Se vi piace andare forte: 6 sport boat per la vela adrenalina
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Vi abbiamo parlato di cosa sono i weekender descrivendovi 5 modelli di tendenza sul mercato, oggi invece voltiamo pagina e ci rivolgiamo a un’altra categoria: quelle che abbiamo definito come Sport Boat.
Una categoria che il Giornale della Vela ha introdotto già nelle sue Vela Cup, le regate/veleggiate che ormai sono diventate uno dei circuiti più frequentati in Italia. Sport Boat nella nostra eccezione si intendono quelle barche votate in tutto e per tutto alla vela sportiva.
Le regate sono chiaramente il focus delle sport boat, ma in generale sono le prestazioni pure l’obiettivo di queste barche, le linee e l’attrezzatura di conseguenza ne rispecchiamo questa filosofia. Nelle Sport Boat ogni manovra è al suo posto, e non ci sono vincoli di comodità a limitarne la sua presenza in coperta. I volumi delle Sport Boat sono pensati quasi esclusivamente per garantire le prestazioni in quei target individuati da chi le ha disegnate. I piani velici sono spesso spinti, tutto insomma è funzionale ad andare forte a vela. Ecco sei modelli di Sport Boat di tendenza.
Beneteau / First 30 – 9,35 m
Il nuovo First 30 Manuard/Argento, una barca che segna il ritorno del colosso francese alla misura dei 9 metri che tanta fortuna ha portato al cantiere con modelli iconici come il First 31.7.
La nuova nata è una barca pensata per la vela sportiva, le regate offshore e la piccola crociera, presentata a un prezzo di partenza interessante, non basso ma comunque appetibile.
Il disegno prevede una carena con spigolo a poppa che si spegne quasi subito, e uscite di prua leggermente a V, fini ma non troppo, con un’estetica che ricorda in parte quella del First 36, ma strizza l’occhio anche ai modelli più piccoli della gamma, di derivazione Seascape e sempre disegnati da Manuard. Interessante il fatto che la larghezza sia stata contenuta a 2,95 m, il che non la penalizzerebbe troppo con vento leggero di bolina, anche se il baglio massimo sembra abbastanza arretrato e a poppa la barca non va a restringersi. In generale sembrerebbe comunque una carena più orientata alle andature portanti.
Per un eventuale utilizzo in regata, date le forme da piccolo open e il doppio timone, si può immaginare un impiego prevalente in regate d’altura e costiere più che tra le boe, come ha dimostrato di sapere fare bene anche il First 36.
Gli interni sono essenziali, di fatto open space, e rispecchiano molto quelli già visti sul First 36. Sul 30 i mobili sono quasi del tutto assenti e tutto è stato pensato per la leggerezza. Prezzo a partire da 100.000+iva.
X-Yachts / XR 41 – 12,75 m
Una barca con pochi compromessi, questo da tempo chiedeva una parte della clientela di X-Yachts, quella affezionata alle barche sportive del cantiere che ne hanno fatto la storia anche in regata. Dopo due anni di studio sono stati accontentati, perché l’XR 41, in attesa di vedere i risultati sui campi di regata, è sicuramente una barca “spinta” da tanti punti di vista. GUARDA LA PROVA
Nel design, con scelte estetiche che la caratterizzando in modo importante; nella filosofia molto sbilanciata verso il lato sportivo puro, nell’organizzazione dell’attrezzatura di coperta pensata per la massima efficienza (8 winch) nell’utilizzo in regata, e negli interni, tutti in sandwich alleggerito e disponibili in una versione Sport sfruttabile anche in crociera e in una versione da corsa pensata solo per la regata.
Otto winch in coperta, che sono già una dichiarazione di intenti chiara per il tipo di utilizzo della barca. Di serie i due primari per le vele di prua sono due Harken da 60, decisamente ben dimensionati. Completano il set i due winch per la tedesca della randa, la coppia per la gestione del paterazzo che ha due linee separate per potere gestire il passaggio dello Square top della randa. Randa che viene proposta anche in versione con classico allunamento, e di conseguenza paterazzo unico, in una configurazione pensata per il double handling. Quest’ultima ha meno cavalli nel piano velico, e circa 400 kg di peso in più in chiglia, per chi cerca una barca meno spinta. Prezzo a partire da 479.000 euro. www.x-yachts.com
Italia Yachts/ IY – 11,98 m
Se c’è una cosa più difficile di realizzare una barca riuscita, è ripetersi con quella successiva. Italia Yachts con l’11.98 ha portato su una misura ben diversa il grande successo avuto con il 998, realizzando una barca però più complet. Dal punto di vista della costruzione, scafo e coperta sono realizzati in sandwich con anime in PVC a densità variabile a seconda delle zone. La barca viene proposta nella versione Bellissima più rifinita all’interno e in quella Fuoriserie più essenzuale.
Nautor swan / cs28 – 8,5 m
La barca più piccola nella storia del cantiere Swan, il ClubSwan 28, disegno Juan K, il nuovo monotipo della casa finlandese con management italiano. Una barca fortemente voluta dal cantiere, che voleva offrire agli appassionati delOne Design una “rampa di lancio”; una barca entry level nel mondo Club Swan Racing. Il ClubSwan 28 è in sintesi una barca che vuole essere la porta d’ingresso nel mondo delle regate Swan primadei ClubSwan 36 e 50, pensato per 4 persone d’equipaggio.
Neo Yachts / Neo 430 Roma – 13,06 m
Un performance cruiser a dislocamento contenuto, costruito in carbonio, pensato per crociere sportive e regate anche d’altura. Il progetto ancora una volta è di Giovanni Ceccarelli, che per il cantiere pugliese ha già firmato il Neo 400, il 400+ e il 350. Per il 430 Roma Ceccarelli ha concepito un look con le svasature del ponte in stile open oceanico utili tra le altre cose anche ad abbassare il baricentro della barca, alleggerirne il dislocamento e ridurre le turbolenze sulle vele di prua..
Jeanneau / Sun Fast 3300 – 9,99 m
Il 3300, a firma Guillame Verdier/ Daniel Andrieu, porta con se alcune delle più recenti innovazioni viste nel mondo delle barche da regata oceaniche. A partire dalla prua: volumi potenti, una prua che ricorda molto quella vista per esempio nei Pogo 3 dei Mini 650, o, con le dovute differenze, nella classe IMOCA 60. La carena è orientata al regolamento IRC, il bulbo di serie non è dotato di siluro, con questo regolamento si disputano infatti alcune delle regate d’altura più ambite, come la Middle Sea Race, il Fastnet o la Sydney to Hobart.
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