Guida al rigging perfetto per la vostra barca: i consigli degli esperti

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Il Cookson 50 Kuka 3 di Franco Niggeler, protagonista allโ€™ultima Middle Sea Race, รจ armato con running rigging Gottifredi Maffioli.

Nel mondo della vela ad alte prestazioni, ogni dettaglio puรฒ fare la differenza tra una vittoria e una sconfitta. I materiali, i dimensionamenti e la coerenza dellโ€™intero sistema sono elementi fondamentali per garantire prestazioni elevate e affidabilitร  in regata. E nel mondo della crociera, dove la sicurezza รจ importante almeno quanto la comoditร , la musica non cambia.

Lโ€™evoluzione del rigging:
cosa ci insegnano le ultime edizioni
di Coppa America e Vendรฉe Globe

In dialogo a due, Luigi Maffioli, Direttore Tecnico di Gottifredi Maffioli (e uno dei volti piรน amati nel nostro Processo al Vendรฉe Globe), storico brand italiano considerato un’eccellenza internazionale nel mondo delle cime e del rigging e Raffaele Fredella, membro dello shore team di Luna Rossa Prada Pirelli e rigger responsabile dellโ€™albero nella 37ยฐ edizione di Coppa America; condividono le loro esperienze e ci aiutano a capire come lโ€™evoluzione dei materiali abbia trasformato il modo di progettare e utilizzare il rigging sulle barche piรน competitive del mondo. E come “guidi” e influenzi anche il mondo della crociera.

Gottifredi Maffioli rigging
Luigi Maffioli – a sinistra – con Raffaele Fredella

Rigging, perchรฉ la coerenza nei dimensionamenti รจ cosรฌ importante in una barca a vela?

Nella progettazione di una barca a vela, ogni dettaglio puรฒ fare la differenza, come spiega Luigi Maffioli: โ€œIl ruolo del produttore di cime deve essere considerato all’interno del processo di progettazione della barca. Il tessile deve adattarsi ai carichi degli altri componenti per garantire il miglior equilibrio possibileโ€.

Dallโ€™esperienza di Raffaele Fredella, lo sviluppo di elementi specifici, come per esempio un loop usato come fusibile con un carico di rottura calibrato, puรฒ essere decisivo per evitare di compromettere lโ€™intero sistema. Questo approccio consente di gestire situazioni potenzialmente catastrofiche, dimostrando l’importanza di una progettazione attenta e mirata. La cura nei dettagli deve riguardare tutta lโ€™imbarcazione, non solo le cime.

Molto spesso, infatti, si osserva una mancanza di coerenza nei dimensionamenti; ad esempio, in una barca da crociera, con vele in Dacron e scafo in vetroresina, le drizze e le scotte necessitano di una certa elasticitร . Al contrario, in barche dotate di albero e vele in carbonio, diventa fondamentale optare per materiali piรน rigidi, come il Dyneema.

Dyneema Star Shackles Gottifredi Maffioli

Dyneema SK78 o Dyneema SK99: come scegliere il materiale giusto?

Uno degli errori piรน comuni nella scelta dei materiali รจ la convinzione, che quello piรน rigido sia sempre la scelta migliore. Ad esempio, tra Dyneema SK78 e Dyneema SK99 esiste una differenza del 30% in termini di rigiditร ; a paritร  di diametro, questa scelta puรฒ cambiare radicalmente i carichi di lavoro. Inoltre, il Dyneema SK78 puรฒ essere apprezzato per la sua affidabilitร  in particolari casi piรน stressanti, ad esempio, in presenza di grandi angoli di deflessione.

Sebbene il passaggio da un poliestere a un Dyneema rappresenti un evidente salto di categoria, la differenza tra Dyneema SK78 e SK99 non deve essere sottovalutata. Il problema si presenta quando la selezione viene effettuata senza considerare le implicazioni. Non รจ sufficiente scegliere il materiale con il carico di rottura piรน alto; รจ necessario pensare a come si integrerร  con il resto del sistema.


Come si รจ evoluto il processo di sviluppo delle cime nel tempo?

In passato, la progettazione del rigging era molto piรน empirica, basata su prove sul campo e sensazioni. La calza della cima veniva modificata per ottenere piรน o meno grip, ma tutto dipendeva dallโ€™esperienza dell’equipaggio. Oggi, invece, la situazione รจ diventata molto piรน ingegnerizzata.

Bisogna avere la certezza che i valori di modulo, di resistenza e di efficienza dei materiali siano affidabili e ripetibili. Questa esigenza nasce dal fatto che le barche moderne sono molto piรน sofisticate. In passato, la gestione delle cime avveniva principalmente attraverso i winch, con la sensibilitร  dellโ€™equipaggio a fare la differenza; con l’avvento delle AC75 e della tecnologia foil, quasi tutto รจ ora movimentato da attuatori idraulici e sistemi automatizzati.

โ€œNon abbiamo piรน le scotte tra le mani, non ci sono piรน i winch da girare. Tutto passa attraverso cilindri idraulici collegati al tessile, e qui la precisione diventa obbligatoriaโ€, spiega Raffaele Fredella. Questo nuovo approccio ha portato anche a un cambiamento nella filosofia di sviluppo del prodotto, come spiega Luigi Maffioli: โ€œNon puntiamo piรน solo a ottenere performance elevate, ma anche a garantire la sua riproducibilitร  e affidabilitร  in condizioni estremeโ€.


Come sono cambiate le richieste dei velisti nella scelta delle cime?

Negli ultimi anni, รจ emersa una grande differenza rispetto al passato nel livello di personalizzazione dei prodotti. Mentre in passato si lavorava con sezioni standard, ora ci si trova a sviluppare misure intermedie, persino a livelli di mezzo millimetro. Questa crescente attenzione alla precisione รจ alimentata direttamente dai team, che richiedono anche variazioni di un quarto di millimetro.

La cura per i dettagli si riflette anche nella progettazione delle calze delle cime. Durante l’ultima campagna, รจ stata sviluppata una gamma di coperture specifiche per alcuni stroppi, affinando la tessitura per ottenere grip, durata e scorrevolezza perfetti. L’importanza del dialogo tra chi produce e chi utilizza รจ fondamentale, afferma Luigi Maffioli. โ€œUn tempo si testava un prodotto sul campo e si modificava se necessario. Oggi possiamo prevedere con grande accuratezza il comportamento del materiale giร  in fase di progettazione, riducendo la necessitร  di prove sul campo e migliorando lโ€™affidabilitร .โ€

โ€œQuesta precisione non รจ fine a sรฉ stessa. รˆ ciรฒ che ci permette di portare la tecnologia sempre piรน avanti e di spingere i limiti delle prestazioni in Coppa America e nelle regate oceanicheโ€, aggiunge Raffaele Fredella.


Come si bilancia affidabilitร , sicurezza e innovazione nel rigging moderno?

Negli ultimi dieci anni, la conoscenza dei materiali ha compiuto enormi progressi, consentendo di prevedere come si comporteranno in condizioni reali. Questo progresso รจ particolarmente cruciale nelle applicazioni critiche, come gli stralli in Dyneema, la cui lunghezza puรฒ variare in base alla temperatura e al tempo di utilizzo. Questa sfida ha richiesto la creazione di veri e propri modelli matematici, frutto di un’analisi approfondita e dell’esperienza acquisita.

Proprio grazie a questo, รจ stato possibile ridurre i coefficienti di sicurezza senza compromettere lโ€™affidabilitร . Nell’industria, il coefficiente di sicurezza per il tessile si attesta intorno a 7, mentre per le barche da crociera รจ circa 4. Nel mondo del racing, si scende a 3, e in Coppa America si arriva addirittura a 2.

Questo miglioramento consente l’utilizzo di materiali piรน leggeri e performanti, ma richiede anche un monitoraggio costante. Fredella continua: โ€œIn Coppa America, ogni giorno il team smonta la barca, controllando meticolosamente ogni singolo loop, stroppo e connessione, analizzando anche lโ€™usura dallโ€™interno: un livello di cura che solo un team di professionisti puรฒ permettersi.”

Per chi naviga in oceano, invece, come nel caso del Vendรฉe Globe, ogni aspetto della progettazione deve tener conto della necessitร  di resistere a mesi di utilizzo senza possibilitร  di manutenzione.


Dal mondo racing alla vela di tutti i giorni: cosa possiamo imparare?

Il legame tra il mondo del racing e la vela quotidiana offre spunti preziosi anche per i velisti comuni. Oltre all’allenamento fisico dei velisti, la consapevolezza nella scelta del rigging puรฒ portare a significativi miglioramenti.

Un accurato dimensionamento รจ essenziale per garantire sia la durata del rigging sia il suo corretto funzionamento con il resto dellโ€™attrezzatura di coperta. Una cima piรน fine puรฒ aiutare lo scorrimento ma essere sottodimensionata rispetto ai carichi di rottura mentre una manovra piรน spessa del necessario puรฒ aumentare la frizione nei diversi passaggi, accelerando cosรฌ l’usura anzichรฉ ridurla.

Altrettanto cruciale รจ la scelta dei materiali: sebbene un Dyneema SK99 possa apparire come la soluzione migliore grazie ai maggiori carichi di lavoro, non รจ sempre la scelta giusta per ogni applicazione. La maggiore rigiditร  puรฒ mettere sotto eccessivo stress degli stopper non dimensionati correttamente, portando quindi a uno scorrimento sotto carico. Bisogna quindi, ancora una volta, tenere conto di tutta la catena, compreso magari mettere le camme dello stopper in ceramica quando si passa da una drizza in DSK 78 a una in DSK99.

Un vantaggio del Dymeema SK99 lo riscontriamo nei lavori di โ€œretrofitโ€, permettendo di tenere sezioni piccole anche quando dobbiamo sostituire cime in applicazioni tipiche del cavo dโ€™acciaio.

Questa attenzione al dettaglio, portata all’estremo nel contesto della Coppa America, puรฒ fare la differenza anche su una deriva o su una barca da crociera. Comprendere come selezionare e utilizzare correttamente le cime รจ fondamentale per migliorare le prestazioni e garantire la sicurezza in navigazione.


Un dialogo continuo tra innovazione e utilizzo

Lโ€™evoluzione del rigging รจ un processo continuo. Ogni competizione porta nuove sfide, nuove conoscenze e nuove soluzioni che, nel tempo, diventano disponibili anche per la vela piรน tradizionale.

Il dialogo tra chi produce e chi utilizza รจ fondamentale per sviluppare prodotti sempre piรน performanti e affidabili. La conoscenza approfondita dei materiali e la capacitร  di applicarli nel modo giusto fanno la differenza tra un rigging basato su osservazioni empiriche e un sistema ottimizzato.

Che si tratti di una barca da Coppa America o di unโ€™imbarcazione da crociera, il principio resta lo stesso: scegliere il materiale giusto, nella giusta misura, per il giusto utilizzo. Perchรฉ in mare, lโ€™accuratezza รจ tutto.

Lamberto Cesari – Gottifredi Maffioli

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