Come costruire in Italia barche uniche che all’estero tutti amano. La “ricetta” di Neo Yachts

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In occasione dei 50 anni del Giornale della Vela, le grandi eccellenze del mondo della vela si raccontano e svelano i loro progetti. In questa rubrica scoprite tutte le aziende e le persone che hanno fornito un importante contributo all’articolato mondo della vela, che permette a tutti noi di andare per mare, in ogni forma e contesto.

In questa puntata, vi portiamo alla scoperta di Neo Yachts, un cantiere che ha contribuito fin dalla sua nascita a creare delle barche fuori dagli schemi, su idea del suo fondatore Paolo Semeraro.


Il made in Italy che vogliono all’estero

Molto probabilmente Neo Yachts & Composites, questa giovane realtà tutta italiana, nata nel 2018, è più conosciuta all’estero che in Italia. Ed in effetti di 29 barche vendute in 15 nazioni, solo due sono andate a clienti Italiani. Cerchiamo di conoscerla meglio attraverso le parole del suo CEO e fondatore, l’Ing. Paolo Semeraro. La prima domanda sorge spontanea: “Paolo, perché Neo e perché la farfalla?”. “Neo si ispira direttamente al nome del protagonista della serie cult di Matrix nella quale NEO sta a significare the ONE, l’Unico, il Solo. La farfalla, simbolo esoterico per eccellenza, simboleggia la leggerezza, la agilità, la bellezza ed infine la Illuminazione e realizzazione Spirituale. Insomma il percorso di un armatore che finalmente arriva a Neo: il punto di arrivo. Nome e simbolo devo dire che in pochissimi anni sono diventati riconoscibilissimi nel mondo”.

 


Neo Yachts, parla Paolo Semeraro

Paolo Semeraro, 63 anni, due volte olimpionico di vela è il fondatore
e CEO di Neo Yachts & Composites. Le sue barche piacciono molto. Soprattutto all’estero.

GdV: In cosa consiste questo DNA unico dei Neo quindi?

Paolo Semeraro: La mia scelta è stata non di vendere barche, ma di costruire la “barca che non c’era” e di farlo interamente in Italia. Provenendo dalla vela agonistica e non ho mai tradito le mie origini da velista: ho scelto fin da subito che Neo Yachts fosse un laboratorio permanente di idee, in cui estetica, performance, innovazione strutturale e facilità di utilizzo potessero incontrarsi. Partendo da un punto fermo: la fibra di carbonio è il miglior materiale da costruzione al mondo e i miei interni sarebbero diventati strutturali.

A tutti i miei clienti ho regalato la sensazioni di stabilire il proprio record personale di velocità a vela, a molti l’esperienza di superare i 20 nodi per la prima volta. E in crociera o in trasferimento, non in regata con superprofessionisti. Il DNA di Neo può riassumersi in: performance, innovazione strutturale e di design. Difficilmente imitabili da altri cantieri (se non vagamente nel look esterno) perché in continua evoluzione, estremamente difficili da costruire e non adatti alla produzione di serie.

GdV: Cosa significa il Roma dopo molti dei modelli di Neo?

P.S.: Bella domanda. Da un lato cercavo un brand facilmente riconoscibile ed internazionale (Neo significa la stessa cosa in almeno 20 lingue al mondo) dall’altro volevo fortemente che fosse chiara la identità del Made in Italy. ROMA non è solo un nome: è una visione. Indica una nuova categoria di imbarcazioni nate per la crociera veramente veloce, il comfort ad alta velocità e la possibilità di partecipare a regate con la stessa barca con la quale si va in crociera con la famiglia.

Solo aggiungendo qualche vela. Insomma Roma è il nostro modo di dire Gran Turismo Del Mare: una sintesi tra design italiano, tecnica costruttiva evoluta e versatilità funzionale. È solo una pura coincidenza che la Ferrari nel 2020 (il nostro 430 Roma è del 2019) abbia lanciato un modello chiamato Roma. Oggi Roma per Neo è lo spirito Italiano reinterpretato in chiave moderna, veloce, globale. Ed è in contrapposizione con la linea Competizione pensata per il racing puro senza compromessi.

GdV: Quali sono le novità per il 2025 e anni a seguire?

P.S.: Il 2025 è certamente un anno di espansione. Grazie a nuovi clienti che hanno nuovamente creduto in noi investendo sulle N1 (costruiamo unicamente barche su ordine). Abbiamo completato la gamma delle imbarcazioni della linea Roma che, con il lancio dei nuovissimi Neo 460 Roma, Neo 520 Roma e Neo 620 Roma, che si affiancano al Neo 430 Roma ed al Neo 350, offrono una gamma veramente completa per fasce di budget e necessità di utilizzo.

GdV: A parte le misure, quali sono le caratteristiche dei nuovi modelli?

P.S.: Il 460 Roma, un metro più grande del 430, ma un metro che vale doppio, offre di fatto la possibilità di un comodo secondo bagno per la crociera e, avendo ottimizzato le strutture, rimane in un dislocamento di soli 200 kg superiore al 430 restando, a seconda degli impianti richiesti, fra i 6200 e i 6500 kg. Il 520 Roma è la misura minima per offrire un tender garage degno di tale nome, offre due bagni con docce separate ed una vera suite armatoriale a prua: il tutto in 9500 kg con circa la metà in chiglia. Sia il 460 che il 520 sono a firma Ceccarelli. Infine la nuova ammiraglia: il Neo 620 Roma. È la seconda barca a firma Carkeek e rappresenta l’evoluzione del Neo 570 nella categoria Mini Maxi.

Offre lo stesso tender garage del 570 ma all’interno il terzo bagno con doccia separata ed una interessantissima quarta cabina usabile per l’equipaggio o trasformabile in mega zona carteggio o dining. Nel 620 abbiamo inoltre la possibilità di avere interni ugualmente leggeri ma più caldi, impiallacciati in essenze di legno, e smontabili in caso di regate per non essere rovinati. Il tutto in 13.500 kg. Tre barche che rafforzano identità del brand e mostrano coerenza progettuale unica, pur rispondendo a segmenti di mercato diversi. 

GdV: Ma c’è un’ultimissima novità, di cui sappiamo che tu sei particolarmente fiero….  

Neo Yachts ha deciso di mettere sul mercato la sua prima barca di serie da regata pura, il Neo 460 Competizione
(progetto Ceccarelli, 14,00 x 4,40 m). Con il pacchetto “Competizione” il cantiere mette a disposizione struttura produttiva,
stampi, progetti. Ma anche un ufficio tecnico e professionisti fidelizzati come riggers, velai e velisti.

P.S.: Vero. Per la prima volta Neo Yachts ha deciso di mettere sul mercato la prima barca di serie da regata pura al mondo: il Neo 460 Competizione. Avendo constatato che i Neo Roma competono fianco a fianco in tutte le categorie con racers puri come i TP52, spesso riuscendo a batterli se il vento si mantiene costante e non troppo leggero (diverse sono state le vittorie in overall nella classiche di altura), ma perdendo irrimediabilmente, in caso di bonacce, contro le barche vuote. I regolamenti non fanno differenze di classe e le regate si corrono overall.

Le flotte si stanno dividendo con barche da regata pura sempre più numerose. D’altronde per un armatore, costruire un prototipo da regata richiederebbe uno sforzo organizzativo ed economico fuori dal comune. Neo Yachts ha deciso di offrire il pacchetto “Competizione” pronto, mettendo a disposizione struttura produttiva, stampi, progetti. Ma anche un ufficio tecnico e professionisti fidelizzati come riggers, velai e velisti. Come tutti i Neo anche il 460 Competizione ha la possibilità di personalizzazioni come singolo o doppio timone, timoneria a barra o a ruote, chiglia fissa o canting… insomma personalizzazioni a seconda del tipo di regata e o utilizzo: offshore, inshore, coastal, short handed.

 



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