TECNICA La checklist definitiva per prepararsi al maltempo
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Le checklist pre partenza fanno parte dello Yacht Safety Management System, il protocollo per la sicurezza delle imbarcazioni a vela e motore, inventato da Andrea Lodolo, per aumentare la sicurezza di tutti i diportisti. Nelle puntate precedenti abbiamo visto in cosa consiste lo YSMS nell’articolo Sicurissimi con lo Yacht Safety Management System, e esplorato la checklist pre partenza per partire sempre sicuri, e la checklist definitiva prima di arrivare in porto e quella in navigazione. Oggi continuiamo con i consigli del navigatore oceanico Andrea Lodolo, presentando la sua traccia da seguire per costruire la propria checklist all’arrivo del maltempo.
LE CHECKLIST ALL’ARRIVO DEL MALTEMPO
Lo Yacht Safety management System dedica un intero capitolo al maltempo, sottolineando un approccio di sicurezza basato sulla consapevolezza, sulla preparazione su azioni concrete e sulla prudenza. Andrea Lodolo, navigatore oceanico in preparazione per la Golden Globe Race 2026, ci presenta i suoi consigli e considerazioni che lo hanno portato a definire le azioni e la checklist in arrivo della perturbazione.
LA PERCEZIONE DEL MALTEMPO E’ SOGGETTIVO IN BASE ALLA PREPARAZIONE
Ogni diportista dovrebbe conoscere quali sono le condizioni meteo marine per cui la propria barca e il proprio equipaggio non sono in zona di comfort. La scala Beaufort da sola non ha significato, va combinata con l’esperienza.
Per esempio, chi è allenato a navigare in mediterraneo d’estate, se andasse in Norvegia d’inverno, si troverebbe in grande difficoltà soggettive rispetto a condizioni che un navigatore nordico riterrebbe favorevole.
LE VARIAZIONI DELLE CONDIZIONI
Non bisogna poi focalizzarsi su tempo buono o cattivo, ma piuttosto sulla variazione delle condizioni meteo, perché ad ogni condizione corrisponde un diverso assetto di barca ed equipaggio.
E’ dunque la variazione di assetto in funzione del meteo quella per cui dobbiamo davvero prepararci.
USCIAMO SOLO CON CONDIZIONI FAVOREVOLI
La prima fase per aumentare la sicurezza in caso di previsioni meteo avverse, proposte dallo Yacht Safety Management System, è la pianificazione della navigazione, cercando la stagione giusta con le condizioni migliori rispetto a dove vogliamo andare.
In ambito diportistico la vela è un piacere, e deve restare tale, per cui, si consiglia di non dipendere da date a calendario senza flessibilità, e navigare solo in periodi favorevoli, evitando sempre di trovarsi nella tempesta.
PIANIFICAZIONE PER BREVI TRAVERSATE
Per brevi traversate e navigazioni costiere, si cerca nelle previsioni meteo una finestra temporale con venti favorevoli per la propria barca, considerando che per una barca che naviga bene di bolina, potrebbe essere più favorevole un vento rispetto a una che viaggia meglio al lasco.
PIANIFICAZIONE OCEANICA
Per chi fa navigazioni a lungo raggio il libro di riferimento è Ocean Passage for the World di Jimmy Cornell, nella sua edizione aggiornata del 2023, coadiuvato da cartografia e previsioni meteonfruibili nel corso della nsvigazione.
La maggior parte delle pilot chart, sono basate su dati statistici storici, e considerando la variazione di climatologia degli ultimi anni occorre usarle con beneficio di inventario.
DUE GRADI IN PIÙ DELLA SCALA BEAUFORT
Se è previsto un rinforzo da forza tre a forza cinque, noi dobbiamo essere pronti per un forza sette. Se è previsto forza otto, dobbiamo essere pronti per per un uragano. La logica dello Yacht Safety Management System, è di considerare sempre due gradi in più della scala Beaufort rispetto a quello previsto. Se accettiamo questo, allora abbiamo già una grandissima discriminante tra andare in mare e restare in porto, che ci mette in sicurezza.
RIDURRE LE VELE E PORTI RIFUGIO
“Ridurre prima non mi stancherò mai di dirlo, ridurre prima le vele” sottolinea Andrea Lodolo. Anche 120 minuti prima dell’evento, anche se perdiamo velocità, se c’è l’ipotesi previsionale che possano arrivare 30 nodi o un groppo, dobbiamo ridurre velocemente le vele, terzarolando la randa, rollando i fiocchi o armando la tormentina. La barca deve poi essere il più possibile watertight, che non vuol dire stagna, ma non devono esserci infiltrazioni, tutto a bordo deve essere rizzato, ogni stipetto ben chiuso. Individuo le vie di fuga e i porti o rifugi limitrofi, così come i punti pericolosi che potrebbero essere invisibili in caso di scarsa visibilità.
EQUIPAGGIO IN QUADRATO, NON IN POZZETTO
Tenere tutto l’equipaggio in pozzetto con il maltempo, non è utile,ma rischia solo di far infreddolire e stancare l’equipaggio. Chi non ha un ruolo specifico o non è esperto, deve rimanere sottocoperta e rimanere fermo, vestito con cerata e giubbetto, avendo assunto la pastiglia per il mal di mare, con snack e l’acqua a portata. Si evitano così gli infortuni da cadute per movimenti a bordo non necessari, non si aprono stipetti e non si va in bagno. Andrea Lodolo indossa anche il casco.
ONDE E AUTOPILOTA
Durante la depressione, le onde devono sempre essere nei quarti di poppa o di prua, mai al traverso. Salvo le navigazioni costiere in cui si resta in pozzetto per osservare distanza dalla costa o da boe e pericoli, in navigazioni d’altura, si imposta l’autopilota in modo da tenere l’angolo giusto rispetto alle onde, anche il timoniere monitora la situazione da sottocoperta.
L’utilizzo dell’ancora galleggiante è controverso e molto complicato, si preferisce far correre la barca veloce.
QUANDO FINISCE IL MALTEMPO?
Quando il brutto tempo è passato, dobbiamo considerare che può anche tornare, anche più violento del primo passaggio. Passato un groppo potrebbe essercene un altro, quindi noi dobbiamo stare con barca ed equipaggio in assetto di meteo avverso, finché non arriva l’alta pressione. Le condizioni devono essere stabili per tornare alla normalità.
LA CHECKLIST ALL’ARRIVO DEL MALTEMPO
A corredo di questi consigli, come sempre, presentiamo la checklist al peggioramento delle condizioni meteo, suggerita da Andre Lodolo, una traccia personalizzabile come tutte le checklist dello Yacht Safety Management System.
LA CONFUSIONE TRA DOTAZIONI SICUREZZA E DI EMERGENZA
C’è confusione in ambito diportistico tra dotazioni di emergenza, usate per l’abbandono nave, e dotazioni di sicurezza che si usano regolarmente in navigazione. Ecco la precisazione di Andrea Lodolo:
DOTAZIONI DI EMERGENZA: LIFERAFT, COMM, E GRAB
Tre borse in caso di emergenza: la LIFERAFT, zattera di salvataggio, che deve esser pronta al lancio dal pozzetto, la COMM bag con tutto quello che serve per segnalare e comunicare (GPS, un telefono satellitare, le EPIRB…) e la GRAB bag con tutto quello che serve per sopravvivere. , quindi dagli indumenti, riserva di acqua dolce (la Golden Globe race prevede 15 litri d’acqua), il cibo, i medicinali, i passaporti, i documenti.
LE DOTAZIONI DI SICUREZZA: PER NAVIGARE
Sono quelle attrezzature che mi servono per navigare, che sono pronte all’uso, non devo andarle a cercare in gavoni e stipetti, e tutto l’equipaggio deve averle accessibili, perché in caso di maltempo è pericoloso mettersi ad aprire stipetti o cercare materiale. Parliamo dunque di kit di pronto soccorso, cerata, guanti ai cappelli, ginocchiere, il casco, la maniglia del winch di ricambio, gli snack per mangiare.
Checklist al peggioramento condizioni meteo
4 ore prima dell’arrivo della perturbazione
- – Verificare che tutti gli armadietti e il materiale sotto coperta sia stivato ed assicurato
- – chiudere le prese a mare (escluso motore)
- – avviare il motore e ricaricare le batterie
- – aggiornare il diario di bordo
- – aggiornare punto nave e rotta
- – Mangiare ed idratarsi
- – Equipaggiare tutto l’equipaggio con giubbotti e cerate
- – ridurre il piano velico
- – aggiornare le previsioni meteo
- – fissare il punto nave
- – accedere le luci di navigazione
- – riposare
- – osservare periodicamente : Barometro Cielo vento e mare (annotare I valori)
- – assumere pastiglia contro il mal di mare
- – preparare thermos bevande calde
- – preparare snacks
- – VerificAre che la zattera sia facilmente raggiungibile (meglio in pozzetto)
- – verificare che Grab Bag e Coms Bag siano accessibili
Durante la perturbazione
- – Assicurarsi che l’imbarcazione sia posizionata correttamente rispetto al moto ondoso
- Verificare il corretto funzionamento del pilota
- Verificare il livello di carica delle batterie
- Verificare il livello delle sentine
- Periodicamente verificare stato coperta ed interni
- scherzare con l’equipaggio
- aggiornare previsioni e punto nave ogni 2h
- annotare eventuali danni e/o rotture
- Attendere poi condizioni stabili, prima di dichiarare terminata la condizione di maltempo.
CHI E’ ANDREA LODOLO
Andrea Lodolo, nella foto sotto a bordo della sua barca BIBI, velista solitario, dalla sua formazione di tre anni di cadet-ship alla Warshaw Maritime Academy e dal lavoro sulle navi della marina mercantile Britannica, ha ideato lo Yacht Safety Management System o YSMS, che implementa un protocollo di sicurezza per il diporto ispirandosi allo standard “ISM Code” obbligatorio su tutte le navi sopra le 500GT a livello internazionale. È uno dei partecipanti alla Golden Globe Race 2026.
Nelle puntate precedenti
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