C’è ancora tempo (fino al 15 luglio) per richiedere l’ecobonus 2025 e farsi il motore elettrico!
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Annunciata una nuova proroga dell’ecobonus motore 2025: c’è tempo fino alle ore 12 del 15 luglio per sfruttare il finanziamento pensato per incentivare la rottamazione dei propulsori endotermici a favore di quelli elettrici. È il secondo rinvio deciso dal ministero delle Imprese e del Made in Italy dopo quello che aveva già fatto slittare la scadenza del provvedimento dall’8 maggio, primo termine previsto, al 10 giugno.
Fondi ancora disponibili
I motivi, come spiegato nel decreto dirigenziale che proroga la data, sono sempre quelli che avevano indotto al primo slittamento: l’ampia disponibilità di fondi dovuta alla carenza di domanda. E questo, sottolinea il decreto, nonostante un “notevole interesse” generato dall’iniziativa che in effetti mette sul piatto un generoso contributo a fondo perduto che, per chi vuole passare a un fuoribordo o un entrobordo elettrico, può arrivare fino al 50 per cento del costo sostenuto.
Basta armarsi di buona pazienza
Le procedure per accedere all’ecobonus, ci hanno segnalato molti diportisti, sono un po’ farraginose. Eppure bastava imitare quanto fatto con le auto. Tuttavia questo ecobonus nautico resta ancora una ghiotta occasione per chi volesse convertirsi all’elettrico, approfittandone magari per rottamare il vecchio fuoribordo. Basta armarsi di un po’ di pazienza.
I punti chiave dell’Ecobonus
• È un fondo destinato a finanziare la rottamazione dei motori endotermici e la loro sostituzione con motori elettrici e, se necessario, l’acquisto di pacchi batterie per il loro impiego e installazione.
• Si può presentare una sola domanda, che può riguardare l’acquisto di un massimo di 2 motori elettrici nel caso in cui il richiedente sia una persona fisica, e più motori se a richiederla è un’impresa proprietaria di unità da diporto utilizzate per fini commerciali, scopi sportivi o sociali.
• Il contributo per ogni motore elettrico fuoribordo dotato di batteria integrata di potenza non inferiore a 0,5 Kw e fino a 12 Kw è di 2.000 euro, mentre per quelli fuoribordo con batteria esterna, entrobordo, entrofuoribordo o POD di propulsione è di 10.000 euro.
• È concesso a fondo perduto e copre fino al 50 per cento delle spese ammissibili con un tetto di 8.000 euro nel caso la richiesta arrivi da una persona fisica e fino a 50.000 euro nel caso di un’impresa.
Dove presentare la domanda
La domanda per ottenere l’ecobonus va presentata attraverso l’apposito sportello online di Invitalia ed è richiesto il possesso di un’identità digitale (SPID, CNS, CIE), di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC). Tra i documenti da presentare, oltre alla descrizione delle spese per le quali viene richiesta l’agevolazione, l’indicazione dell’importo del contributo richiesto e un idoneo preventivo di spesa attestante il costo della sostituzione del motore (nonché quello di un eventuale pacco batterie), vanno indicati anche gli estremi della licenza di navigazione per le imbarcazioni da diporto registrate nell’Archivio telematico centrale delle unità da diporto (ATCN), o della dichiarazione di costruzione o importazione (DCI) relativa al natante da diporto per il quale è destinato il propulsore elettrico, riportante l’indicazione della matricola del motore endotermico da rottamare. La Dci viene rilasciata da Confindustria Nautica tramite un portale telematico dedicato. Qui trovate tutte le istruzioni diramate da Confindustria Nautica.
Fabrizio Coccia
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