1995. Così l’Italia vince l’Admiral’s Cup
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Così l’Italia vince l’Admiral’s Cup
Tratto dal Giornale della Vela del 1995, Anno 21, n.9, settembre, pag 34/39.
Dopo 26 anni finalmente l’Italia vince l’Admiral’s Cup, il campionato del mondo delle barche d’altura. La storia del trionfo di Capricorno timonato da Flavio Favini, Bra Q 8 da Francesco de Angelis e Mumm a Mia da Tommaso Chieffi.
L’Admirals Cup agli italiani
Ebbene sì, signore e signori. L’Italia ha vinto la sua prima Admiral’s Cup, un successo inseguito per 26 anni. Nonostante la prima edizione della prestigiosa regata inglese (ufficiosamente considerata come il campionato del mondo della vela d’altura) si sia svolta nel 1957, l’esordio dell’Italia risale infatti al 1969, quando si classificò quarta su undici nazioni. Coincidenza: in quell’anno gli Stati Uniti vinsero per l’ultima volta. Proprio italiani e americani sono stati i protagonisti assoluti di questa ventesima edizione dell’Admiral’s Cup. Gli Stati Uniti sono sbarcati sull’Isola di Wight ancora scottati dalla recente sconfitta in Coppa America e con la voglia di riscattarsi da tale delusione ottenendo un successo che per loro avrebbe avuto un sapore storico. L’Italia è invece andata a Cowes per entrare nella storia. Dopo tredici partecipazioni consecutive (con due secondi posti nel 1983 e nel 1991), la vittoria sembrava per noi un sogno impossibile.
Ma ora basta rivangare nel passato e ricordare le beffe subite. Godiamoci questa vittoria, tanto bella quanto sofferta, perché arrivata proprio nel finale. Gli Stati Uniti sono rimasti saldamente al comando della classifica per tutta la durata delle regate. Dal secondo giorno il secondo posto è sempre stato dell’Italia. Gli americani sono apparsi sin dall’inizio troppo più forti di noi. Tranne Brava Q8, Capricorno e Mumm a Mia! non sono state in grado di contrastare l’egemonia dei loro avversari. Capricorno poi, ha sofferto le anomale condizioni di vento leggero. Il trionfo azzurro è nato solo durante il Fastnet: “Blue Yankee e No Problem hanno commesso l’errore di non controllare Capricorno e Mumm a Mia!. Fossero finite dietro le nostre barche anche di qualche posizione avrebbero vinto loro. Una buona dose di fortuna, e un’ottima interpretazione di regata da parte nostra, ha fatto sì che la vittoria non potesse sfuggirci” ha commentato subito dopo l’arrivo di Mumm a Mia! a Plymouth Andrea Damiani, presidente della Commissione Altomare della Federazione, in Inghilterra in veste di capitano della squadra italiana. Nel Fastnet Capricorno ha giocato. d’azzardo: stufo di regatare nettamente al di sotto della sua reale potenzialità per colpa del poco vento, l’equipaggio, fidandosi delle più che attendibili previsioni del meteorologo della squadra (chiamato simpaticamente Cloud, nuvola in inglese), ha caricato solo vele da vento leggero. I ragazzi di Mumm a Mia! hanno completato il capolavoro andando a conquistare il loro primo e unico successo di questa Admiral’s Cup proprio nella regata più importante. Solo dopo il loro arrivo a Plymouth, l’Italia ha potuto dare il via ai festeggiamenti.
Testo di Andrea Falcon, foto di Livio Fioroni
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