Una grande stagione 2025 per la classe Contender in Italia
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C’è grande attesa tra gli appassionati del Contender, una delle derive in singolo più tecnica e spettacolare, per il Campionato Mondiale che si terrà a Malcesine a metà estate. Sono attesi circa 180 equipaggi. Ci racconta tutto Antonio Lambertini, campione di classe e punto di riferimento in Italia.
C’è grande fermento tra gli appassionati italiani della classe Contender. Quest’anno infatti sarà proprio il nostro Paese ad ospitare l’evento clou, ossia il Campionato Mondiale (https://2025worlds.contender.it) che è in programma dal 28 luglio al 3 agosto a Malcesine, sul Lago di Garda. Un appuntamento attesissimo, dove si prevede di superare il record di partecipazione con 180 equipaggi da tutto il mondo.
Antonio Lambertini: “Al Mondiale saremo in tanti!”
Ne parliamo con Antonio Lambertini, Campione Mondiale Contender nel 2012 e pluricampione Italiano, nonché vero “trascinatore” e punto di riferimento della flotta italiana in questa classe di origine anglosassone molto tecnica, versatile e assolutamente divertente.
- Gli equipaggi stranieri del Contender hanno un rapporto speciale con l’Italia. È così?
“È vero, l’Italia è molto amata dagli equipaggi internazionali del Contender che partono da Paesi come Inghilterra, Germania e Australia, dove si trovano le flotte maggiori e i grandi campioni della classe, e vengono a regatare da noi sempre molto volentieri. Già nel 2013 abbiamo organizzato il Mondiale a Gravedona, sul Lago di Como, che ha avuto un successo incredibile con il record assoluto di 173 partecipanti. E ancora prima, al Mondiale del 2004 sul Garda avevamo raccolto oltre 140 equipaggi. Del nostro Paese gli stranieri amano certamente il territorio, la cultura e la gastronomia. Ma a livello tecnico apprezzano soprattutto i nostri laghi alpini che grazie alla regolarità delle brezze termiche sono delle vere “macchine del vento”. E poi rispettano i nostri circoli, sempre impeccabili e professionali quanto a organizzazione e ospitalità”.
- Quest’anno per il Mondiale avete scelto Malcesine, perché?
“Quest’anno per il Mondiale abbiamo scelto la località di Malcesine sul lago di Garda che a differenza di spot più a Nord, come Riva o Torbole dove il vento può essere molto forte, offre condizioni meno estreme per agevolare anche gli equipaggi più leggeri e garantire così regate più equilibrate. A livello di organizzazione ci appoggeremo al circolo Fraglia Vela Malcesine, una vera garanzia per eventi di questo livello. Ci aspettiamo circa 180 barche, che a livello di organizzazione richiedono un certo impegno. Malcesine peraltro ha il vantaggio che se non si riesce a chiudere qualche prova il pomeriggio con l’Ora, offre ottime chance di regatare il giorno dopo al mattino con il Peler”.
- Come si svolgeranno le prove del Mondiale?
“Il Campionato Mondiale si svolge su 7 giorni, di cui 2 dedicati al perfezionamento delle iscrizioni e ai controlli di stazza e gli altri 5 alle regate. Le prove previste sono 10, quindi 2 al giorno con la possibilità di svolgerne una terza di recupero. Le prime 6 prove saranno di qualifica, dopodiché la flotta sarà divisa in “Gold” e “Silver” e si correranno le finali”.
- Anche quest’anno avete predisposto delle barche in comodato d’uso, come funziona?
“Sì, ogni anno la classe mette a disposizione 3 barche per tutta la stagione con cui allenarsi e partecipare alle regate. Vengono assegnate all’inizio dell’anno in comodato d’uso gratuito attraverso un apposito bando. Si tratta di barche pronte a regatare. Anche se non sono nuovissime permettono comunque di prendere confidenza e inserirsi appieno nel circuito delle regate nazionali. In genere vengono assegnate a “derivisti” con già un minimo di esperienza e appartenenti a circoli dove è già presente una flotta”.
- Quanto è diffuso il Contender in Italia?
“La classe Contender in Italia conta circa 80 associati, di cui più della metà attivi nelle regate nazionali, distribuiti principalmente sui laghi alpini, quindi Lago di Garda, Lago di Como, Lago Maggiore e Lago d’Iseo, mentre sulla costa le flotte più consistenti al momento sono quelle di Ancona, Cesenatico, Genova, Trieste e Salerno. Nel nostro Paese c’è inoltre uno dei più apprezzati cantieri al mondo,
BonezziSailing, gestito attualmente da Luca, fratello di Andrea vincitore di 7 Campionati Mondiali e figlio di Vito Bonezzi che per più di quarant’anni ha realizzato splendidi scafi in mogano e ha contribuito molto alla diffusione della classe in Italia e nel mondo. Da circa 15 anni continua l’attività Luca che costruisce con le stesse linee barche in epoxy, materiale meno affascinante del legno, ma più duraturo e facile nella manutenzione”.
- Il Contender rimane una classe velica tutta al maschile e prevalentemente adulta, come mai?
“È vero, poche donne, con qualche rara eccezione, e pochi giovani. La nostra classe purtroppo non è inserita nei piani di avviamento agonistico proposti dai vari circoli. E poi ha la fama di essere una barca un po’ complicata (forse perché per tanti anni le barche competitive erano soprattutto quelle in legno, che richiedevano più manutenzione) e ai giovani piace la semplicità. Ma confidiamo che con lo sviluppo, negli ultimi anni, dei nuovi scafi in epoxy, ormai super competitivi e con caratteristiche di rigidità e durevolezza all’avanguardia, il Contender possa aumentare l’attrattività anche verso i più giovani. Perché il Contender ha una conduzione assolutamente divertente e appagante che merita di essere sperimentata da tutti i derivisti che amano planare senza rinunciare alla tecnica. Inoltre, pur avendo delle regole di stazza precise, permette anche una certa libertà, per esempio nella scelta delle vele o dei circuiti delle scotte e del vang, il che è molto stimolante a livello di creatività e fantasia.
Il bello degli eventi internazionali, come quello che si terrà quest’anno a Malcesine dal 28 luglio al 3 agosto, è anche proprio quello di scambiarsi idee e soluzioni alternative sulle varie regolazioni dei circuiti, nel rigging, o nei vari tipi di alberi in carbonio (più flessibili o più rigidi?) e di vele in dacron o mylar (più all round, più “grasse”, più “magre”, con balumina lunga o corta?). E dopo una giornata di regate con sempre un alto livello di competitività, poter condividere, con un boccale di birra in mano, le esperienze di conduzione in un clima inclusivo e amichevole”.
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