Velista dell’Anno 2025, siamo a 15.000 voti: -7 giorni alla chiusura delle votazioni
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L’edizione del Velista dell’Anno Special Edition 50 anni GdV, powered by Raymarine, entra ormai nella fase cruciale delle votazioni online, l’ultima settimana, per decretare chi saranno i finalisti nella categoria regina, Il Velista dell’Anno, e in tutte le altre.
Velista dell’Anno 2025, superati 14.000 voti
Ci avviamo verso il rush finale delle votazioni online per il Velista dell’Anno 2025 de Il Giornale della Vela – e anche quest’anno siete voi a decidere i finalisti del premio più ambito della vela italiana: c’è tempo fino al 10 maggio – sono state registrate ormai 15 mila preferenze ai 50 candidati del 2025 in corsa per le cinque categorie Velista dell’Anno Assoluto, VdA Passion, VdA Owner, VdA Young, VdA Innovation.
Vi raccontiamo come stanno andando le votazioni. Anche perché tutto può succedere, da qui al 10 maggio, nella settimana che deciderà tutto: vi ricordiamo che, da regolamento, passeranno alla fase finale i 5 velisti più votati di ogni categoria. Tra di loro la giuria del Giornale della Vela decreterà i vincitori degli Oscar della vela italiana. Il voto del pubblico è quindi determinante per l’esito del Premio.
Velista dell’Anno Assoluto. CONTI/PORRO restano in testa
Non cambia la situazione al momento nella categoria Regina del premio. Saldamente in testa alla classifica la coppia di “ragazze terribili” che hanno vinto, come timoniere dell’AC 40 Luna Rossa Prada Pirelli, la Women America’s Cup: Giulia Conti e Margherita Porro hanno superato quota 1000 voti e guidano la classifica. Quel “Giulia fidati di me” di Margherita nelle voci da bordo in manovra è rimasto impresso nella mente.
Seguono Francesca Farci e Pietro Mureddu. L’impresa che gli è valsa la candidatura non è affare da poco: dopo 1.492 miglia nautiche e oltre nove giorni di regata no-stop a bordo di un Figaro 3, Farci e Mureddu hanno conquistato il primo posto nella regata più lunga del Mediterraneo, il Marina Militare Nastro Rosa Veloce: e, a giudicare dai voti, anche il cuore della community che li segue, sono adesso stabilmente al secondo posto.
Al terzo posto Marta Maggetti, ci ha regalato un oro olimpico a Marsiglia sulle tavole volanti iQFOiL (confermandosi la vera erede di Alessandra Sensini, quattro volte Velista dell’Anno), già ad oltre 400 voti. Come dimenticare quella pazza layline in quella giornata di Mistral a Marsiglia?
Velista dell’Anno Passion. Vaurien carichissimi, Pitter e Bei al top
Nella categoria Velista dell’Anno Passion (premio per chi ha dimostrato passione per la vela da vendere e da trasmettere. In crociera, in regata) c’è un testa a testa.
In cima alla classifica adesso è tornato Giorgio Pitter, l’armatore che ha rimesso a nuovo un’icona del “vecchio” IOR, il Phantom (C&C 66 progettato da Cuthbertson & Cassian nel 1973), trasformandolo in una barca scuola per un team composto da giovani velisti emergenti, affiancato da una porzione di equipaggio esperto che li aiuterà a crescere nel mondo della vela avvicinandoli al mondo delle regate; A poca distanza ci sono Francesco Graziani e Marta Delli, sospinti dalla community del Vaurien, la mitica deriva che ha cresciuto generazioni di velisti e che ancora oggi raccoglie appassionati da ogni dove (a proposito, sarà protagonista alla VELA Cup e alla grande festa della vela il 24 maggio a Cala de’ Medici, dove sveleremo i Velisti dell’Anno).
I due, fortissimi ed appassionati velisti di 57 e 54 anni, hanno dominato sul lago Liptov, ai piedi dei monti Tatra, tra Slovacchia e Polonia, il Mondiale di classe.
Gran rimonta fino al terzo posto per Giacomo Bei, che sembra solido in zona podio ormai. Candidato nella categoria passion perché ha riportato a nuova vita lo Swan 57 Matchless, la barca che sopravvisse al terribile Fastnet 1979.
Velista dell’Anno Young. Che bagarre!
E’ bagarre pura nella categoria Velista dell’Anno Young (premio dedicato ai migliori giovani talenti della vela italiana) che sembra avere trovato i nuovi leader.
In testa c’è la coppia Lorenzo Sirena /Alice Dessy. Insieme nel 2024 hanno vinto il titolo mondiale giovanile nella classe Nacra 15. I due giovani velisti, Sirena figlio d’arte di Max, allenati da Gigi Picciau della Federazione Italiana Vela e da Marcella Mamusa dello Yacht Club Cagliari, hanno disputato una grande campionato nelle acque di Riva del Garda andando a vincere il titolo mondiale.
Giulia Lusini (2008) e Camilla Parrinelli (2010), da Follonica, che nel 2024 Hanno vinto il Campionato del Mondo Rs Feva in Olanda categoria Femminile, ottenendo anche il secondo posto all’Autumn Meeting di Riva del Garda e il titolo l’Italiano U17, sono in seconda posizione.
Seguono a ruota, quasi affiancati, la giovane Bianca Marchesini, punta di diamante dell’Optimist italiano, e un altro Optimista,
Jesper Karlsen, un altro grande talento della grande palestra Optimist italiana.
Velista dell’Anno Owner. Chi sale e chi scende
Primo posto provvisorio per Sofia Giondi (la giovane forlivese, un passato in 420 e 470, è la faccia nuova nel mondo dei monotipi e ormai da un paio di anni sta regatando ad alto livello nei J/70 e anche in RS 21. Nel 2024 l’exploit con la vittoria dell’Europeo J/70 a Cala Galera).
Secondo posto adesso per Riccardo De Michele (Alla Maxi Yacht Rolex Cup di Portocervo, alla quale partecipa da tante edizioni, nella categoria Maxi 4, con il Vallicelli 80 H2O De Michele ha ottenuto la sua sesta vittoria in questo prestigioso appuntamento).
Continui avvicendamenti nell’ultimo gradino del podio, dove risale adesso Alessandra Angelini.
Ingegnere aerospaziale e produttrice di vino (da quattro diverse cantine), armatrice di Marga, Cutter Aurico del 1910, con cui ha vinto in classe Epoca A le Vele d’Epoca di Imperia, e ha conquistato in categoria Auriche il Campionato Internazionale del Mediterraneo.
Velista dell’Anno Innovation. La top 3: Semeraro, Bianchi, Botter
I giochi sono più che aperti anche nella categoria Velista dell’Anno Innovation, dove concorrono progettisti, designer, innovatori della vela italiana. In testa, per adesso, c’è Paolo Semeraro.
I suoi Neo erano una scommessa quando sono nati ma adesso sono diventati una realtà internazionale. Barche made in Italy, costruite in carbonio, con carene pensate per ridefinire anche i canoni della crociera, e che fanno divertire gli equipaggi in regata. Scommessa vinta.
Ma attenzione, alle sue spalle c’è l’ingegner Max Bianchi: forse non conoscerete il suo nome (o forse si, vista la quantità di voti ricevuti ad ora), ma questo signore gagliardo di 84 anni ha rivoluzionato, esattamente 50 anni fa, il mondo della vela. Si è inventato l’elica a pale orientabili – non a caso le sue eliche si chiamano Max Prop – che ha reso la vela più facile per tutti. E, ancora oggi, non è stanco di sperimentare, innovare, guardare avanti. Spoiler: sta arrivando una nuova Max Prop che si annuncia rivoluzionaria…
Al terzo posto adesso c’è Luca Botter: Il suo cantiere Maxi Dolphin è un’eccellenza che ha costruito alcuni delle barche più belle del momento.
Chi vincerà? E’ ancora presto per dirlo.
Continuate a votare (e ci vediamo il 24 maggio)
Avete conosciuto le storie dei protagonisti del Velista dell’Anno del momento, tante ve ne racconteremo nei prossimi giorni. Intanto, continuate a votare! E ricordate che Sabato 24 maggio a Marina Cala de’ Medici, in occasione della grande festa della vela per i 50 anni del GdV, saranno svelati tutti i vincitori. A partire dalle 20. Tutti invitati!
Il Velista dell’Anno 2025 è powered by Raymarine
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