Jean Marie Finot: 10 Classic Boat per ricordare il maestro di Francia
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Jean Marie Finot ci ha lasciato, uno dei più grandi architetti navali che abbiano mai progettato uno scafo. Pioniere e firma d’eccellenza, Finot è stato un vero e proprio scultore della nautica, partecipando a pieno titolo nel renderla così come la conosciamo oggi. Attivo sin dai primi anni ‘70, ci ha regalato infatti scafi indimenticabili e, in questa nostra rubrica dedicata alle ‘Classic Boat’, non possiamo che ricordarlo in proposito. Ecco 10 scafi memorabili (di serie), firmati dal grandissimo Jean Marie Finot.
Jean Marie Finot: 10 Classic Boat per ricordare il maestro di Francia
Da quel primo Ecume de Mer –concepito sotto l’ala di un’altro grande maestro, Harlè– ed il successivo Comet 910, Finot è poi andato avanti firmando alcune tra le barche più importanti della seconda metà del ‘900, proseguendo poi in questo secolo. Tra le eccezionali, anche tantissime Classic di serie. Eccone 10 per ricordare il Maestro.
Addio Jean Marie Finot, se ne è andato il guru che ha rivoluzionato la vela moderna
ECUME DE MER
specifiche: Mallard; 7.87 x 2.67 m; 1968; Jean Marie Finot
Giovanissimo, finot è apprendista sotto Harlè quando realizza l’Ecume de Mer, un prototipo di Quarter Tonner in alluminio, realizzato da Royal Huisman per Finot in persona. Il cantiere Mallard comprenderà subito la bontà del progetto, ottenendo di produrlo in serie in vetroresina. Dal ‘68 all’80 ne produrrà ben 1385 esemplari. Numeri eclatanti e due Quarter Ton Cup vinte, nel 1970 e ‘72. Esordio eccezionale.
COMET 910
specifiche: Comar; 9.1 x 3.06 m; 1971; Jean Marie Finot + Van De Stadt
La costruzione in serie in vetroresina è ancora ai suoi albori quando, a Forlì, Comar (Sipla) si rivolge a Finot tramite Cino Ricci. Nasce, da questo input, un’accoppiata eclatante, Finot e dell’olandese Van De Stadt, da cui nascerà un piccolo eccezionale scafo, l’italiano Comet 910. Un successo incredibile, 490 barche varate che ne fanno un’icona della vela.
PASSATORE
specifiche: Sartini; 8.55 x 3.05 m; 1971; Jean Marie Finot
Con il Passatore ci si confronta con un progetto che ha fatto la storia della vela italiana. Realizzato in legno compensato incrociato incollato, venne prodotto in oltre 136 esemplari dal 1971 al 1982, dando vita ad una leggenda. Noto per la sua enorme poppa, capolavoro di Finot e larghissima per l’epoca, si rivelò ottima in regata e amatissima dal pubblico crocierista, il quale, per gli standard dell’epoca, trovava volumi adeguati anche alla crociera. Fu in breve il banco di scuola per tanti velisti, tra cui, di nuovo, Cino Ricci.
GRAND SOLEIL 34
specifiche: Cantiere del Pardo; 10.18 x 3.44 m; 1972; Jean Marie Finot
Jean Marie Finot è ormai più che un astro nascente e, in Italia, una piccola rivoluzione sta portando un nuovo cantiere sul mercato. Sarà il Cantiere del Pardo. Per il nascente colosso, però, serve uno scafo d’eccezione per imporsi sul mercato e, Finot, porta la soluzione. È il Grand Soleil 34, barca totalmente fuori dagli schemi dell’epoca, con tuga corta e poppa enorme: un grandissimo successo, ben 300 esemplari e una produzione longeva 11 anni. Cult.
COMET 11
specifiche: Comar; 10.8 x 3.60 m; 1977; Jean Marie Finot
Nel 1977 Comar farà una scommessa gigante. A giocare le carte, la mano iconoclasta di Finot. Dal binomio nascerà così uno scafo senza precedenti, qualcosa di mai visto nel mondo delle barche da crociera. È il Comet 11. Verrà venduto in un numero di esemplari impressionante: 187 scafi. Ai puristi d’epoca non andrà mai a genio, ma fu sicuramente un punto di riferimento originale per il design della vela mondiale.
FIRST CLASS 12
specifiche: Beneteau; 11.99 x 3.80 m; 1985; Jean Marie Finot
“Non tutti competono nell’Admiral’s Cup, ma molti sognano di farlo” – questo lo statement con cui Beneteau lanciò il First Class 12, il suo IOR 40’, capolavoro di Finot. Tre scafi speciali parteciparono all’Admiral’s nell’87, rendendo la barca un must tra i regatanti del tempo.
COMET 460
specifiche: Comar; 14.2 x 3.80 m; 1987; Jean Marie Finot
Seconda metà degli anni ‘80, di nuovo Comar. Nasce il Comet 460, altro clamoroso successo firmato Finot. 120 esemplari. La ricetta fu semplice: prima ancora dell’entrata in produzione lo scafo venne commissionato in un numero tale di esemplari da coprire l’intera capacità produttiva. Il risultato? Una barca che seppe essere una perfetta sintesi del delicato equilibrio tra serie e qualità. In poche parole, uno scafo veloce, comodo e, soprattutto, qualitativamente impeccabile.
GRAND SOLEIL 38
specifiche: Cantiere del Pardo; 11.89 x 3.74 m; 1990; Jean Marie Finot + Pascal Conq
Nato nel 1990, rimarrà per tutto il decennio uno degli scafi più apprezzati tra quelli che lasciano il cantiere. È il Grand Soleil 38, progettato dal binomio Finot-Conq. Sloop dalle linee eleganti e dal buon passo in ogni andatura, è una barca razionale, forte anche di un pozzetto molto ospitale e di manovre più che ben disposte. La qualità, neanche a dirlo, è al top; sia sopra che sotto coperta. Un classico tra i Grand Soleil di fine secolo.
FIGARO SOLO
specifiche: Cantiere del Pardo; 11.89 x 3.74 m; 1990; Jean Marie Finot + Berret
Sviluppato in collaborazione tra il Groupe Finot e Berret per la regata Solitaire du Figaro, il Figaro Solo fu una piccola rivoluzione, apprezzatissimo fin dall’inizio. Fin dalla sua prima versione fu caratterizzato da una velatura potente su armo frazionato con sartie volanti, risultando in uno scafo veloce, forte di un sandwich in schiuma sintetica con controstampo strutturale e distribuzione efficiente dei pesi.
FIRST 31.7
specifiche: Cantiere del Pardo; 9.61 x 3.23 m; 1998; Jean Marie Finot + Pascal Conq
Erede del First 310 e del Figaro – dei quali specchia le linee d’acqua, il bulbo di deriva e l’ampia superficie bagnata poppiera – il First 31.7 fu parte del restyling di gamma avvenuto a fine anni ‘90 in casa Beneteau. Co-firmata da Finot, si tratta di una barca che non disdegna la crociera, cabinata e spaziosa per 4, ma fortissima di un’indole corsaiola come poche, e il layout di coperta ben lo dimostra. Tutt’oggi diffusissima e apprezzatissima.
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