In regata-avventura alla scoperta dello Ionio con la Jonica 130

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doktor faust
Il Peterson 42 Doktor Faust è una delle barche iconiche in regata alla prima edizione della Jonica 130

Una nuova avventurosa regata si affaccia nel panorama nazionale: Jonica 130. Partirà il 9 maggio da Porto degli Argonauti di Marina di Pisticci  (MT) e finirà a Taranto seguendo un percorso costiero che rende la regata visibile anche da terra. 

Jonica 130: dal 9 all’11 maggio 2025 torna la grande vela d’altura sul Mar Ionio

Sarà il Mar Ionio, con i suoi panorami mozzafiato e le sue brezze di primavera, a fare da teatro alla Jonica 130, la prima edizione di una regata d’altura che dal 9 all’11 maggio 2025 unirà sport, passione e cultura marinara lungo un itinerario affascinante e impegnativo. L’evento si presenta come uno degli appuntamenti più promettenti del calendario velico nazionale, capace di attrarre equipaggi esperti, amatori e appassionati da tutta Italia e dall’estero. Al momento le barche iscritte sono 33, ma c’è ancora tempo per fare aumentare il numero degli equipaggi.

La regata prenderà il via dal suggestivo Porto degli Argonauti a Marina di Pisticci (Matera), nel cuore della Basilicata ionica, e si svilupperà lungo 130 miglia nautiche fino a Gallipoli, per poi far ritorno al punto di partenza in un circuito costiero che valorizza la bellezza naturalistica e storica di una delle coste più affascinanti del Mediterraneo. Un percorso che, pur mantenendosi costiero, presenta caratteristiche tecniche e strategiche che metteranno alla prova la preparazione degli equipaggi.

Un percorso tecnico e spettacolare

La rotta della Jonica 130 non è soltanto suggestiva, ma anche pensata per testare resistenza, strategia e abilità marinaresca. Dopo la partenza il 9 maggio, le imbarcazioni seguiranno un tracciato costiero con quattro gate prestabiliti, rendendo la regata godibile anche da terra. La prima tappa importante sarà Taranto, con una sfilata davanti al Ponte Girevole e al lungomare cittadino; poi si farà rotta su Campomarino di Maruggio, dove il secondo gate offrirà una tribuna naturale al pubblico.

Da lì, le barche raggiungeranno Porto Cesareo, terzo gate, per poi proseguire fino a Gallipoli, storica capitale della tradizione marinara salentina, dove si concluderà la Jonica 65, una regata nella regata riservata a chi sceglie di fermarsi lì. Chi continuerà per la lunga, affronterà il ritorno a Marina di Pisticci, passando ancora per Campomarino ma in senso inverso e completando le 130 miglia complessive.

Il porto aragonese di Taranto, una dei gate della Jonica 130

Una regata per tutti, visibile da terra

Tra gli elementi distintivi della Jonica 130 c’è l’alta visibilità dalla costa, che permette a spettatori, turisti e curiosi di seguire la competizione in tempo reale da spiagge, lungomari e punti panoramici. La Jonica 130 è aperta a tutte le imbarcazioni a vela superiori agli 8 metri, inclusi multiscafi (catamarani e trimarani), con suddivisione in categorie pensate per garantire equità e competitività. L’evento accoglie sia equipaggi esperti, sia velisti amatoriali.

Flash, il Farr 39 di Andrea Milizia (protagonista delle nostre VELA Cup di Brindisi), è una delle barche da battere alla Jonica 130

Fra le barche che si potranno vedere in bagarre, ci saranno barche di ogni tipo ed età, spaziando da Dulcinea (Bavaria 42) di Leonardo Caforio, passando per il ketch Elizabeth II di Arcadio Antonacci, il Peterson 42 Doktor Faust di Cesare Filograna (qui vi abbiamo raccontato la storia della barca) o il prestante Sapore di Sale (catamarano Mattia T11) di Fabio di Terlizzi, il prototipo Double Trouble, il Bergamini 50 di Carmine Vetrugno, il veloce Farr 39 Flash di Andrea Milizia che ha già partecipato, vincendo, alle nostre VELA Cup di Brindisi (la tappa 2025 è in programma il 31 maggio).

Verso un appuntamento fisso nel panorama velico nazionale

Con la sua formula inclusiva, il tracciato scenografico e la partecipazione aperta a ogni livello di esperienza, la Jonica 130 mira a diventare un punto di riferimento per la vela d’altura nel Sud Italia, con potenziale anche in chiave internazionale. L’unione tra competizione e spirito conviviale, la valorizzazione del territorio e l’attenzione alla sostenibilità fanno di questa regata un evento destinato a crescere nel tempo.

Federico Lanfranchi

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