USATO CLASSIC BOAT |  5 barche per il weekend, o per girare il mondo

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Classic Boat
Hallberg Rassy 312

Il panorama relativo le Classic Boat –ovvero le barche di serie ultraventiquenni e varate a partire dal 1967– è un contesto vasto e in continua via d’espansione, composto da scafi di ogni foggia e dimensione e, forse, non così facilmente “navigabile” come spesso si vorrebbe. In luce di questo, oltre alla sezione sulle Vostre Classic Boat e al nuovo Classic Boat Club, abbiamo creato una serie di articoli, mirata, cantiere per cantiere, o destinazione d’uso per destinazione d’uso, a esplorare alcuni scafi d’eccezione, progetti fondamentali per l’evoluzione della nautica. Sull’onda dei 30 articoli precedenti, è ora il turno di 5 barche d’eccezione, selezionate tra un pool di scafi che, vuoi per colpo di genio, vuoi per beata ispirazione, sono perfette tanto come weekender, quanto per partire e circumnavigare il Globo. L’unico criterio oltre alla qualità progettuale e costruttiva? Il limite (arbitrario) di 15 metri fuori tutto, perché non sono solo le ‘ammiraglie’ a saperci portare ovunque. Ecco, quindi, 5 barche “compatte” ma perfette per girare il mondo. 

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5 barche compatte perfette per il weekend, ma anche per girare il mondo (9 – 15 metri)

Girare il mondo a vela può essere un sogno per tanti. Avere anche la barca adatta per farlo, però, sembra molto meno semplice. Spesso, infatti, si pensa ai grandi scafi, alle ammiraglie, ai 50+ e 60+ piedi come gli scafi più idonei. Un po’ vuoi perché più comodi, un po’ perché più veloci, un po’, chi sa, per suggestione forse. Fortunatamente, però, non è così. Senza dover pensare per forza ai piccoli mini o agli attrezzatissimi Rustler delle solitarie intorno al mondo, in realtà ci sono un sacco di scafi, anche nel range 9-15 metri, che possono portarci ovunque. Basta attrezzarli a dovere e avere buon senso. In questo articolo, ne abbiamo selezionati 5, una selezione difficile che lascia fuori tantissimi scafi, non per questo, però, meno meritevoli. Alcune scelte, forse, saranno scontate, altre, magari, vi sorprenderanno, ma vedrete, ci sono buone ragioni dietro.

Un Dufour 35, Tupaia, circondato dai ghiacci nella Terra del Fuoco (Patagonia Cilena) (immagine di @lthiault)

HALLBERG RASSY 312

specifiche: Hallberg Rassy; 9.42 x 3.08 m; 1979; Olle Enderlein & Christoph Rassy

Prodotto in ben 690 esemplari (in appena 15 anni), l’Hallberg Rassy 312 è forse il modello più di successo di tutta la produzione HR. Piccolo, solido e marino come pochi scafi nel suo range, è letteralmente un capolavoro, risultando, non per niente, tra i più ambiti bluewater nonostante la taglia. Merito, oltre alla qualità costruttiva e ai capienti volumi, va dato alle linee d’acqua, non slanciate, ma potenti e capaci di conferire eccezionale stabilità di rotta al complesso, dando vita ad un natante che, virtualmente, sa portare ovunque. In questo caso, è la scelta compatta, la via in miniatura al globe-trotting a vela. E, del resto, è pur sempre un Hallberg Rassy, bluewater per antonomasia. Probabilmente, lo starter-pack ‘compatto’ del cantiere.

Classic Boat
Hallberg Rassy 312

DUFOUR 35

specifiche: Dufour; 10.75 x 3.54 m; 1971; Michel Dufour

Lo scafo che, forse, più sorprende in questa lista. Ma ci sono valide ragioni. Progettato dal brillante e pionieristico Michel Dufour, il Dufour 35 è un piccolo grande capolavoro degli anni settanta, prodotto, infatti, in oltre 450 esemplari. Probabilmente non è neanche lo scafo più bello firmato dal maestro francese, ma è sicuramente tra i più marini e versatili ad aver lasciato il cantiere. Concepito per navigare in oceano, forte di linee pulite e slanci, a loro modo, importanti, questo 10,7 metri è infatti uno scafo capace di affrontare mari a dir poco impegnati, forte di un baglio a dir poco abbondante e di volumi estremamente generosi, capaci di offrire sempre un luogo sicuro, un appiglio vicino. Docile al timone e protetto in pozzetto, è uno scafo che sa il fatto suo, validissimo sia per il day sailing, sia per affrontare gli oceani del mondo, anche short-handed. La conferma? Guardate la foto sotto. C’è un Dufour 35 che, partito dalla Francia, è ora in Cile, passando per il Canale di Beagle, appena a sud dello Stretto di Magellano, qualche miglio a nord di Capo Horn… a bordo, due giovani francesi che esplorano il mondo (@lthiault)… è non è il primo 35 a farlo…

Tupaia, il Dufour 35 di @lthiault, nel Canale di Beagle – Immagini di @lthiault

MARAMU 46

specifiche: Amel; 13.8 x 3.99 m; 1978; Henry Amel & J. Carteau

Con il Maramu 46 si sale di dimensioni. Con i suoi 13.80 metri fuori tutto, infatti, venne progettato da Amel e Carteau per essere uno scafo versatilissimo, con tutte le caratteristiche del miglior bluewater, affidabile e facilmente gestibile, ma relativamente compatto. La ricetta complessiva è vincente, facendo di questo 46 piedi uno dei grandi classici del cantiere Amel. Semplice da condurre short-handed, confortevole e pronta a navigare in qualsiasi condizione, venne costruito in ben 288 unità, che non sono poche per genere o dimensione. Non per niente, ispirerà il Super Maramu del 1989, il grande bluewater del brand.

Maramu 46

OVNI 455 (CC)

specifiche: Alubat; 14.61 x 4.39 m; 2000; Philippe Briand Entriamo nel nuovo millennio e troviamo, finalmente, anche uno scafo in alluminio. E certamente non è uno scafo qualunque. Se nel 1994, infatti, Alubat lanciava il suo Ovni 455, un cutter in alluminio, a spigolo e con deriva basculante, ricavandone un enorme successo, nel 2000 decide di fare il bis. Nuovamente Briand dietro la firma, che rimettere così mano al vincente progetto di 6 anni prima, dando vita, questa volta, alla versione a pozzetto centrale, marina come la precedente, ma impostata per essere ancora più “asciutta”. Nasce l’Ovni 455 CC, variante che consacra il modello tra i più grandi scafi d’altura. In ambedue le versioni, rimarrà in produzione fino al 2007… Marino come pochi.

Ovni 455 CC

NAJAD 490

specifiche: Najad; 15 x 4.5 m; 1997; Judel & Vrolijk Siamo sul limite della taglia posta, 15 metri, e a chiudere questo breve elenco compare lo scafo di un’altra scandinava dedita all’offshore: Najad. Infatti, era il 1997 quando questa presentava il suo nuovo bluewater, il 49 piedi Najad 490.  Un passo oltre, una milestone. Il concetto fu semplice e semplice rimane. Una ricetta facile ma di successo: con il 490 ci si confronta con un cruiser comodo e sicuro, progettato per andare ovunque e, nello specifico, pensato appositamente per le lunghe traversate. Tutte promesse mantenute dall’accoppiata firmataria del progetto; Judel & Vorlijk – Eric Segerlind. In poche parole, una barca che, davvero, sa il fatto suo.

Najad 490

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