La Ferrari (volante) a vela è quasi realtà: parola di John Elkann
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«Enzo Ferrari era sempre alla ricerca della prossima sfida, proprio come noi oggi», a dirlo è John Elkann, Presidente di Ferrari, all’assemblea annuale degli azionisti, dove ha anticipato l’ormai imminente ingresso anche nel mondo della vela. Manca poco, ormai questione di settimane, e verrà svelata la Ferrari a vela, che avrà come skipper Giovanni Soldini, e che partirà alla caccia di alcuni dei più importanti record di navigazione intorno al mondo.
«Ci stiamo preparando a entrare nel mondo della vela: la ricerca delle massime prestazioni in mare ci offrirà nuove opportunità di innovazione in termini di tecnologia, prestazioni e sostenibilità, e siamo certi che le nostre conoscenze ispireranno le nostre future auto da corsa e sportive» ha confermato Elkann.
Il progetto Ferrari, rimasto segretissimo per oltre un anno, è ormai prossimo a entrare nella sua fase finale. La barca è in costruzione, nella zona di Pisa, e da quello che sappiamo vedrà l’acqua nel 2026. Se sul fronte della F1, nonostante l’arrivo di Lewis Hamilton, non è certo l’inizio di stagione da sogno che si immaginavano i tifosi della Rossa. Adesso però il Cavallino, che contemporaneamente si prepara entro fine anno a presentare la prima Ferrari 100% elettrica, si apre anche a nuovi orizzonti. John Elkann e Giovanni Soldini è ormai un sodalizio di lunga data, nato con i record di Maserati.
Cosa sappiamo della Ferrari a vela
Intanto che cosa ne sappiamo, ad oggi di questo oggetto meraviglioso? Ve lo sveliamo in dieci punti. Scoprirete quali sono le menti che sono dietro al progetto, che tipo di barca sarà e quanto andrà veloce, quanto costa, dove sta nascendo, quando la vedremo in acqua, chi potrebbe essere a bordo…
1. Chi è il progettista? Guillaume Verdier
Sul progettista ci siamo già espressi. E’ il francese Guillame Verdier. Innanzitutto conosce bene Soldini, è lui che ha seguito l’implementazione volante con foil del trimarano Multi 70 Maserati con cui ha appena terminato l’esperienza Soldini.
Ma Verdier è anche nel team progettuale del monoscafo volante Team New Zealand che ha vinto la penultima edizione della Coppa America. E’ lui il guru delle grandi barche volanti e della vela oceanica superveloce. Per fare un paragone con il mondo della Formula 1, Guillaume Verdier è considerato l’“Adrian Newey” della vela. Qui lo avevamo intervistato, leggete per capire la caratura del personaggio…
2. Obiettivo: il giro del mondo più veloce del mondo
In questi ultimi anni Giovanni Soldini si è specializzato nel cercare di infrangere i record delle principali regate/imprese del mondo. Gliene manca uno, il più prestigioso, il Trofeo Jules Verne. Questa sfida non è altro che il premio per chi circumnaviga il mondo a vela più velocemente.
Nessuna regola o restrizione, né di barca né di equipaggio. Solo 21.600 miglia da percorrere a razzo. Qui vi abbiamo raccontato la storia di questa regata mitica, che ha visto correre i più grandi velisti della storia e che sarà il culmine della campagna di Ferrari e Soldini.
3. Sarà un monoscafo volante
Sulla lunghezza della barca ci sono pochi dubbi. Sarà intorno ai 100 piedi (30,48 m) e sarà un monoscafo full foiling, cioè in grado di navigare completamente sollevato dall’acqua, come possiamo capire dai pochi fotogrammi del video promo lanciato da Ferrari.
Soldini stesso ha parlato di un “monomarano” ad altissimo contenuto tecnologico. Gli esempi sulle grandi dimensioni ci sono già: gli AC75 della Coppa America, il monoscafo volante d’altura FlyingNikka. Ma a 100 piedi non si era ancora arrivati. C’è il Baltic 111 che però non è full foiling. Sarà molto interessante vedere come il progetto coniugherà velocità e sicurezza perché c’è già chi dice: “Ce lo vedi un 100 piedi full foiling a doppiare Capo Horn?”.
4. Il colore? Rosso Ferrari. E la vedremo in acqua nel 2026
Sul colore del super “monomarano” volante non ci sono dubbi. Rosso. Anzi, rosso Ferrari. Resta da capire se sarà tutto rosso o se avrà solo delle parti colorate. La barca sarà in acqua non prima della prima metà del 2026
5. Le aziende italiane che aiuteranno Soldini
Ci saranno sicuramente tante aziende ed eccellenze del Made in Italy a bordo della barca di Soldini. Scommettiamo sicuramente su Cariboni per quanto riguarda tutta la movimentazione idraulica e oleodinamica (bracci dei foil, etc).
Anche l’attrezzatura di coperta sarà fornita da un’azienda italiana.
6. La barca è costruita in Toscana
La nuova barca di Soldini, secondo indiscrezioni, sta nascendo in un capannone “segreto” a Tombolo, la tenuta più a sud del Parco di Migliarino – San Rossore – Massaciuccoli, attraversata dal Canale dei Navicelli, in provincia di Pisa.
7. Quanto andrà veloce? Almeno 50 nodi!
Quanto andrà veloce la nuova barca di Soldini? Tanto. Proviamo a giocare un po’.
Se, come sembra, il progetto avrà l’obiettivo di battere il record al giro del mondo (Trofeo Jules Verne) che ad oggi è quello stabilito dal trimarano IDEC Sport di Francis Joyon (40 giorni, 23 ore, 30 minuti e 30 secondi) a 26,90 nodi di media, con punte tra i 38 e i 44 nodi, la Ferrari di Soldini dovrà andare più veloce: 50, 55 nodi di punta?
8. Quanto costa la superbarca di Soldini? Almeno 20 milioni
Quanto costerà la nuova superbarca di Giovanni Soldini? Difficile prevederlo, ma molte fonti hanno parlato di un investimento da parte di Ferrari di 20 milioni di euro nel progetto. A questi andranno aggiunti tutti i costi “assorbiti” dalle partnership tecniche…
9. Chi sarà a bordo con Soldini?
Se l’obiettivo della “Ferrari degli oceani” è quello di andare il più veloce possibile, è evidente che Giovanni Soldini non sarà a bordo da solo ma dovrà contare su un “commando” di uomini fidati. Ci viene in mente il suo “delfino” Ambrogio Beccaria, attualmente uno dei più forti velisti oceanici del mondo, che ha già navigato con Giovanni e a cui deve moltissimo, per sua stessa ammissione.
Ambrogio però è molto impegnato con il suo progetto Imoca 60 e difficilmente lo vedremo operativo e con continuità anche sulla nuova Ferrari. Ci sarà sicuramente il nucleo storico che ha già navigato su Maserati negli ultimi anni, prima con il VO65 e poi con il Multi. Attenzione poi a un nome, Alberto Riva: è libero da progetti sportivi a lungo termine, e soprattutto è un genio dell’elettronica nonché Ingegnere, quindi in grado di offrire competenze fondamentali su una barca la cui gestione sarà estremamente complessa.
10. Navigherà a impatto zero
Giovanni Soldini è abbottonatissimo, ma qualcosa su che innovazioni avrà la barca, geometrie dello scafo a parte, lo ha detto. Si tratterà di un progetto all’avanguardia dal punto di vista tecnologico ed energetico e vedremo a bordo sistemi non propri del mondo della vela. Obiettivo: la minimizzazione dei consumi oltre che l’autonomia energetica, molto difficile da raggiungere su barche di grandi dimensioni.
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4 commenti su “La Ferrari (volante) a vela è quasi realtà: parola di John Elkann”
siamo sempre i primi e speriamo di essere i migliori
Soldini ce la metterà tutta.
La vela e il mare dovrebbero entrare anche nelle scuole ed essere incentivati anche per i giovani studenti che abitano lontano dal mare. E’ importante però che le scuole promuovano anche il nuoto in tal modo renderebbero più semplice ai giovani la passione per il mare. Secondo me potrebbero aiutare i giovani a restare lontani dalla droga e da tante cose pericolose.
ma perchè invece di continuare con queste putt…..te dei record non fanno qualcosa di serio (vedi Vendee Globe)??
talento sprecato!!!
Tutto chiaro e anche bello, ma la sostenibilità non viene solo da pannelli solari o acqua di mare resa potabile, deve arrivare anche dal contenimento dei costi, e sinceramente 20 milioni di euro sono una cifra che utilizzata in altro modo, farebbe morire di fame meno persone, oppure ci sarebbero più persone curate medicalmente….alcuni sport credo che abbiano superato il segno della decenza in merito alle spese.