Rolex Middle Sea Race: 22 barche italiane al via. Che tempo farà, chi può vincere
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Tempo di Rolex Middle Sea Race, la super classica d’altura del Mediterraneo che parte oggi da Malta. Sono 118 le imbarcazioni al via, con lunghezze che vanno dai 9,44 metri ai $30,48$ metri, con partecipanti che spaziano dai debuttanti agli assidui frequentatori, che si contenderanno l’ambitissima vittoria IRC overall che assegna il Trofeo generale della regata.
Il percorso della Middle Sea Race è quello delle 607 miglia più iconiche che ci siano in Mediterraneo: partenza e arrivo a Malta, circumnavigando la Sicilia in senso antiorario, con Stromboli, Favignana, Pantelleria e Lampedusa da lasciare a sinistra.
Il meteo (instabile) della Rolex Middle Sea Race 2025
Un percorso duro, spettacolare, che in alcune edizioni ha riservato condizioni brutali, ma che probabilmente invece questa volta lascerà navigare la flotta in modo più tranquillo. Anche se la Rolex Middle Sea Race è famosa per la sua imprevedibilità. E infatti, l’esperto navigatore e race router, Mike Broughton, ha tenuto il bollettino meteorologico) durante lo skipper meeting pre-gara:
“I modelli sono cambiati molto nelle ultime 12 ore circa, ma ci sono ancora alcuni diversi sviluppi possibili. Una caratteristica chiave è il sistema di bassa pressione che probabilmente si staccherà dalla costa del Nord Africa, vicino a Tripoli, e si dirigerà a nord-est, arrivando sull’area del percorso nelle prime ore di domenica mattina. Per il momento, la partenza dovrebbe avvenire con un vento di levante tra gli otto e gli 11 nodi. La flotta dovrebbe quindi avere un bordeggio stretto fino a Capo Passero, sull’angolo sud-orientale della Sicilia, e poi verso lo Stretto. Dopo di che, dipenderà da cosa deciderà di fare la bassa pressione.”
Secondo Broughton, ci sono due scenari principali. La bassa pressione potrebbe approfondirsi, portando forti piogge e venti di burrasca di 35 nodi o più intorno a Siracusa, che colpirebbero principalmente le barche più lente. Oppure potrebbe non farlo. A nord della Sicilia, c’è una probabilità del 55% di un buon vento di levante per coloro che attraverseranno lo Stretto durante la notte, e una probabilità del 45% di molto meno. “Nel complesso, stiamo osservando un quadro molto instabile.” Più avanti, l’incertezza è ancora maggiore.
Le barche italiane
L’Italia è la nazione più rappresentata in questa edizione, con 22 imbarcazioni al via, alcune che aspirano a fare molto bene in tempo compensato. Ne citiamo una in particolare, Diango Deer, il Botin 52 Custom di Giovanni Lombardi Stronati che schiera il solito super team guidato da Vasco Vascotto, un equipaggio che sul wallyrocket 51 dell’armatore ha già fatto una prestazione importante all’Admiral’s Cup 2025. Sul Botin 52 custom (ex Caro, vincitore della Rolex Fastnet Race nel 2023) assieme a Vascotto, in regata alla Rolex Middle Sea Race ci saranno anche Michele Ivaldi, Alberto Bolzan, Bruno Zirilli e Chicca Salvà, per citarne solo alcuni.

Ma non dimentichiamo anche altri nomi come lo Swan 42 BeWild di Renzo Grottesi, il Mylius 60 CK Cippa Lippa di Guido Paolo Gamucci, il Farr 45 Sagola Spartivento di Beppe Fornich, il Baltic 78 Lupa of the Sea di Fabio Cannavale e il Comet 38S Scricca di Leonardo Servi con a bordo Ciccio Manzoli.

Attenzione anche al V69 Nacira di Diego Paternò e Federico Marchi (skipper Mattia Correrini), ad Anemos, il Pogo 36 di Emanuele Sacchetti, Ars Una, Adria FY 49 di Antonio Giulio Cafaro, il JPK 10.30 Diavolina di Michele Puggioni e all’11.80 Libertine del forte velista Michele Paolucci con a bordo Niccolò Bertola.
Il First 40 Mon Ile di Gianrocco Catalano è stato vincitore di classe alla Rolex Middle Sea Race del 2022, mentre il Dufour 34 Duffy di Enrico Calvi vanta già 10 partecipazioni. Torna alla Rolex Middle Sea Race Francesco Giordano, questa volta con Adrigole II, un X-41 decisamente più competitivo rispetto alla precedente barca con lo stesso nome.
Alla flotta italiana appartengono anche due storici progetti di Carlo Sciarrelli, Chica Boba II e Valentina. Regateranno con la formula Double Handed il Sunfast 3600 Lunatika di Baroni-Miglietti e il First 47.7 Audace di Agliardi-Volpe.

Tra i multiscafi, occhi puntati sul Falcon l’F4 di Matteo Uliassi capitanato dall’asso di Coppa America Shannon Falcone e sul Rapido 53XS Picomole di Aldo Fumagalli (fresco peraltro di VELA Cup a Capo d’Orlando).
Tutta da seguire ovviamente anche la battaglia per la vittoria in tempo reale, dove i favori del pronostico vanno al maxi 100 Black Jack di Remon Vos.

Un po’ di dati telegrafici sulle barche in regata:
Oltre 1.000 marinai provenienti da 53 nazioni e territori sono a bordo delle 118 barche
- Il partecipante più anziano ha 82 anni, con altri 23 di età pari o superiore a 70 anni.
- I tre concorrenti più giovani hanno 15 anni, con altri 10 di età pari o inferiore a 18 anni.
- Gli yacht più vecchi sono lo Stormvogel del 1961, vincitore del line honours (primo a tagliare il traguardo) della regata nel 1968 e 1969, e il Mowgli of Portsmouth di Patrick e Vincent Harris, progettato da Illingworth e Primrose, varato nel 1965.
- L’ultimo varo è il Lift 45 Maxitude tutto in carbonio, con scafo scow (a prua larga), di Xavier Bellouard, progetto dello studio Lombard.
- Il più grande monoscafo è il già citato Black Jack 100 di Remon Vos; il Farr 30 Calypso di Seb Ripard e Daniel Calascione è il più piccolo.
- Il catamarano di 25,49 metri Allegra, con Paul Larsen al timone, affronta un’affascinante sfida con il catamarano foiling di 12,98 metri Falcon, guidato da Shannon Falcone.
- A questo link il tracking della regata, la partenza è alle 11
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