Cosa sappiamo di nuovo sul “motore” della superbarca Hypersail Ferrari di Soldini
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Ferrari Hypersail sarà il progetto più ambizioso ed eccitante della vela mondiale nel 2026 con una superbarca volante di 40 metri pronta a frangere ogni record capitanata dal marinaio più famoso d’Italia, Giovanni Soldini (qui vi abbiamo già svelato tutti i dettagli), e da Genova arrivano alcuni interessanti aggiornamenti su come sta prendendo forma.
Giovanni Soldini e il team Hypersail Ferrari sono stati ospiti del nuovissimo soft North Sails, che sorge sul nuovo waterfront di Genova, per svelare le ultime novità, che riguardano soprattutto il “motore” della superbarca. Le vele. Gli annunci clou riguardano la partnership tra il progetto italiano e il gruppo North Sails, con Southern Stars e Future Fibres.
Hypersail Ferrari: North Sails sale a bordo

La multinazionale North Sails fornirà l’abbigliamento tecnico e tutte le vele per Hypersail Ferrari, le altre aziende del Gruppo North coinvolte, Southern Stars e Future Fibres, si occuperanno invece di albero e rig.
North Sails fornirà allo yacht la sua tecnologia di punta per vele 3Di, includendo una randa a doppia pelle con sistema di reefing, progettata per garantire potenza ottimale in condizioni di navigazione molto diverse tra loro. Southern Spars e Future Fibres forniranno un sistema di albero e rigging ad alte prestazioni—sfruttando innovazioni all’avanguardia derivate direttamente dai progetti più elitari della vela moderna.
La new entry nel team tecnico è la superstar australiana Glenn Ashby, vincitore di una Coppa America, già skipper di Team New Zealand, inventore del sistema di doppia randa oggi in vigore sugli AC 75 della Coppa America. Sistema che verrà installato anche su Hypersail Ferrari, e che sarà una delle chiavi tecnologiche della barca.

Perché la doppia randa per Hypersail Ferrari
Lo stesso Giovanni Soldini ha spiegato quanto cruciale sarà il rapporto tra albero, rig e piano velico della barca: “Il motore di Hypersail Ferrari, ovvero le vele, l’albero e il rig, dovranno lavorare come una cosa sola, come elementi perfettamente integrati tra loro.
L’obiettivo della doppia randa e delle vele in generale, oltre che l’efficienza delle performance, dovrà essere quello di ridurre al minimo il lavoro sul ponte, e di consentirci di affrontare con la stessa configurazione di piano velico un ampio ventaglio di condizioni. Questo anche grazie ai sistemi di bordo, che ci consentiranno di variare la forma delle vele in modo importante, e adattarle al variare delle condizioni di onda e intensità del vento”.
Hypersail Ferrari vedrà l’acqua nel 2026, in un mese ancora da stabilire, per iniziare un periodo di test che si prevede piuttosto lungo, prima di iniziare ad andare a caccia di record. L’obiettivo? Probabilmente quello di tentare il record sul giro del mondo a vela nel minor tempo possibile, il mitico Trofeo Jules Verne.
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1 commento su “Cosa sappiamo di nuovo sul “motore” della superbarca Hypersail Ferrari di Soldini”
La doppia randa l’ha inventata un certo Nathanael Herreshoff.