151 Miglia: oggi parte la grande classica del Mediterraneo
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Nel panorama velico italiano, la 151 Miglia – Trofeo Cetilar rappresenta un evento iconico, una sfida sportiva coinvolgente e un appuntamento immancabile per tutti gli appassionati del mare. Aperta a ogni tipo di equipaggio, questa regata nasce per esaltare le doti strategiche dei partecipanti e regalare quelle emozioni uniche che solo la combinazione di passione, sport e mare riesce a trasmettere.
Oltre 15 anni di vela e passione
Ideata da armatori per armatori, la 151 Miglia è l’essenza pura della vela, alimentata dalla forza del vento e dal richiamo dell’oceano. “Una regata organizzata da armatori per armatori, un momento in cui respirare la passione e l’entusiasmo per il mare, un’occasione di incontro e confronto per persone provenienti da provenienze diverse e unite da uno spirito comune. Volevo una regata da guardare tutto l’anno, che creasse emozioni. Una regata del cui aroma contagioso non puoi fare a meno”, afferma l’ideatore della regata Roberto Lacorte, anche armatore di Flying Nikka (foto sopra).
La storia della “151” prende forma da un’idea: una regata offshore di media durata, capace di attraversare uno dei tratti più suggestivi del Mediterraneo: le isole dell’Arcipelago Toscano. Il risultato è una competizione impegnativa per i velisti esperti, ma accessibile anche ai meno navigati, grazie alla sicurezza del tracciato. Alla prima edizione del 20 maggio 2010 parteciparono 53 barche.
229 iscritti all’edizione 2025
Nel giro di pochi anni, questo numero è cresciuto fino ad arrivare alle 229 barche che si presenteranno oggi alle 14:00 sulla classica linea dello start di fronte a Livorno, per poi proseguire con una boa di disimpegno davanti a Marina di Pisa e poi prendere il largo per un percorso ridisegnato: non si passerù più dalla Giraglia, ma si effettueranno passaggi a Pianosa, Isola d’Elba e alle Formiche di Grosseto, prima di risalire verso il canale di Piombino, col doppiaggio dell’isolotto di Cerboli e il gran finale al Marina di Punta Ala.
Questo è un percorso amato dai più esperti, ma ideale anche per i meno avvezzi alle regate, vista la sicurezza delle acque in cui la flotta navigherà. L’edizione del 2025 si preannuncia come una delle più tecniche ed avvincenti per via delle condizioni meteo, dominate da un’alta pressione che regalerà venti molto deboli ai partecipanti; gli equipaggi dovranno essere pronti a fronteggiare cali di vento, variabili e bonacce, soprattutto nel tratto iniziale e centrale della regata e dovranno sapere interpretare gli effetti orografici delle isole, che potrebbero accelerare le brezze o creare coni d’ombra deleteri. Tattica e resilienza saranno le parole chiave della regata.
151 Miglia, Quali sono le barche da battere e che tempo farà
Fra i big che prenderanno parte alla regata, sono da segnalare barche come Arca SGR (Don Jones custom da 100′) di Furio Benussi, vincitrice in tempo reale dell’edizione 2024, Atalanta II di Carlo Puri Negri, un Farr 70 che deve difendere la vittoria di classe dell’anno scorso e altre barche del calibro di My Song (Swan 80) di Pigi Loro Piana (con Tommaso Chieffi alle tattiche), Cippa Lippa X (Mylius 60) di Gamucci, oltre a Flying Nikka di Roberto Lacorte e altri aficionados della manifestazione sparsi nella varie categorie, come Parthenope (Dufour 350 GL) di Vincenzo Pallonetto, Cheyenne (Rodman 40) di Tommaso Oriani o Spirit of Nerina (X-35) di Paolo Ricaldone.
Come anticipato, sulla regata regnerà un’alta pressione con venti scarsi, che solo verso il finale potrebbe abbassarsi e intensificare il vento, con raffiche anche oltre i 20 nodi; gli esperti di Meteomed avvisano i regatanti più lenti della flotta di prepararsi al vento proprio nell’ultima parte della gara, quella che prevede il passaggio alle Formiche di Grosseto e il doppiaggio dello Scoglio dello Sparviero in prossimità dell’arrivo. Insomma, dalla calma piatta si passerà al brio del vento con mare formato: ne vedremo delle belle!
Per seguire live la regata, clicca sul link del tracking
Federico Lanfranchi
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