TEST Dufour 48 (15m), la crociera comoda (e veloce) è ancora possibile
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Tanta comodità, ma anche il piacere di navigare veramente a vela più una propulsione ibrida di ultima generazione: il Dufour 48 è un’intrigante e moderna macchina per la crociera pura. Il nostro test
Inutile girarci intorno, le parole d’ordine sono, sempre e comunque: spazio, volumi, comodità. La vacanza in barca parte da qui. È quello che chiedono gli armatori così come chi in estate più semplicemente vuole noleggiare un’imbarcazione. Tutti gli ultimi modelli da crociera partono da questo presupposto e, necessariamente, si assomigliano.
Ma può esistere una via alternativa? Si può proporre qualcosa di nuovo? Alla Dufour pensano di sì, e il loro nuovo 48 ne è la dimostrazione.
I tre punti di forza
Come hanno fatto? Seguendo tre strade: immaginando una propulsione ibrida elettrica “vera”, che funziona e non spaventa; proponendo degli interni magari non rivoluzionari, ma con più spunti fuori dal coro; e, infine, progettando una carena che non mortifica il piacere di navigare.
Ma procediamo con calma, dalla premessa principale: “spazio e comodità prima di tutto”. Ecco, quindi che in pozzetto ci sono ben tre grandi divani trasformabili in prendisole, due laterali fronteggiati da due tavolini abbassabili, ed uno verso poppa che si trasforma anche in banco barbecue/cucina che affaccia verso il mare.
Ci sono ci sono poi plancia ribaltabile a cui si accede da un doppio passaggio laterale, una grande gruetta estensibile per il tender e uno sconfinato tettuccio fisso (optional, ricoperto da 13 mq di pannelli fotovoltaici che forniscono fino a 1,4 kW di energia).
La ruota è doppia e tutte le manovre sono a portata di mano del timoniere, con le code di drizze e scotte ben recessate in apposti vani e gavoncini. Tutto, insomma, è molto comodo, anche raggiungere la zona ni prua con un prendisole/divanetto a filo con la tuga (un po’ in stile motoryacht), percorrendo i due larghi passavanti laterali.
Gli interni
Forme e lay-out degli interni del Dufour 48 sono opera dello studio Ardizio Design e prevedono la configurazione a tre, quattro o anche cinque locali. Nel secondo caso la grande armatoriale di prua viene divisa in due matrimoniali più piccole (entrambe con bagno dedicato), mentre a poppa ci sono le due tradizionali cabine gemelle (con un solo locale toilette).
Anche per il posizionamento della cucina è prevista una doppia soluzione, lineare in murata sulla sinistra, o a piede d’albero. Questa seconda versione, quella della barca prova, ci è piaciuta molto, per due motivi: in primo luogo spostare il banco cottura più a prua consente di avere a scelta o un quarto bagno o la quinta cabina a letti sovrapposti (che diventa anche un comodissimo spazio storage).
Inoltre il tradizionale lungo tavolo lineare da dinette viene sostituito da uno esagonale, molto più conviviale e che consente una migliore circolazione a bordo.
Spinta ibrida
Per la propulsione, oltre ad una “normale” versione con motore diesel da 57 CV (optional 80) e trasmissione in linea d’asse, Dufour offre la possibilità di installare il suo sofisticato impianto ibrido OdSea+. È composto da un motore elettrico da 25kW, un pacco batterie a 400 Volt da 27 o 32 kWh (come sulla barca che abbiamo provato noi), un generatore diesel da 14 kW, un idrogeneratore collegato all’elica che produce circa 1,5 kW e infine il banco di pannelli solari sul T-Top, per altri 1.300 Watt.
Un sistema complesso gestito da una Black Box il cui pannello di controllo è sia sottocoperta che al timone e del cui funzionamento pratico vi parliamo tra poco.
A vela, veramente
Il terzo elemento che rende il Dufour 48 una barca da crociera interessante è il disegno della carena di Umberto Felci. Come si sa, lui e il suo studio, anche quando si parla di crociera pura sono comunque ossessionati dalla velocità. Lo abbiamo potuto verificare in una giornata ideale per navigare, con il vento da terra, quindi con poca onda, tra i 16 e i 18 nodi di apparente e raffiche sui 20/22. Prima considerazione: la bolina che questo 15 metri può fare è “vera”.
Ovvio direte voi, è una barca a vela… deve poter navigare risalendo il vento. Purtroppo le imbarcazioni da crociera pura degli ultimi anni spesso non hanno realmente questa caratteristica, con angoli e medie veramente poco presentabili.
Con il Dufour 48 invece navigavamo a 36° e 7,8 nodi con assoluta tranquillità. Poggiando di qualche grado si viaggiava a 8,2 arrivando a 8,7 stando sui 60°. Tirando a riva il gennaker da 180 mq, murato sul bompresso di prua, sfioravamo sempre i 10 nodi (tra i 9,5 e i 9,9 tra i 75 e i 100°) arrivando a 10,6 poggiando fino a 110°. Insomma, una barca anche divertente, sorprendentemente reattiva, anche se sempre decisamente in controllo.
L’ibrido: efficiente, ma…
Chiudiamo infine con un’analisi del sistema ibrido installato a bordo con una considerazione di partenza: dopo più di tre ore di navigazione senza aver mai acceso il generatore (che ricarica le batterie e garantisce in ogni caso di non restare in mare) siamo rientrati in porto con più elettroni di quanti ne avessimo lasciando la banchina.
Certo, abbiamo incontrato una giornata ideale per navigare a vela, ma è anche vero che il sistema idrogeneratore più pannelli solari si è dimostrato veramente efficiente e in più momenti abbiamo visto ci hanno fornito insieme più di 2 kW.
L’idrogeneratore è alimentato da una elica a tre pale fisse (stanno studiando la versione con quelle abbattibili) di un diametro importante ed è quindi possibile anche graduare la resistenza, riducendola per non influire troppo sulla velocità della barca, ad esempio quando si hanno già le batterie cariche o quando non c’à tanto vento.
Coin il sistema OdSea+ bisogna un po’ prenderci la mano e capirne tutte le potenzialità e funzionalità (ad esempio, sempre quando non c’è tanto vento, si può dare un leggera spinta in più co motore elettrico aumentando le medie senza accendere il generatore) ma effettivamente offre buone prestazioni, a fronte di zero rumori e vibrazioni.
Tutto bene quindi? Purtroppo no, come sempre succede, non solo nel mondo nella nautica, voler investire in soluzioni d’avanguardia in ambito di propulsioni ibride comporta maggiori investimenti, in questo caso abbastanza sensibili: il prezzo base del Dufour 48 (IVA esclusa) è di 355.000 Euro, per il pack Odsea+ ce ne vogliono altri 77.000.
Di Luca Sordelli
Dufour 48 – La scheda tecnica
Lungh. f.t.: 15.29 m
Lungh, al gall.: 13.35 m
Baglio Max: 4.85 m
Dislocamento a vuoto: 13 900 kg ca.
Pescaggio: 2.35 m / 1.75 opt.
Zavorra: 8.850 kg
Riserva Carburante: 250 L
Riserva acqua: 530 L
Motore: 57 hp
Randa: 64 m²
Jib: 42 m²
Genoa: 53 m²
Gennaker: 180 m²
Design: Felci Yachts
Design interni: Ardizio Design
https://www.dufour-yachts.com/it/
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