L’invasione degli Ultrawide. Perché oggi i multifunzione sono sempre più grandi

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L’evoluzione dei chartplotter ha trasformato le plance, con schermi multifunzione sempre più grandi, simili ai display XXL delle auto moderne. Addio pulsanti: il futuro punta a interfacce intuitive che si ispirano a tablet e smartphone, con l’integrazione sempre più totale anche della domotica e dei sistemi di bordo.

Negli ultimi decenni l’evoluzione dei chartplotter e dei display multifunzione a bordo delle barche ha vissuto una svolta epocale, sorprendendo (e a volte spiazzando) i più tradizionalisti. Se, fino a pochi anni fa, la plancia di una barca era un mosaico di strumenti analogici e pulsanti fisici, oggi le timonerie delle barche assomigliano sempre più a quelle delle auto di ultima generazione – dove i comandi “spariscono” e tutto si gestisce da maxi schermi touch, spesso più grandi dei tablet che siamo abituati ad utilizzare.

Dalla mappa di carta al multifunzione XXL

I primi chartplotter compatti risalgono alla fine degli anni ’80; le mappe erano ancora rudimentali e con pochi dettagli, ma sostituirono in breve tempo il supporto cartaceo (sempre utile come backup). Originariamente piccoli e monocromatici, questi strumenti offrivano poche funzioni: spesso solo la posizione e una semplice traccia sulla carta digitale. Poi sono arrivati i primi schermi a colori, i dati integrati dai sensori di bordo, l’AIS e, via via, la possibilità di sovrapporre radar, eco, vento, dati motore e tanto altro su un solo display.

L’incremento delle dimensioni degli schermi – trend parallelo a quello dell’auto, dove display “tablet” sostituiscono ormai in toto pulsanti e quadranti – ha cambiato ulteriormente il rapporto tra la barca e chi la conduce. Oggi troviamo a bordo delle moderne barche display multifunzione anche da 15, 19, 22 o addirittura 24 pollici, spesso con formati ultrawide (cioè ultra larghi), capaci di visualizzare in contemporanea mappe, dati ambientali, radar, telecamere, ecoscandaglio e sistemi di domotica. È il mondo del “glass bridge”, la plancia completamente digitale e customizzabile, grazie a interfacce touch sempre più simili a quelle di smartphone e tablet.

Addio pulsanti fisici

Una rivoluzione! Decisamente sì. Sulle plance si libera spazio fisico, si mantiene più ordine e si evita l’usura o la corrosione dei pulsanti fisici. Semplificazione! Forse, visto che con questi strumenti si possono osservare più scenari contemporaneamente, ma spesso le funzioni essenziali non sono immediatamente disponibili alla bisogna. Anche la gestione remota da mobile, la connessione in cloud, la domotica e gli aggiornamenti on-line sono ormai standard. Proprio come negli ultimi modelli di auto, oggi è possibile personalizzare totalmente la propria esperienza: dallo stile della grafica alla divisione delle finestre, con la possibilità di gestire anche l’infotainment, e addirittura di guardare le serie TV…

Gli schermi sempre più ampi, luminosi e con rivestimenti anti-riflesso/anti-impronta permettono una visibilità perfetta anche sotto al sole. Tutto è touch e personalizzabile, consentendo di avere sempre sott’occhio tutte le informazioni che si vuole, un’arma potentissima per la sicurezza e il comfort. Il passo successivo è l’integrazione totale tra domotica, elettronica di bordo e automazione, e dal display multifunzione gestisci ogni aspetto della barca. Naturalmente questi cambiamenti comportano nuove sfide: la dipendenza dall’elettronica é maggiore, serve un’alimentazione affidabile e protetta (oltre a saper tornare, in emergenza, all’uso di strumenti analogici). Ma il progresso è inarrestabile e la rotta è ormai tracciata: il futuro dei display è extralarge.

Le caratteristiche dei display Ultrawide

1 – Finta pulsantiera

L’interfaccia del display multifunzione replica in tutto e per tutto l’aspetto (e le funzioni) della pulsantiera fisica. L’analogico è stato abbandonato nella forma, ma non nella sostanza!

2 – Dati più evidenti

I dati principali, quelli che serve sempre avere sott’occhio, come la profondità del fondale e la velocità, sono sempre visualizzati in maniera più grande sul display. Avendo più spazio, c’è la possibilità di metterli maggiormente in evidenza.

3 – Comandi negli angoli

I comandi principali sono solitamente posizionati negli angoli del display. Così sono più facili da raggiungere e non c’è il rischio di cliccare nel punto sbagliato.

4 – Il tasto “casetta”

Il classico comando “casetta” che vediamo sui telecomandi delle TV replica la funzione del tasto “home” che vedevamo (ora è sparito) sugli smartphone. Permette di tornare al menù principale dove si trovano tutte le funzioni.

5 – L’unico sopravvissuto

Il tasto per l’accensione e lo spegnimento del display è l’unico tasto fisico “sopravvissuto” sui display XXL. In realtà non si tratta di un pulsante fisico ma “a sfioro”, ed è l’unico tasto presente esterno al display dotato di una funzione.

Quattro esempi di modelli “Ultralarghi”

B&G Zeus S Ultrawide

Display da 12″ o 15″ ultrawide pensato per la vela, con alta risoluzione e processore octa-core. Supporta cartografia C-Map Reveal e Discover, offre funzioni sailing avanzate e ottima connettività per un controllo totale.

www.bandg.com


Raymarine Axiom2 XL

Axiom 2 XL

Disponibile in tagli da 16″, 19″ e 24″, offre processore potente, display resistente Hydro Tough e sistema operativo intuitivo LightHouse 4. Integrabile con radar, sonar e sistemi di bordo, ottimo in crociera e in regata.

www.raymarine.com


Garmin GPSMap 1523XSV Ultrawide

Schermo da 15″ ultrawide con alta luminosità e sonar integrato. Ideale per pesca e navigazione, gestisce radar, telecamere e altri sistemi tramite interfaccia touch intuitiva, con compatibilità Garmin Navionics+.

www.garmin.com


NAVnet TZTouch XL

Sistema avanzato con schermi da 16″ a 24″, mappe dettagliate TZ MAPS e BathyVision. Controllo touch, networking completo e gestione radar/sonar integrata, perfetto per la pesca e le crociere.

www.furuno.it

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