Le stecche sono amiche della randa: come regolarle e perché è meglio averle
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Le stecche della randa sono un accessorio la cui funzione viene un po’ troppo sottovalutata nel mondo della vela da crociera, eppure possono migliorare sia la durata delle vele che la loro efficienza.
Supportano la forma della vela, la aiutano a preservarsi nel tempo, sono in pratica una componente fondamentale della nostra “propulsione velica” alla quale si dovrebbe dare molta più cura ed attenzione. La loro funzione è quella di prestare una struttura extra alle vele, per sorreggere la balumina (nel caso delle stecche parziali), o tutta la vela (con le full batten).
Le stecche – come regolarle
Tutti i tipi di stecche, che generalmente sono costruite in vetroresina o carbonio, possono essere regolate da dei sistemi appositi (cimini, viti) che possono cambiare da un produttore a un altro. La regolazione delle stecche serve a cambiare la loro tensione, quindi la flessione, e di conseguenza andremo a incidere sulla forma delle vele.
La regola generale dice che se ci sono le grinze verticali lungo la tasca della stecca c’è poca tensione, ma occorre prestare attenzione a questo discorso. Non dobbiamo infatti applicare un carico non giustificato dall’esigenza del vento, deformando troppo la vela, e peggiorandone la performance. Le grinze sono alla fine un problema quasi principalmente “estetico”. La regolazione ideale è appena più tesa del limite delle “grinze”, ma nel dubbio meglio lasciarla più morbida che tesa.
Quanto perde una randa senza stecche
Perché una randa avvolgibile senza stecche è meno efficiente di una steccata? Il motivo è abbastanza semplice: senza l’extra struttura delle stecche la vela sarà obbligatoriamente più piccola per potere avere un minimo di forma, cosa che non avrebbe a parità di superficie rispetto a una randa full batten o parzialmente steccata.
Di conseguenza con una randa più piccola la nostra barca avrà meno cavalli nel vento leggero, e comunque sarà dotata di una vela che nel complesso non è molto efficiente anche dal punto di vista del profilo a causa della mancanza di stecche.
Randa full batten – Come fare in crociera
Le rande full batten un tempo erano un prodotto tipico delle barche da crociera, adesso vengono impiegate anche in regata soprattutto sui maxi. Nelle barche da regata sotto i 50 piedi continuano a essere preferite le stecche solo in balumina per ragioni di peso.
Per la crociera esistono quindi soluzioni semplici ed efficaci per potere issare e ammainare con semplicità anche una randa full batten. In questo caso diventano obbligatori i carrelli a sfera sui garrocci, per avere un movimento di salita e discesa fluido, e un comodo lazy bag.
Con la prua della barca contro vento, basterà mollare la drizza per vedere scendere velocemente la randa dentro la bag, basterà semplicemente chiudere la cerniere riponendo all’interno anche la penna della vela ed il gioco è fatto.
A tale scopo è utile, nelle barche dai 45-50 piedi in su, avere degli scalini all’albero per potere arrivare alla penna della vela, una volta ammainata, e chiudere correttamente il sacco.
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1 commento su “Le stecche sono amiche della randa: come regolarle e perché è meglio averle”
Ottima spiegazione, una volta tanto 😉