1996. Mi chiamo Vallicelli, invento barche

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Venti di Vallicelli

Tratto dal Giornale della Vela del 1996, Anno 22, n. 01, febbraio, pag. 48/51.

Nel 1975 quattro amici diciottenni fondano il primo studio di progettazione italiano che, dopo vent’anni, è uno dei più famosi al mondo. La storia dello studio Vallicelli che ha progettato Azzurra e decine di barche che hanno fatto la storia.

Nato quasi per gioco, lo Studio Vallicelli ha compiuto i primi vent’anni di attività. Era infatti il 1975 quando una banda di amici, chi studente di architettura, chi di ingegneria, si divertiva a regatare insieme. Patrizia Ferri, Andrea Vallicelli, Nicola Sironi e Vittorio Mariani, tutti poco più che diciottenni, passavano il loro tempo libero a progettare barche e a disegnare e tagliare vele. In occasione della Half Ton Cup che si sarebbe svolta l’anno dopo a Trieste, ad Andrea Vallicelli venne l’idea di “buttarsi” e di realizzare una barca per quella regata. Dalla fantasia e dalla passione di quattro ragazzi nasce cosi il primo Ziggurat e da lì a poco quel gruppo di amici formerà la prima società dello Studio Vallicelli.

Oltre che nella realizzazione di barche concepite per la regata, il nuovo studio si trova immediatamente e contemporaneamente coinvolto anche nella produzione di serie. Proprio durante la costruzione dello Ziggurat si instaura un forte legame con Carlo Alberto Tiberio, uno dei soci del cantiere Artmare che produce una barca da crociera chiamata Cat 34. Dopo aver chiesto ad Andrea Vallicelli il disegno di un bulbo per questa barca, decide di mettere in produzione il Cat 38, un One Tonner di serie progettato dallo Studio Vallicelli, chiamato poi Gattone. L’inizi dell’attività, rivolta da subito verso la produzione di barche da regata e da crociera, come un segno premonitore caratterizzerà i successivi vent’anni di lavoro, durante i quali lo Studio Vallicelli ha prodotto più di centotrenta progetti di barche a vela da 22 a 105 piedi, sia da regata che da crociera. Ventitré di essi sono stati destinati alla produzione di serie. Tutto questo solo per dire che in vent’anni sono state complessivamente varate circa un migliaio di unità firmate Vallicelli (una media di quattro barche al mese).

1975, al cantiere Artmare si lavora alla realizzazione del Gattone (Cat 38).

Nel corso degli anni il team ha formato attorno a sé una rete di collaboratori esterni specialisti in studi in vasca navale, studi aeroidrodimamici con strumenti informatici di simulazione e in ricerca sui materiali avanzati alla ingegneria strutturale, che sommati alla specializzazione e alla professionalità dei componenti lo studio (attualmente formato da Andrea Vallicelli, Vittorio Mariani, Alessandro Nazareth, Stefano Orlando e Adriano Ciai) permette di seguire e sviluppare l’intera fase progettuale in ogni suo aspetto fino al più piccolo dettaglio, dall’architettura navale all’impiantistica, dal disegno degli interni alle soluzioni estetiche. Lavorando sia su barche da regata che da crociera, lo Studio Vallicelli ha potuto maturare nel corso del tempo una lunga esperienza in cantieri di ogni tipo, che ha portato a considerare l’assistenza fornita al costruttore una normale continuazione della fase di realizzazione del progetto. Il forte coinvolgimento nel settore delle competizioni ha permesso di approfondire gli studi su tecnologie costruttive evolute e di effettuare numerosi esperimenti su modelli in vasca, acquisendo un bagaglio di dati che vengono continuamente elaborati, ottimizzati e usati anche per la progettazione di barche da crociera.

Il team dello Studio Vallicelli al lavoro sul Brava.

Ecco una breve cronistoria dei progetti che hanno caratterizzato i vent’anni di attività dello studio romano:

1975 ZIGGURAT – Il primo progetto di Vallicelli. Un half tonner di 3,7 tonnellate, per l’epoca una barca di dislocamento medio-leggero ispirato alle carene IOR di Doug Peterson e Dick Carter. Dopo l’Half Ton Cup del ’76 diventa barca di serie.

1976 CACCIA ALLA VOLPE – Il primo ULDB disegnato in Italia, con carena a spigolo e costruito in compensato marino. Nel 1992 conquista il primo posto all’Antigua Race Week. Dello stesso anno è il Cat 38 (il Gattone), costruito di serie dal cantiere Artmare.

1977 ARGENTOVIVO – Dopo il risultato della Half Ton Cup, nasce per gli armatori Trionfi e Vigliani il Three Quarter Tonner che si piazzerà secondo al mondiale di La Rochelle. Il primo successo all’estero.

1978 NONNO GIGI – Dalla richiesta di una tranquilla barca da crociera di 12 metri del fiorentino Giorgio Tantussi, nasce una barca da regata con poppa larga, armata a 7/8.

1979 BRAVA Viene disegnata la prima Brava di Pasquale Landolfi, costruita in alluminio da Minneford di New York.

1980 FILO DA TORCERE – Nata da un’evoluzione di Brava, armata a 7/8, vince la One Ton Cup di Napoli.

1981 – GEMINI Riconosciuto ormai a livello internazionale, lo Studio Vallicelli inizia il rapporto con la Marina Militare.

1982 AZZURRA – Una delle più importanti avventure della vela italiana. A detta di Vittorio Mariani la carena più veloce della Coppa America del 1983. Viene scelta come barca lepre da Dennis Conner.

1983 ENTEPRISE – Il primo 50′ disegnato dallo studio per un’armatrice francese. Costruita in alluminio con coperta in composito, vince il mondiale 50′ del 1987.

1984 COMET 12 – Una barca che riscuote successo anche all’estero. Inizia la lunga collaborazione con la Comar, il più grande cantiere produttore di scafi di serie in Italia.

Il Comet 12 progettato per la Comar.

1985 SPRINGBOK – La prima barca disegnata per un americano. Contemporaneamente viene elaborato un altro 50′, Sirena, prima barca in composito costruita in Turchia per Cuneyt Cankurtan.

1986 DIOSCURA – Progettata per Carlo Perrone, è un elegante oneoff costruito in legno e concepito secondo la filosofia crociera-regata.

1987 ULDB 65 – La più grande barca di serie disegnata dallo Studio Vallicelli. Costruita in sandwich con resine vinilestere. Veloce e ideale per la crociera, ha vinto la Gran Regata di Colombo del 1992.

1988 BRANCALEONE – Un Three Quarter Tonner in carbonio con anima in nomex. Velocissimo, ha rilanciato lo Studio Vallicelli nel mondo dello IOR. Nello stesso anno viene progettato anche il Koala Sesto per Pierluigi Spadolini.

1989 LA CARDINALA – Barca concepita unicamente per la crociera, lunga 71 piedi per quaranta tonnellate di dislocamento. Costruita in legno, è il primo cruiser di grandi dimensioni disegnato dallo studio.

ULDB 65 – La più grande barca di serie disegnata dallo Studio Vallicelli. Costruita in sandwich con resine vinilestere. Veloce e ideale per la crociera, ha vinto la Gran Regata di Colombo del 1992.

1990 GENESI – L’ultima barca progettata per la Comar, ancora oggi estremamente moderna e innovativa. Frazionata, con fiocco autovirante; secondo lo studio una delle più belle carene da loro disegnate.

1991 FETCH – Un 73′ in legno costruito da De Cesari, cantiere con il quale lo Studio Vallicelli ha realizzato oltre venti barche.

1992 STRADIVARIA – Un classe Libera che permette allo studio di continuare la ricerca sugli ULDB iniziata con Caccia alla Volpe. Costruita in carbonio per il regolamento del Garda, vince quattro edizioni della Centomiglia. Pesa 2,5 tonnellate per 12,70 metri di lunghezza ed è un frazionato con spinnaker in testa d’albero.

1993 ORSA MAGGIORE – Il ketch di 93 piedi disegnato per la Marina Militare, realizzato in composito dal cantiere Tencara.

1994 ESTE 39 – Sul successo dell’Este 35, che nel 1992 vince tutte le regate alle quali partecipa, continua la collaborazione con i Cantieri Navali D’Este per il progetto del 39 piedi. Una barca crociera-regata IMS.

1995 OPEN 55 – Il Gaia Legend, nato sull’evoluzione dello Stradivaria e che il giorno dopo il varo si aggiudica la Barcolana.

L’Este 39 progettata per i Cantieri Navali D’Este.

Per quanto riguarda il futuro sarà varato lo sloop Mia, un 75′ da crociera con una particolare disposizione degli interni, che mostrano due cabine ospiti con letti appaiati a centro barca. E poi in costruzione un altro maxi da crociera e charter, un ketch di 32 metri in vetroresina che sarà varato nel 1997. A fine ’95 e a metà del ’96 saranno pronte due barche destinate alla produzione di serie: rispettivamente l’Oceano 54 e il Sovereign 54. È stato progettato inoltre un avveniristico sloop di 40 metri per un famoso quanto importante armatore italiano abituato a barche originali e di grandi dimensioni. Parallelamente all’attività di progettazione di barche a vela, lo Studio Vallicelli ha cominciato a seguire il settore delle navi militari e dei motor yacht.

Fetch, un 73 piedi in legno.

di Andrea Falcon


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