2006. Maltese Falcon, la barca che ha rivoluzionato il mondo della vela
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Maltese Falcon, la barca che ha rivoluzionato il mondo della vela
Tratto dal Giornale della Vela del 2006, Anno 32, n. 7, agosto, pag 100-105.
88 metri, 2400 metri quadrati di vele su tre alberi rotanti. A bordo di Maltese Falcon la barca che ha rivoluzionato il mondo dei superyacht. Prima di allora andare veramente a vela con queste dimensioni era impossibile. Una pietra miliare nel mondo dello yachting.
Oltre l’immaginazione
E’ lungo 88 metri, ha una superficie velica di 2400 metri quadri in tre alberi portanti autoportanti. Ecco il Maltese Falcon, il veliero più grande del mondo di Tom Perkins che rivoluziona il mondo della vela con l’esclusivo sistema Dynarig.
Un maxi yacht armato con vele quadre. Quando la notizia di questa particolare richiesta era giunta in redazione sembrava una follia pura, e i primi disegni che circolavano parevano quasi falsi. Invece, a cinque anni dall’inizio della progettazione, è stato presentato a La Spezia il Maltese Falcon, un Perini Navi di 88 metri, che non è solo la più grande barca a vela privata al mondo, ma una sfida e una rivoluzione nella storia dello yachting. Una di quelle pietre miliari nel cammino della tecnologia e della navigazione a vela, di cui non si potrà non tenere conto negli anni a venire.
L’armatore Tom Perkins, americano, con la passione per la vela nel sangue, ha chiesto nel 2001 a Perini Navi, il leader indiscusso delle navi a vela, un progetto che rappresentasse “il grande salto” nella vela. La battaglia non scritta tra ricchi armatori americani su barche grandissime, capaci di stupire, era cominciata da un pezzo: ciascuno aveva scelto il suo modo di esprimersi e dopo Mirabella V (sloop di 75 m), e Athena (schooner classic di 90 m al bompresso), Tom Perkins ha deciso di aprire una nuova strada e scuola di pensiero nello yachting internazionale.
La nascita del Maltese Falcon
Così è nato Maltese Falcon, uno scafo di 88 metri, con 3 alberi autoportanti. di oltre 58 metri in carbonio, privi di sartiame, rotanti, che portano cinque vele quadre ciascuno, per un totale di 24.00 metri quadri di vele. È normale quindi che i protagonisti siano le migliori aziende al mondo, nei rispettivi campi. Fu deciso di coinvolgere lo studio Dijkstra and Partners di Amsterdam per l’architettura navale e gli alberi, lo studio di Ken Freivokh’s nello Hampshire per il design degli interni e degli esterni, gli inglesi di Insensys per l’ingegnerizzazione e la costruzione degli alberi, il gruppo Doyle Sailmakers per la progettazione e realizzazione delle vele. Il cantiere Perini, unitamente alla progettazione della barca, la costruzione e il management di tutta l’organizzazione, ha progettato e realizzato il sistema di gestione e movimentazione delle vele, della rotazione degli alberi, del funzionamento dei winch e controllo della sicurezza. Questo super- team si è rivelato veloce nelle interazioni e tremendamente efficace nelle sinergie. La barca è stata interamente costruita nel cantiere Perini di Yildiz Gemi in Turchia. Lo scafo è in acciaio e la sovrastruttura in alluminio. Non ha deriva mobile, come ballast nella chiglia fissa ci sono 200 tonnellate di piombo e nelle casse laterali 50 t. di acqua salata, con un sistema di travaso trasversale che si compie in circa 12 minuti. A compensazione del consumo di carburante per il displacement si caricano tutti e 2 i lati, a vela quando si affronteranno bordi lunghi sarà caricato il lato sopravento, anche per offrire maggiore comfort agli ospiti.
Maltese è nata per infrangere molti record di velocità stabiliti nel tempo, dai clipper antichi ai moderni mostri in carbonio, e per questo tipo di prestazioni assolute sarà montato in quelle occasioni sul fondo della chiglia un dagger board, un prolungamento in carbonio che aumenterà il pescaggio fino a 11 metri e verrà posizionato dai sub. Grazie ai sistemi di movimentazione e di controllo Maltese Falcon può essere manovrato da una persona sola, come per altro tutti i Perini Navi. I notevoli interni del Maltese Falcon, con 289 mq di salone e timoneria e un grande appartamento armatoriale con ampia sala-studio, cabina armadi e palestra, sono completati da altre 4 suite per gli ospiti. Sul ponte superiore è inoltre disponibile una sesta cabina che gode di una vista impareggiabile. Il numero totale delle persone ospitabili a bordo è 12.
Le parole dell’armatore Tom Perkins
Le parole dell’armatore Tom Perkins dopo la prima prova in mare: “Ho più volte affermato di volere un progetto non solo una barca, forse anche per convincere me stesso che il cammino sarebbe stato lungo, ho tenuto per me il ruolo di project manager e oggi posso dire con orgoglio i risultati di questo primo test a mare: a 38 gradi dal vento apparente, con un’intensità di 15.8 nodi abbiamo veleggiato a 10.5 nodi senza nessuna fatica o apprensione. A 60 gradi dal vento, sempre della stessa intensità, la velocità di crociera della barca è diventata 14 nodi. L’equilibrio è perfetto. La correzione del timone non ha mai superato 0,6 gradi di bolina stretta e 2,5 gradi di bolina larga. L’angolo di sbandamento è sempre stato sui 15°, sotto raffica siamo arrivati a 20°. L’angolo di scarroccio era ben al di sotto dei 5 gradi. pur non avendo ancora montato il dagger board. Poiché era il nostro primo giorno di prove a mare e volevamo essere prudenti, abbiamo raggiunto questi risultati senza le vele superiori (top gallants e royals). Il carico massimo sugli alberi non ha mai superato il 50% dei parametri-limite stabiliti da specifiche che già avevamo calcolato con metodi molto conservativi, quindi pensiamo che ci siano grandi margini di miglioramento dei numeri registrati oggi”.
L’amministratore delegato Giancarlo Ragnetti, molto soddisfatto della prova a mare ha dichiarato “Il Maltese Falcon rappresenta una nuova pietra miliare nell’industria dello yachting. Il suo piano velico è una vera e propria rivoluzione che avrà un forte impatto sul mercato dei grandi yacht a vela. I risultati tecnologici e la qualità eccelsa con cui è stato realizzato costituiscono un nuovo parametro di riferimento per i costruttori di grandi yacht. Questo risultato è stato conseguito grazie all’impegno, alla dedizione e al know-how del personale che ha lavorato con passione a questo progetto imponente. Il Maltese Falcon è l’esempio chiaro che l’industria turca dello yachting è oggi tra le prime al mondo“.
M.F. Natoli
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