“La mia prima VELA Cup non la scorderò!”. Il racconto (e tutti gli arrivi della regata in tempo reale)

Dopo avervi raccontato la VELA Cup Liguria/Chiavari, che ha visto ben 70 barche al via nel Golfo del Tigullio (qui trovate la news con cronaca e classifiche finale) e avervi fatto vedere tutte le foto più belle della prima tappa del circuito più affollato di regate/festa in Italia, è il momento di riviverla nel racconto di chi era a bordo ed era alla sua “prima volta”. Il nostro Federico Lanfranchi era a bordo del veloce Rodman 42 Cheyenne, vincitore nella classifica overall Sport Boat. Ecco come ha vissuto la VELA Cup Liguria (e perché, da oggi, è diventato un aficionado della manifestazione). 

Rivivete anche voi la regata con il suo racconto, con le foto di Margherita Solia e con il video riassuntivo di FocusVision Team. E a fondo dell’articolo, vi sveliamo anche l’ordine d’arrivo di tutte le barche della VELA Cup Liguria e tutti i tempi con cui hanno concluso.

La prima VELA Cup non si scorda mai

L’invito è uno di quelli a cui è difficile dire di no: partecipare alla prima tappa della VELA Cup (leggi il resoconto della tappa) a bordo di Cheyenne, una Rodman 42 completamente refittata per essere competitiva in regata. Appena mi è stato chiesto, la risposta affermativa è uscita da sola, immediata. Ero curioso di prendere parte ad una delle tappe di VELA Cup, perchè è uno di quegli eventi di cui ho sempre sentito parlare, ma a cui mai ero riuscito a partecipare prima di sabato 3 maggio scorso. Le mie aspettative, create da racconti e informazioni prese dalla stampa erano buone, ma devo dire che son state tradite in pieno. Perchè? Perchè è andata molto, ma molto meglio rispetto a quello che avevo in testa!

La mia prima VELA Cup

L’appuntamento era fissato per le 09:30 davanti alla reception del Marina di Chiavari Calata Ovest e, subito al mio arrivo, sono rimasto impressionato dal numero di persone affollate davanti al punto stabilito. Oltre alla spiegazione del campo di regata da parte del Comitato di regata, ho trovato interessantissimo l’intervento di un meteorologo che ha spiegato a tutti i regatanti la previsione dell’evoluzione del meteo e del vento: una chicca. L’ambiente mi è fin da subito sembrato amichevole, con sfottò e risate tipiche di una festa fra amici.

Che la festa abbia inizio

Finalmente è ora di salire in barca e farmi conoscere dall’equipaggio, già collaudato e rodato dopo anni di miglia in mare inseguendo boe; dopo un breve summit e suddivisione dei compiti a bordo è ora di mollare gli ormeggi e prendere il largo verso il campo di regata. Dopo l’issata delle vele, facciamo qualche bordo di allenamento e per vedere come si comporta Cheyenne in manovra; tutto ok, è il momento di cercare la barca giuria e dirigerci verso la partenza.

VELA Cup Liguria – Il video riassuntivo di FocusVision Team

Mentre ero concentrato a compiere ciò che mi è stato chiesto di fare, mi domandavo che fine avesse fatto tutta la gente che ho incontrato al briefing, immaginando il numero di barche; alzato lo sguardo verso lo start, mi son spaventato a vedere l’affollamento di vele impegnate nelle manovre di avvicinamento: più di 70 imbarcazioni hanno dipinto in maniera frenetica uno dei più bei golfi della riviera ligure, il Golfo del Tigullio, che per l’occasione ha tirato fuori il meglio di sè e ci ha regalato le migliori condizioni per divertirsi: dai 7 nodi dello start fino ad arrivare a raffiche da 20 nodi verso la fine dell’evento e mare con onda appena formata.

Ma in quanti siamo?

E’ giunto il momento che anche Cheyenne si butti in mezzo a questo carosello di vele colorate e, ancora una volta, ho capito che più che una regata questo evento è una festa per tutti; numerose, infatti, erano le famiglie presenti in regata con le loro famiglie, che andavano dai nonni fino ai nipotini. Cheyenne, una barca da regata fatta e finita, era iscritta fra le barche cosiddette “sport boat”, che competevano con il cambio di vela a prua e la possibilità di issare spinnaker, code 0 e chi più ne ha più ne metta.

Chi non ha voglia di veleggiare “col coltello fra i denti”, può comunque iscriversi nella categoria cruising, dedicata a chi intende veleggiare con vele bianche. Sono rimasto stupito anche nel vedere in mare ogni tipo di barca, dalla barca di 5 metri o poco più ad una regina dei mari di oltre 20 metri, tutte presenti a dimostrare che questa è davvero una festa per tutti gli amanti della vela. Suona la sirena che indica il minuto alla partenza e tutto l’equipaggio si butta a capofitto per dare velocità alla barca e partire rapidi verso la prima boa, che raggiungiamo in seconda posizione, dietro allo Swan 78 Azzurro che, maestoso, da subito ha preso il largo davanti alla nostra prua.

Doppiamo soddisfatti la prima boa e incrociamo il resto della flotta che nel frattempo ha cominciato a sgranarsi; la nostra prua ora è diretta verso Portofino, dove dovremo lasciarci la meda della delimitazione del parco sulla nostra sinistra; nel frattempo il vento rinforza di un paio di nodi, attestandosi sui 10 nodi con raffiche fino a 14 nodi, condizione che alle nostre vele piace, ma non troppo. Veniamo infatti raggiunti e superati da Spirit of Nerina a metà dell’ultimo bordo e abbiamo dovuto combattere con Raffica 3 fino alla linea del traguardo, che abbiamo tagliato quarti assoluti e contenti di aver preso parte a questa festa.

• VELA Cup di Chiavari: guarda tutte le foto

Ricchi premi e cotillon

Rientriamo in porto dopo circa un paio di ore di regata e con un bel vento testo e, appena sbarcato, ho voluto fare un giro fra le barche che nel mentre stavano rientrando in banchina per vedere gli umori degli equipaggi e ho sentito solo felicità, come mi hanno detto anche alcuni armatori che, all’unanimità, mi hanno detto: “esperienza meravigliosa, da rifare e da consigliare!”.

Dopo avere atteso l’arrivo dell’ultima barca, arrivata verso le 16:00, tutti gli equipaggi si sono dati appuntamento sotto al palco delle premiazioni al Marina di Chiavari Calata Ovest, che ha visto consegnare molti premi (anche ad estrazione) messi a disposizione dai partner del GdV. Non posso far altro che associarmi al pensiero corale dei partecipanti e condividerlo in pieno, sperando con tutto me stesso, di poter prendere parte a qualche altra tappa della VELA Cup: magari già alla prossima, quella del 23-25 maggio, in programma a Marina Cala de’ Medici nella giornata della grande festa dei 50 anni del GdV!.

Federico Lanfranchi

VELA Cup, ecco come sono andate le barche in tempo reale

Le classifiche della VELA Cup Liguria le conoscete già, adesso vi sveliamo l’ordine d’arrivo delle barche in tempo reale: il più veloce è stato – rispettando i pronostici – lo Swan 78 Azzurro di Bruno Veronesi – che ha completato il percorso nel Tigullio (partenza davanti al Marina di Chiavari Calata Ovest, bolina fino all’allevamento ittico di Lavagna, ritorno a Chiavari, lungo lato fino alla meda di Portofino, arrivo nuovamente al Marina di Chiavari per un totale di dicrca 12 miglia) in un’ora e quaranta minuti. Magistrale anche la prestazione del più piccolo ClubSwan 42 Spirit of Nerina, arrivato a meno si tre minuti di distanza, e del GS 43 Raffica 3 di Walter Tronconi (un’ora e 49 minuti), vincitore della tappa overall. Il più “paziente” è stato invece Marmelin, First 325 di Grimoldi, ultima barca a tagliare il traguardo dopo 4 ore e 21 minuti. Chi l’ha dura la vince!