Meteo, cosa ci ha insegnato la VELA Cup Toscana

IL REGALO PERFETTO!

Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.

Un momento della VELA Cup Toscana, che si è svolta sabato 24 maggio nelle acque antistanti il Marina Cala de’ Medici a Rosignano

Le condizioni meteo avute davanti alle acque del Marina Cala de’ Medici durante la VELA Cup Toscana ci insegnano come interpretare il meteo non solo in vista delle prossime regate (come la VELA Cup Puglia a Brindisi il weekend prossimo) ma anche per le crociere estive delle prossime vacanze. Vi spieghiamo cosa abbiamo imparato con il supporto del debriefing meteorologico elaborato da Riccardo Ravagnan e mandato a tutti gli equipaggi iscritti alla regata dal partner della VELA Cup Meteomed.

Cari partecipanti,
la regata di sabato 24 maggio è stata non solo una bellissima giornata in mare, ma anche una lezione pratica di meteorologia applicata alla vela. Il cambio di vento, la sua intensità, la distribuzione sulla linea e persino le nuvole… tutto ha parlato chiaro, per chi sapeva ascoltare.

Ecco cosa è successo, cosa avevamo previsto e cosa possiamo portare a casa come esperienza concreta.

La partenza: vento da NE, ma più leggero sottocosta

Alle ore 11:00 il vento soffiava da Nord-Est con una intensità tra i 7 e i 9 nodi, ben al di sotto dei 10–13 nodi previsti in mare aperto. Perché questa discrepanza? È il classico effetto dell’orografia costiera. Le colline e i rilievi alle spalle di Marina Cala de’ Medici creano un’ombra del vento che rallenta e devia il flusso sinottico nei primi chilometri dalla costa. Le previsioni erano corrette nel descrivere il vento a centro campo, ma chi era vicino alla riva si è trovato con meno pressione e maggiore instabilità.

Lezione pratica: conoscere l’orografia e saperla “leggere” nel contesto del vento previsto è fondamentale per scegliere il bordo giusto fin da subito.

La transizione: il cambio da NE a NNO

Tra le 12:30 e le 14:00 abbiamo assistito a un salto di vento deciso, con la direzione che è passata da NE a NNO/ONO e l’intensità che è salita rapidamente oltre i 15 nodi.

Cosa è accaduto? Non si è trattato di una classica brezza termica, ma dell’ingresso al suolo di un flusso sinottico da Nord-Ovest, già presente nei bassi strati dell’atmosfera. Questo flusso si è “attivato” grazie al riscaldamento del suolo e al conseguente mixing verticale, cioè la turbolenza che ha permesso all’aria in quota di raggiungere la superficie.

Le nuvole hanno parlato chiaro

Le condizioni osservate in mare lo confermano perfettamente:

  • sulla terraferma, nel primo pomeriggio, si sono formati cumuli da riscaldamento, indice di un suolo che si stava scaldando e quindi pronto a “spingere” aria verso l’alto;
  • dal mare aperto, invece, arrivavano nubi alte e filiformi (cirri), che annunciavano la presenza in quota del flusso da NW.

Quando queste due spinte si sono incontrate, il vento in quota è sceso in superficie. Il salto non è arrivato a “macchie” come una brezza locale, ma come una linea di vento compatta e coerente, che ha letteralmente ridisegnato il campo di regata in pochi minuti.

Il consolidamento del vento e l’ultima parte della regata

Dalle 14:30 in poi, il vento da NNO si è disteso stabilmente su tutto il campo. Il mare è rimasto poco mosso, ma con onda corta e increspata da OSO. Le imbarcazioni hanno iniziato a navigare sbandate, a tratti in planata, e chi ha saputo anticipare la rotazione si è trovato in posizione di vantaggio.

Lezione meteo-tattica: chi ha osservato il cielo e l’orizzonte ha potuto prevedere il salto prima degli strumenti. Questo è il valore di una buona situational awareness in regata.

Cosa portiamo a casa da questa giornata?

  • L’importanza dell’orografia: conoscere la costa è tanto importante quanto conoscere le vele.
  • Non tutti i cambi di vento sono brezza: a volte è il flusso sinottico che “scende” grazie all’instabilità.
  • Le nubi raccontano tutto: cumuli sulla terra = convezione in atto; cirri dal mare = flusso in arrivo.
  • La lettura del campo è un’abilità tattica, non solo tecnica: chi anticipa il salto, guadagna metri decisivi.

Siamo felici di avervi accompagnato anche stavolta, non solo con le previsioni, ma con strumenti pratici per leggere meglio il cielo, il vento e il mare. Ci vediamo alla prossima tappa… ancora più preparati!

Il team Meteomed – Meteo per chi naviga

VELA Puglia

Venerdì 30 maggio / domenica 1 giugno (regata: sabato 31 maggio)
Salento, Marina di Brindisi

VELA Cup Sardegna/1

Venerdì 27 / domenica 29 giugno (regata: sabato 28 giugno)
Porto Rafael / Palau, Marina di Porto Rafael

VELA Cup Sardegna/2

Mercoledì 20 / venerdì 22 agosto (regata: giovedì 21 agosto)
Golfo di Cugnana / Porto Rotondo, Marina Cala dei Sardi

VELA Cup Procida

Venerdì 26 / domenica 28 settembre (regata: sabato 27 settembre)
Isola di Procida, Marina di Procida

VELA Cup Sicilia

Venerdì 3 / domenica 5 ottobre (regata: sabato 4 ottobre)
Capo d’Orlando/Eolie, Capo d’Orlando Marina

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla nostra Newsletter

Ti facciamo un regalo

La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!

Una volta cliccato sul tasto qui sotto controlla la tua casella mail

Privacy*


In evidenza

Può interessarti anche

Torna in alto