Meteo pratico – Nowcasting: impariamo a leggere quello che ci circonda in mare
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Chi naviga lo sa: pianificare è essenziale, ma il mare è vivo e cambia in fretta. Per questo, la meteorologia in tempo reale, il cosiddetto nowcasting, è uno strumento sempre più strategico nella gestione della sicurezza a bordo soprattutto nei mesi estivi, quando si naviga per tempi prolungati. Insieme al meteorologo Riccardo Ravagnan di Meteomed, abbiamo imparato a leggere carte sinottiche, modelli previsionali e allerte lungo la rotta; ora il vero passo avanti è saper osservare l’atmosfera che ci circonda e il suo evolversi mentre siamo in navigazione.
Cos’è il nowcasting e perché è decisivo
Il nowcasting non è una previsione: è l’osservazione in tempo reale di ciò che sta accadendo. Mentre i modelli ci dicono cosa potrebbe succedere, il nowcasting ci mostra cosa sta succedendo davvero, istante per istante. I principali strumenti a disposizione sono molteplici ed elenchiamo i principali.
Le immagini satellitari sono utili per identificare coperture nuvolose, sistemi convettivi e loro evoluzione; l’utilizzo di radar meteo o compositi satellitari ci servono, invece, per valutare l’intensità e lo sviluppo verticale delle celle temporalesche. Altro strumento da prendere in considerazione sono le mappe delle fulminazioni, che individuano la presenza, l’intensità e lo spostamento dei temporali.
Utilizzare questi strumenti significa “alzare lo sguardo al cielo”, ma con l’aiuto di strumenti professionali, ormai accessibili anche a chi pratica la nautica da diporto.
Temporali: molto più che pioggia
Troppo spesso i temporali in mare vengono sottovalutati. In realtà, sono fenomeni complessi e potenzialmente pericolosi, capaci di generare raffiche improvvise di vento oltre i 40 nodi, con variazioni repentine di direzione, mare corto, disordinato e difficile da gestire, oltre ad una visibilità ridotta a poche decine di metri. Monitorare un temporale attivo sulla mappa dei fulmini permette di capirne la traiettoria, stimarne l’evoluzione e decidere se modificare la propria rotta o salpare in anticipo l’ancora in rada.
Un caso reale: tra Elba e Capraia
Durante una navigazione tra Elba e Capraia con previsione tranquilla da modello, accade che alle 11:00 compaiono sulla mappa delle fulminazioni attive tra Gorgona e la Corsica. Le immagini satellitari confermano una cella in rapida espansione verso nord-est. Grazie al nowcasting, il comandante decide di anticipare l’ingresso in rada e mettersi al riparo. Alle 13:15, sulla zona si abbattono raffiche a 42 nodi e la visibilità crolla sotto i 300 metri. Una scelta tempestiva e saggia, resa possibile solo da un’attenta osservazione in tempo reale.
Prevenire, non temere
Il messaggio è chiaro: il nowcasting non serve a creare allarmismi, ma a rafforzare la consapevolezza del comandante. Teniamolo a mente: nessun modello previsionale può cogliere ogni dettaglio, dalle micro-convezioni alle celle isolate. Per questo, strumenti come Meteomed, che integrano radar, immagini satellitari e fulminazioni live in un’unica piattaforma sono un supporto concreto alla navigazione da diporto.
Cosa imparare a osservare
Mentre siamo in mare, i nostri occhi devono costantemente osservare quello che ci sta attorno e in particolare dobbiamo tenere sotto controllo i cumulonembi, che sono quelle nubi torreggianti a sviluppo verticale, chiari segnali premonitori di evidente instabilità; particolare attenzione è da prestare anche alle fulminazioni concentrate, ovvero gli indici di celle temporalesche attive e pericolose: bisogna adattare immediatamente la nostra rotta per fuggire da questo pericolo. Avendo comunque studiato i modelli previsionali prima della partenza, ogni scostamento rispetto alla previsione rappresenta un segnale d’allerta.
Federico Lanfranchi
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