa al mondo, con 230.000 scafi varati dal 1971 ad oggi.

Laser (ILCA) tutti la vogliono produrre

Stiamo parlando del Laser (che oggi si chiama ILCA, ma tutti continuano a chiamarlo Laser). Facilissimo da usare, trasportare, armare. Veloce, divertente, planante, non stupisce che le sue regate (ricordiamo che è anche una classe Olimpica) siano sempre le più affollate e che sia l’oggetto del desiderio, visti i suoi grandi numeri, di chi produce derive.

Da quando il Laser si chiama ILCA (acronimo di International Laser Class Association: dall’1 gennaio 2020) sono iniziati i guai. Tutto nasce dalla ormai annosa diatriba tra la classe e il suo storico produttore Laser Performance, che copriva Europa, Asia e Americhe, accusato di non produrre barche sempre conformi alla monotipia Laser. Da qui l’apertura di ILCA alla ricerca di nuovi costruttori.

 

 

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L’ultimo caos Laser in Australia

L’ultimo “casino” arriva dall’Australia, dove la classe ILCA aveva estromesso lo storico costruttore Performance Sailcraft Australia (PSA), a fine settembre, dalla lista dei cantieri autorizzati alla costruzione di Laser. Il motivo? PSA costruiva le barche con i propri stampi e non con quelli “ufficiali” codificati nel 2005 utilizzati dagli altri produttori autorizzati. Anche se – parole di ILCA “non ci sono prove che le barche PSA abbiano prestazioni diverse, il fatto che non siano identiche è in contrasto con lo stretto principio del monotipo (o one-design) dell’ILCA”. La vicenda è finita in tribunale, che invece ha dato ragione a PSA. Il cantiere può continuare a produrre i suoi Laser, con i suoi stampi “non ufficiali”, fino a quando la controversia di fondo non sarà risolta in sede processuale o tramite accordo.

Stanno uccidendo il Laser? Diteci la vostra

Processi, dispute, tribunali, questioni di soldi non sono mai amici dei velisti. Nessuno vorrebbe acquistare una barca per poi ritrovarsela “non conforme”, in gergo fuori stazza. E allora noi ci rivolgiamo a tutti voi, che almeno una volta nella vita vi siete divertiti a bordo di un Laser (che non riusciremo mai a chiamare ILCA: chiamereste mai Associazione Internazionale Classe Cinquecento una Fiat Cinquecento?). Cosa ne pensate della vicenda? Non sarebbe meglio tornare ai tempi del caro vecchio Laser? Diteci la vostra.

Eugenio Ruocco


Tutti i produttori autorizzati Laser

Qui sotto la lista dei produttori autorizzati Laser. Questi cantieri non sono i soli dove poter acquistare le barche, ognuno di questi marchi può avere infatti dei suoi distributori a livello locale, come avviene per esempio con la britannica Ovington e la tailandese Element 6 che in Italia viene distribuita da Negri Nautica, o come i Devoti che vengono distribuiti per esempio dalla Best Wind.

Devoti Sailing s.r.o.
www.devotisailing.com

Element 6 Evolution Co., Ltd.
www.e6e.asia

Far East Boats
www.fareastboats.com

Nautivela srl
www.nautivela.com

Ovington Boats Ltd
www.ovingtonboats.com

Performance Sailcraft Australia
https://psasailing.com.au/

Performance Sailcraft Japan
www.psjpn.co.jp

Qingdao Zou Inter Marine Co., Ltd.
www.zouintermarine.com

Rio Tecna srl
www.riotecna.com

ZIM Sailing
www.zimsailing.com/ilca

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7 commenti su “Perché volete uccidere il Laser (ILCA)?”

  1. É una barzelletta…..quei cantieri che producono le copie del Laser fanno barche omologate e il cantiere che produce l’originale ,con la quale si sono disputate regate per lustri,non lo é.Mi viene da ridere!

  2. mr. Tommaso Buzzi

    Io sono di parte, vado su una deriva decisamente più recente e performante (d-one Devoti) . Sinceramente, a parte la grande diffusione, non vedo nulla di bello, di interessante e di attuale in una barca di più di 45, ormai superata in tutto. Credo sia solo in gioco di lobbies e potere a livello di costruzione e a livello olimpico. Una barca obsoleta che continua a costare delle cifre totalmente inspiegabili, le cui differenze fra costruttori sono evidenti (chiedete a chi le usa) e la cui durata va da 6 mesi a 1 anno per un utilizzo racing. Sono tanti si, solamente quello.
    Il laser è il simbolo del NON rinnovamento, della convenienza opposta all’evoluzione e dell’arretratezza di tutto un sistema.

    1. Riccardo Guardigli

      Il laser rappresenta ancora l’unica classe olimpica affrontabile a costi alti ma accettabili. Il livello dei regatanti è altissimo e la tecnologia non serve a nulla per individuare il velista migliore. Vale di più un oro olimpico Ilca 7 o un campione del mondo RS Aero o Devoti D One, classi con 100 timonieri a livello amatoriali al mondo?

  3. Lo chiamerò sempre Laser, standard, Radial, 4.7.
    Ho iniziato quando il vang era a tre vie , ho ben sopportato le modifiche susseguitesi fino a quando il Laser era prodotto dalla Performance Sail craft. Un produttore che garantiva la monotipia e jeff Martin che assicurava la stessa con i suoi mitici controlli a sorpresa in giro per il mondo. Il laser era bello per questo.

  4. Grande pasticcio.
    Ho fatto tantissime regate con il laser. Mondiali ecc.
    Mi sarebbe piaciuto continuare ma per le regole di classe sono fuori..
    Mi spiego dopo i 65 anni avrei dovuto passare alla radiale. Peso 90 kg. In radiale é assurdo gareggiare con 90 kg. In quel momento ho comperato un RS AERO CON 9 METRI DI VELA. Una classe che lavora sodo. Ora ho 77 anni e faccio regate internazionali con RS Aero.
    Classe laser o ilca grande pasticcio.
    Ora di cambiare e adeguarsi ai tempi.

  5. Per me è e resta semplicemente Laser e fin che potrò continuerò a divertirmi. Non riusciranno ad uccidere questa stupenda barchetta.

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