Transat Café l’Or: gli Imoca 60 nella partita a scacchi delle Canarie
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Siamo giunti alla quarta giornata di corsa per la Transat Café l’Or, e nelle ultime 24 ore rispetto allo scorso aggiornamento si è mossa qualche pedina nello scacchiere dell’Atlantico.
Partiamo dalla prima notizia, i Class 40 sono in porto a La Coruna (QUI vi abbiamo raccontato della classifica). Anche Luca Rosetti e Matteo Sericano su Maccaferri Futura hanno concluso queste difficoltose 500 miglia, con il pit stop di Cherbourg di 12 ore che ha inevitabilmente condizionato la loro classifica.

Hanno oltre 24 di ritardo da Corentin Douguet, il leader provvisorio, che proveranno a recuperare almeno in parte durante la tappa definitiva verso la Martinica che partirà tra 2 o 3 giorni. Hanno le carte in regola infatti per una grande secondo da tappa, come hanno dimostrato nelle prime ore di regata quando erano nel gruppo di testa.
La Direzione della Corsa vuole lasciare sfilare la profonda depressione che a breve investirà le coste del Portogallo, e fare ripartire i Class 40 dopo il passaggio del fronte.
Gli Imoca 60 allo snodo delle Canarie

Fase molto interessante per gli Imoca 60, dato che nelle prossime ore la partita a scacchi assumerà controlli Thrilling. La flotta deve lasciarsi le Canarie a dritta, distanti circa 170 miglia, ma c’è un problema. Di solito a quest’altezza dell’Atlantico c’è già un Aliseo molto ben formato, ma non questa volta. La grande tempesta che interesserà i Class 40 ha schiacciato l’anticiclone delle Azzorre più a sud, che ha quindi traslocato la sua zona di poco vento fino alle Canarie.

L’Aliseo di conseguenza è molto più a sud, diciamo almeno 400 miglia a sud delle Canarie e li resterà al momento. Nelle prossime ore gli Imoca 60 del gruppo di testa eseguiranno una serie di strambate per lasciarsi le Canarie a destra, poi arriverà il momento di una prima scelta importante: quanto andare a sud a cercare l’Aliseo e quindi allungando la rotta verso il traguardo della Martinica?
La rotta diretta sull’ortodromica sembra tappata dall’anticiclone, per ritrovare un’opzione nord bisogna salire sopra l’ortodromica, rischiando però di incontrare tanta andatura di bolina, quindi più lenta, ma con meno strada da percorrere. La sensazione è che gli Imoca 60 si spingeranno a sud a caccia di un Aliseo anche leggero per potere navigare veloci alle andature portanti. Abbiamo visto che bastano 12-14 nodi di vento per consentire a queste barche di fare anche più di 20 nodi al lasco, e difficilmente la scelta ricadrà sulla difficile opzione Nord.
E qui veniamo ai nostri, Francesca Clapcich e Ambrogio Beccaria. Intanto segnaliamo il colpo della velista italo-americana nata a Trieste, che con 11th Hour Racing si è posizionata più a ovest e ha navigato meglio di Beccaria nelle ultime 24 ore, tanto da salire in terza posizione e lasciare Ambrogio in quarta. Loro due, con Macif e Charal che li precedono di una manciata di miglia, stanno per entrare nella zona di vento leggero di cui parlavamo.

E qui potrebbero arrivare i problemi: sia Allagrande Mapei che 11th Hour Racing non sono barche particolarmente brillanti nel vento leggero rispetto a Charal e Macif che invece lo prediligono. Fino a ora si sono difese benissimo, ma ci sono state varie fasi di vento superiore anche ai 20-25 nodi, per i prossimi giorni il menù meteo potrebbe essere più difficile da digerire per i nostri. Tuttavia appare difficile che Clapcich o Beccaria possano prendere opzioni diverse dai due battistrada, la sfida sarà cercare di limitare i danni in queste prime ore di bonaccia attesa, e restare un minimo a contatto, e poi tornare all’attacco una volta agganciati gli Alisei.
Ci riusciranno? Ne parliamo domani, con l’aggiornamento quotidiano sulla Transat Café l’Or.
Mauro Giuffrè
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