Come è andata la quarta edizione della Fiera Nautica di Sardegna
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Grande partecipazione a Porto Rotondo, location ideale per ospitare la IV edizione della Fiera Nautica di Sardegna, kermesse che mira anche a valorizzare il Made in Italy e a far conoscere il territorio sardo a livello internazionale. Questa edizione ha riservato anche un ricordo del Principe Karim Aga Khan, fondatore della Costa Smeralda e figura vitale per lo sviluppo internazionale dell’isola anche nel settore della nautica, che ci ha da poco lasciati.
Costa Smeralda palcoscenico della nautica
Dal 30 aprile al 4 maggio, il Marina di Porto Rotondo ha ospitato la quarta edizione della Fiera Nautica di Sardegna, organizzata dal CIPNES Gallura con il supporto dell’Assessorato all’Industria della Regione Sardegna. L’evento ha registrato numeri da record, confermandosi tra gli appuntamenti più attesi del calendario nautico italiano. Con il patrocinio di Confindustria Nautica e la partecipazione attiva di numerosi enti, tra cui il Comune di Olbia, il Consorzio di Porto Rotondo, il Marina e lo Yacht Club Porto Rotondo, la fiera ha visto la presenza di 163 aziende e quasi 200 imbarcazioni esposte, tra vela e motore.
Chi ha partecipato
Tra i protagonisti, alcuni dei marchi più prestigiosi del settore: Bluegame, Solaris, Jeanneau, Dufour, Beneteau, Lagoon e molti altri, affiancati da molti cantieri locali. Importante anche la partecipazione di operatori specializzati in assistenza tecnica e logistica, broker, agenzie e cantieri navali attivi nel Nord Est della Sardegna.
Oltre all’esposizione, la fiera si è rivelata un concreto hub commerciale, che ha visto la consegna di imbarcazioni nuove ai propri armatori, la vendita di unità da parte di cantieri locali, e la conferma di numerose settimane di charter – sia a vela che su yacht di grandi dimensioni – ormeggiati nell’area centrale del porto, nei pressi del veliero Sir Baden Powell.
Un’offerta che va oltre la nautica
La Fiera Nautica è stata anche un centro di cultura e innovazione, grazie ai numerosi talk tematici organizzati da CIPNES Gallura, che hanno coinvolto università, progettisti, cantieri, ricercatori e stampa. Particolare attenzione è stata data alla sostenibilità: nell’area “Techno Green”, espositori e centri di ricerca hanno presentato tecnologie per ridurre l’impatto ambientale, dalle barche elettriche alle boe intelligenti capaci di monitorare lo stato delle acque. Il programma di 4 giorni ha previsto molti eventi collaterali, fra i quali spettacoli e presentazioni enogastronomiche curate da Insula, progetto regionale per la valorizzazione delle eccellenze agroalimentari sarde. Il successo della quarta edizione lancia già lo sguardo al futuro: Regione Sardegna e organizzatori sono al lavoro per l’edizione 2026, che promette di alzare ulteriormente l’asticella in termini di qualità e innovazione.
Federico Lanfranchi
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