USATO Classic Boat. Cinque piccole-grandi icone mediterranee (da 7 a 9 m)

IL REGALO PERFETTO!

Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.

L’Arlecchino, uno dei grandi scafi firmati dai Cantieri Sartini

Il panorama relativo le Classic Boat –ovvero le barche di serie ultraventiquenni e varate a partire dal 1967– è un contesto vasto e in continua via d’espansione, composto da scafi di ogni foggia e dimensione e, forse, non così facilmente “navigabile” come spesso si vorrebbe. In luce di questo, oltre le nostre sezioni sulle Classic Boat Storiche e sulle Vostre Classic Boatabbiamo creato una serie di articoli, mirata, cantiere per cantiere, o icone per icone, a esplorare 5 scafi d’eccezione, progetti fondamentali per l’evoluzione della nautica, o di un “marchio” specifico. Sull’onda degli oltre 25 articoli precedenti (che trovate in fondo a questo), è ora il turno di 5 barche fuori dal coro dei grandi cantieri, ma non di meno importantissime. Sono 5 piccole chicche, natanti stupendi che hanno segnato le esperienze di tantissimi, così come, a loro modo, la storia della vela e dei suoi protagonisti. Ecco, quindi, 5 piccoli capolavori mediterranei, 5 barche d’eccezione che hanno plasmato la vela nostrana come poche altre. Oggi, occasioni ideali per brevi uscite o, perchè no, per chi vuole avvicinarsi al mondo dell’altura.

  • Cercate una Classic Boat? Volete venderne una? Usate il nostro Mercatino dell’Usato! È il luogo ideale per tutti coloro alla ricerca di una Classic Boat da acquistare, oltre che la piattaforma perfetta per coloro che hanno desiderio o necessità di vendere la loro chicca d’epoca. E, usarlo, è semplicissimo!

5 piccoli capolavori della vela mediterranea, da 7.4 a 9.2 metri

Le firme di questi piccoli gioielli la dicono già lunga: Sciomachen; Fontana, Maletto e Navone; e Jean Marie Finot. Ma i nomi di queste barche sono ancor più iconici, non più modelli numerati, ma scafi il cui nome ha già una sua anima, evocativa fin da subito. Sono piccoli gioielli, sfuggiti, oggi, al tram tram dei ‘grandi’, ma radicati nella memoria velica mediterranea come pochi.

Pierrot

ARLECCHINO

specifiche: Sartini; 7.48 x 2.50 m; 1972; Sciomachen

Iconico già nel nome, l’Arlecchino fu un piccolo capolavoro firmato dal Cantiere Sartini. Siamo a inizio anni ‘70 quando Sciomachen ne concepisce il progetto, dando vita ad un  piccolo Quarter Tonner destinato alla ribalta. Nel 1971, con Cino Ricci al timone, guadagna un secondo piazzamento alla Quarter Ton Cup de La Rochelle, e Sartini coglie la palla al balzo. Adattata alla crociera, la sua declinazione di serie spopolerà nel mediterraneo, veloce, facile e comoda il giusto. Una piccola ma splendida barca.

Classic Boat
L’Arlecchino, un esempio brillante di Classic Boat, un cult degli anni ‘70

RIVETTO

specifiche: Errepidi; 7.52 x 2.50 m; 1978;  Fontana, Maletto e Navone

Capolavoro dei progettisti lombardi Fontana-Maletto-Navone, archistar degli anni ‘70/80, il Rivetto è un’altro piccolo cult del Mediterraneo. Il prototipo, Wahoo, vinse la Mini Ton Cup del 1978, stupendo per prestazioni e progetto innovativo. Fu così prodotta la versione di serie in decine di esemplari. In soli 7 metri c’era un sacco di spazio dentro e fuori. Piccolo scafo, ma geniale.

Errepiddi

PASSATORE

specifiche: Sartini; 8.55 x 3.05 m; 1971; Jean Marie Finot

Con il Passatore ci si confronta con un progetto che ha fatto la storia della vela italiana. Realizzato in legno compensato incrociato incollato, venne prodotto in oltre 136 esemplari dal 1971 al 1982, dando vita ad una leggenda. Noto per la sua enorme poppa di Finot larghissima per l’epoca, si rivelò ottima in regata e amatissima dal pubblico crocierista, il quale, per gli standard dell’epoca, trovava volumi adeguati anche alla crociera. Fu in breve il banco di scuola per tanti velisti, tra cui, di nuovo, Cino Ricci.

Passatore

BALANZONE

specifiche: Intercarene; 9 x 3.07 m; 1977; Sciomachen

Prodotto per oltre 10 anni, è la via italiana, perfetta, alla classe half tonner IOR. Progettata dagli estrosi fratelli bolognesi Franco ed Ernesto Sciomachen, fu così ‘pop’ che il cantiere stesso venne costruito intorno a lei, anziché viceversa. Abitabile, risultò perfetta per la piccola crociera, senza però mai ritrarsi dalla regata, e tante se ne vedono ancora. Barca eterna.

Balanzone

PIERROT

specifiche: Mariver; 9.2 x 3.00 m; 1973; Sciomachen

Prodotto in circa 50 esemplari, fu una delle migliori barche progettate dai fratelli Sciomachen, anche lei chiamata, come da tradizione, il nome di una delle maschere della commedia dell’arte (vedi l’Arlecchino, o il Balanzone). Prodotto in due versioni, un primo, con la poppa corta e, un secondo, con la poppa allungata, fu un Half Tonner apprezzatissimo e, tutt’oggi, da non sottovalutare.

Pierrot

Non perderti gli articoli precedenti:

USATO Classic Boat. Cinque barche svedesi da non sottovalutare (9-14 m)

 

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla nostra Newsletter

Ti facciamo un regalo

La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!

Una volta cliccato sul tasto qui sotto controlla la tua casella mail

Privacy*


In evidenza

Può interessarti anche

Torna in alto