Classifiche Barcolana 57: vincitori, protagonisti, storie categoria per categoria

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Barcolana 57 – La flotta di 1.865 barche alla partenza con vento leggero davanti a Trieste

La Barcolana ha 1.865 vincitori. Ovvero tutti quelli che hanno partecipato: perché la famosa massima “l’importante è partecipare” qui si che vale. Ma poi, ci sono i vincitori, i migliori di ciascuna categoria.

Anche la 57ma edizione della Barcolana, la regata più affollata d’Europa, che quest’anno ha radunato nel Golfo di Trieste 1.865 barche (di cui 1.294 arrivate), è giunta al termine. Della terza vittoria in tempo reale consecutiva del Maxi 100 Arca SGR vi abbiamo già raccontato (e prima, alla vigilia della regata avevamo battuto le banchine a caccia dei vostri pronostici: qui potete vedere chi ci aveva azzeccato e chi no): ma la Barcolana è, prima di tutto, la festa di tutti i velisti e del popolo della vela.

Classifiche Barcolana 57

Quindi, classifiche alla mano è giunto il momento di svelarvi, categoria per categoria, tutti i vincitori e i protagonisti della grande classica che trasforma ogni anno Trieste nella capitale mondiale della vela. Vi ricordiamo che alla Barcolana non sono previsti sistemi di tempo compensato, essendo le barche suddivise in categorie sulla base della loro lunghezza fuori tutto.


Categoria Mega Yacht (oltre i 24,01 m – 8 barche arrivate)

classifiche barcolana 57
Al secondo posto Marta 07, al timone Marta Benussi, 18 anni, figlia di Furio
  1. modello: Arca SGR (Don Jones turbo Maxi 100), lunghezza FT: m. 30.48, armatore: Furio Benussi, posizione in tempo reale: 1
  2. Marta 07 (RP 86), m. 26.22, Marta Benussi/Famiglia Benussi, tempo reale: 2
  3. Prosecco doc Shockwave 3 (RP 90), m. 27.43, Claudio De Martis/Pompeo Tria, tempo reale: 3

Che Barcolana per Furio Benussi (57 anni), sua figlia Marta (18) e suoi fratello Gabriele (55). Benussi senior è stato il primo a tagliare il traguardo con Arca SGR (ex Wild Thing), Marta e Gabriele subito dopo con il Marta 07, Reichel Pugh 86 ex Morning Glory. Il Fast & Furio Sailing Team, il team dei Benussi, è specializzato nel recuperare vecchie barche e farle rivivere. Qui la nostra Rebecca Geiger, che era a bordo di Prosecco doc Shockwave3, ha intervistato Marta Benussi e la skipper Giulia Ascione.


Categoria Super Maxi (da 19,01 a 24,00 m – 16 barche arrivate)

classifiche barcolana 57

  1. Anemos II / Allianz (Farr 80), m. 23.99, Marco Bono/Mauro Pelaschier/Tommaso Chieffi, tempo reale: 7
  2. Ancilla Domini (Farr 80), m. 23.99, Andrea Illy, tempo reale: 8
  3. Anywave Safilens (Frers 63), m. 19.21, Alberto Leghissa, tempo reale: 11

Regata perfetta per Anemos II / Allianz, il Farr 80 di Marco Bono che ha potuto contare sull’aiuto, a bordo, di due campioni come Mauro Pelaschier e Tommaso Chieffi, che hanno vinto dopo una battaglia “all’ultimo sangue” con l’altro Farr 80 in gara, Ancilla Domini di Andrea Illy, 61enne, triestino doc, presidente della Illy Caffè e grande appassionato di vela.

Al terzo posto, la “vecchietta” Anywave Safilens, progetto di Frers del 2000, in fibra di carbonio. Al timone l’esperto skipper Alberto Leghissa, 60 anni, direttore dello Yacht Club Portopiccolo. Una curiosità: Fincantieri, produttore di navi, traghetti e megayacht entra nella vela diventando armatore di un VOR 60, Doers on Board, Fincantieri, che si è piazzato 12mo in tempo reale, e quarto di categoria, appena fuori dal podio.

Da citare anche un grande appassionato dell’Italia, il tedesco Michael Schmidt, fondatore del cantiere YYachts alla sua primissima Barcolana, che ha partecipato al timone della sua “Calabash”, Y8, chiudendo all’11° posto (53mo in tempo reale).


Categoria Maxi (da 16,01 a 19,00 m – 28 barche arrivate)

Shining. Foto di Andrea Carloni
  1. Shining Marina Portorož (Open 60), 18.95 m, David Bartol, tempo reale: 6
  2. Tutta Trieste 2 (Ceccarelli 53), 18.20 m, Mario Hrvoj , tempo reale: 9
  3. Adriatic Europa (Vallicelli 60), 18.98 m, Dušan Puh, tempo reale: 10

In questa categoria se la sono giocata i “vicini di casa”, una partita tra Slovenia e Croazia. Ha vinto lo sloveno David Bartol con il 60 piedi (18 metri) con le terrazze Shining, battendo Tutta Trieste 2 del croato Hrvoj, un progetto della serie Ceccarelli 53 di inizio anni 2000. Al terzo posto dopo un “match-race” con Tutta Trieste, una delle protagoniste degli ultimi 30 anni di regate nell’Adriatico: Adriatic Europa, progetto di Vallicelli, nato come Riviera di Rimini nel 1998 ed ex Esimit Europa 1.


Categoria 0 (da 13,51 a 16,00 m – 118 barche arrivate)

Il TP 52 Blue di Bonfiglio Mariotti
  1. Blue (TP 52), m. 15.84, Bonfiglio Mariotti/Federico Bressan, tempo reale: 5
  2. Forever K (Cookson 50), m. 15.22, Claudio Bernoni, tempo reale: 18
  3. Generali (TP 52), m. 15,84, Samo Žvan, tempo reale: 20

Se ci fosse un vincitore assoluto in tempo compensato della Barcolana numero 57 il TP52 Blue di Bonfiglio Mariotti – che ha costituito una squadra vincente con il BlueNext Sailing Team – sarebbe probabilmente tra i candidati. Quinto posto in reale dietro ai “giganti” dopo una regata perfetta. Il successo alla regata corona un’ottima stagione culminata con l’argento europeo ORC a Palma.


Categoria 1 (da 12, 01 a 13,50 m – 132 barche arrivate)

Riedl Aerospace
  1. Riedl Aerospace (Vallicelli super Stag 40), 12.99 m, Uros Zvan, tempo reale: 16
  2. Tangaroa (RC 44), 13.35 m, Massimiliano Paglione/Dean Barker, tempo reale: 17
  3. Irina (Farr 40), 12.41, Guglielmo Maurizio, tempo reale: 34

In questa categoria il Vallicelli super Stag 40 dello sloveno Uros Zvan ha compiuto l’impresa, battendo il mostro sacro della Coppa America Dean Barker (a bordo dell’RC 44 Tangaroa) dopo una lotta all’ultimo bordo.


Categoria 2 (da 11,11 a 12,00 m – 177 barche arrivate)

Barraonda
  1. Barraonda Go 2025 (Frers Open 40), 11,99 m, Lucio Provvidenti/ Manzan Roberto, tempo reale: 15
  2. Vola Vola Endeavour (Millenium 40), 12.00, Guido Perezzatta/Enrico Biaggini, tempo reale: 36
  3. Aramis (Millenium 40), 12.00 m, Stefano Macor, tempo reale: 64

Grande prova per l’Open 40 Barraonda Go 2025 (progetto di Frers, giò vincitore di categoria nel 2024): i goriziani Lucio Provvidenti e Roberto Manzan hanno chiuso in 15ma posizione assoluta, davanti a barche ben più grandi e competitive. In reale, ci sono ben 21 posizioni tra Barraonda e il Millenium 40 Vola Vola Endeavour.


Categoria 3 (da 10,26 a 11,10 m – 144 barche arrivate)

Il Solaris 36 OD Lo Re
  1. Lo Re (Solaris 36 OD), 11 m, Matteo Forni/Ugo Pernoi, tempo reale: 29
  2. Oxygen (X 35), 10.60 m, Andrea Gozo, tempo reale: 55
  3. Enigma (Archambault M 34), Marko Gržetić/ Petar Simunovic, tempo reale: 63

Anche in questa categoria la vittoria è più che netta. Il Solaris 36 One Design di Matteo Forni e Ugo Pernoi, Lo Re, ha “stracciato” la concorrenza e, soprattutto, la flotta di Solaris 36 OD (progetto 2002 di Marco Lostuzzi, unico monotipo realizzato dal cantiere di Aquileia), che ha la sua roccaforte nel nord dell’Adriatico.


Categoria 4 (da 9,41 a 10,25 m – 204 barche arrivate)

Lo Psaros 33 dello svizzero Nicolas Groux
  1. MSC (Psaros 33), 10 m, Nicolas Groux, tempo reale: 33
  2. Agapea (Melges 32), 9.68 m, Hinko Golias, tempo reale: 41
  3. Cativa (Fiumanka 33), 9.99 m, Marco Spangaro / Ludovico Pittani, tempo reale: 43

Lo Psaros 33 MSC (timoniere Nicolas Groux) ha compiuto l’ennesima impresa (dopo lo storico 11 posto in reale dello scorso anno): ancora una volta vincitore in categoria 3, dove a tagliare il traguardo sono state ben 204 barche. La categoria più numerosa: primo su 204 fa ben più effetto di 33° su 1865!.


Categoria 5 (da 8,46 a 9,40 m – 143 barche arrivate)

Il Code X Croz
  1. Code X – Croz (Code X), 9.20 m, Davorin Mudrovčić/Vjekoslav Jadrešić, tempo reale: 32
  2. Cattivik (Ufo 28), 8.60 m, Gianni de Visintini/Luisa Penso, tempo reale: 38
  3. Bandito (Ufo 28), 8.60, Federica Tuniz/Gianfranco Noè, tempo reale: 45

Un vero missile, che si chiama Croz (un Code X del cantiere croato Code 7 Marine che pesa solo 1.200 kg di cui oltre 600 nel bulbo e con i foil laterali) ha vinto nella categoria 5. Ma ha avuto un bel daffare a tenere a bada delle velocissime trentenni. Ovvero gli UFO 28 (progetto di Umberto Felci) Cattivik (al timone Luisa Penso) e Bandito (a bordo l’esperto velista triestino Gianfranco Noè).


Categoria 6 (da 7,71 a 8,45 m – 73 barche arrivate)

Mr. Hyde, Hyde 27 di Marco Rusticali, secondo in classe 6
  1. Esco Matto (Thompson T 830), 8.30 m, Christian Babich, tempo reale: 40
  2. Hyde (Hyde 27), 8.10 m, Marco Rusticali, tempo reale: 42
  3. Delt’In (Delta 84), 8.40 m, Giovanna Bertocchi/Giulia Barbariol, tempo reale: 74

Una sfida tra “kiwi” e marinai nostrani quella della categoria 6: il Thompson T830 (progetto della neozelandese TMarine, armatore l’italiano Christian Babich) è riuscito a battere Hyde, il 27 piedi che Marco Rusticali si è autocostruito. E che bel lavoro, a giudicare dalle prestazioni!


Categoria 7 (da 7,11 a 7,70 m – 119 barche arrivate)

Pink Team Ghc Sanatorio Triestino
  1. Lucifer (Murphy 25), 7.7 m, Gorazd Fras, tempo reale: 79
  2. Vizio 2 (Thompson T 750), 7.65 m, Sandro Ravenna, tempo reale: 115
  3. Pink Team Ghc Sanatorio Triestino (Este 24), 7.5 m, Elisa Degrassi, tempo reale: 126

Arrivare nei primi 100 con un minuscolo 7 metri? Se la ricorderà bene questa impresa lo slvoeno Gorazd Fras, dominatore nella categoria 7 con il suo Lucifer. Dietro di lui 118 barche. Ottima la prestazione dell’Este 24 di Elisa Degrassi, Pink Team, con equipaggio interamente al femminile.

Wendy Schmidt

A proposito di donne: sul Melges 24 Deep Blue (lunghezza  7.5 m), 130mo sulla linea d’arrivo e 5° di categoria c’era la miliardaria filantropa americana (in prima linea per la salvaguardia degli oceani) Wendy Schmidt, vincitrice dell’Edizione 2022 della Barcolana e unica donna – per ora – ad esserci riuscita con il suo Botin 85 Deep Blue.


Categoria 8 (da 6,46 a 7,10 m – 20 barche arrivate)

Un Zero One Design come KM Zero, secondo in classe 8
  1. Fifty 2 (J/70), 7.00 m, Dietmar Kert, tempo reale: 137
  2. KM Zero (Zero One Design), 6.60 m, Maurizio Planine, tempo reale: 175
  3. Incubo (Proto), 6.5 m, Fabio Schaffer, tempo reale: 177

Favorito dalle condizioni di vento leggero, il J/70 Fifty 2 dell’austriaco Kert ha avuto la meglio sul monotipo disegnato da Maurizio Cossutti KM Zero e sul prototipo Incubo di Fabio Schaffer. E’ certo che quando le barche sono così piccole è già un’impresa riuscire a finire la regata, con il vento coperto in partenza e nel primo lato dai maxi e dalle barche più grandi.


Categoria 9 (fino a 6,45 m – 44 barche arrivate)

Il Mayo 637 l’Amante Frettolosa ha vinto la Barcolana nella sua categoria
  1. L’amante frettolosa (Mayo 637), 6.37 m, Francesco Girardi, tempo reale: 114
  2. Viktor (Share 640), 6.40 m, Franco Sedmak, tempo reale: 163
  3. Greyhound (Comet 21 OD), 6.19 m, Luca Bandini, tempo reale: 214

Si può vincere la regata più famosa d’Europa con un 6 metri in legno autocostruito in kit? Si. Chiedetelo a Francesco Girardi, armatore del Mayo 637 (progetto di Paolo Bua) L’amante frettolosa, che in tempo reale ha ottenuto un fantastico 114° posto. Chapeau.


Categoria Passere (barche tradizionali nordadriatiche – 9 arrivate)

Nibbio
Il mitico Nibbio
  1. Nibbio (Passera) 6.06 m, Pietro Barcia, tempo reale: 401
  2. Barcolana 50 (Passera Lenardon), 6.00 m, Nataša Valentic, tempo reale: 454
  3. Ariel (Passera Sciarrelli), 7.00 m, Mario Mallardi, tempo reale: 743

Il mitico “Nibbio”, veterano della Barcolana che dal 1969 ha partecipato a tutte le edizioni della regata, ha fatto un regatone, giungendo al 401° posto in tempo reale. Niente male, per uno scafo nato come barca da lavoro nel 1921 e divenuto nel tempo, anche grazie all’intervento di Sciarrelli che ne modificò il piano di deriva nel 1946, un purosangue da regata.


Categoria Meteor (35 barche arrivate)

  1. Senza inToppi, 6.00 m, Marco Pisetta, tempo reale: 332
  2. Pekoranera Ensto, 6.00 m, Davide Sampiero, tempo reale: 383
  3. 007, 6.00 m, Serena Minardi, tempo reale: 387

Ottima la regata di Senza inToppi, il Meteor di Marco Pisetta della Società Velica Trentina, timonato da Andrea Piazza, già vincitore della scorsa Barcolana nella sua categoria.


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5 commenti su “Classifiche Barcolana 57: vincitori, protagonisti, storie categoria per categoria”

  1. Sempre bella la Barcolana!
    Trovo fantastico che i meteor arrivino entro le prime 400 barche in reale.
    Grande barchina e bravi gli armatori di una classe che è molto viva .
    Un po’ come il dinghy 12 e la star e i surprise e i j24 . Dei capolavori .

  2. Nel mio piccolo ho vissuto il meglio partecipando x anni alla barcolana, grazie alla barcolana o tirato fuori il meglio di me…….quest anno non avrei timonaro da sola ma e non ho trovato nessuno di cui fidarmi in caso di bora….purtroppo l acqua ribolle a 60 nd .. e.io l ho toccata con mano…
    …ma forse era meglio rischiare come ho fatto allora che non stare sulla terra per paura…grazie barcolana grazie

  3. bembo giordano

    vorrei parlare delle classifiche , ma più specificatamente degli accorpamenti di classe , inutile chiedere, barca da crociera o regata se poi mi trovo inserito in una classe, per esempio la mia 5 in cui competono prototipi , o UFO io penso che non sia corretto nei confronti degli 150 arrivati in classe 5 , questa e la mia 30esima Barcolana con varie imbarcazioni , forse farò delle altre . mi sembra che gli Ufo abbiano una classifica a se stante , non parliamo dei prototipi . Grazie per un cenno di riscontro.

  4. Barche monotipo : J24, Rivetto, Archambault surprise, chiaramente da regata iscritte in categoria crociera per vincere facile non è certamente sportivo, la lunghezza al galleggiamento poi dovrebbe determinare le categorie come era una volta.

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