Navigare al lasco: le vele giuste e i loro angoli d’utilizzo
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Abbiamo parlato di come l’andatura al lasco sia una delle più gradite, e a volte veloci, andature che si possano sperimentare in crociera. Nel precedente articolo abbiamo parlato di navigazione con randa e fiocco, ma volendo fare un passo in avanti diventa inevitabile affrontare il tema delle vele pensate per le andature portanti. Ci addentriamo quindi nel mondo delle sigle tipo Code Zero, dei Gennaker e degli Asimmetrici. Ogni vela ha un suo range di angolo e di intensità del vento per l’utilizzo, come scegliere quindi quella giusta per le proprie esigenze?
Gennaker o Asimmetrico, che differenza c’è?

Possiamo dire che si tratta di due varianti dello stesso concetto, ovvero di vele che, a differenza dello spinnaker, hanno le due balumine di lunghezza diversa: più lunga quella d’ingresso, che termina con la mura della vela, più corta quella che termina con il punto di scotta. Perché allora convivono i due nomi, gennaker e asimmetrico? L’asimmetrico è una vela che inizialmente è nata, soprattutto nell’ambito delle regate, come “spinnaker asimmetrico”, veniva utilizzata con il tangone e, pur avendo angoli di utilizzo più stretti dello spinnaker, si trattava di un tipo di vela che consentiva comunque buoni angoli alla poggia. Oggi sono scomparsi quasi del tutto i tangoni, ma la dicitura di “asimmetrico” per le vele da poppa che si usano in regata è rimasta.
Il gennaker invece è una nomenclatura che viene utilizzata più in ambito crocieristico. Il tipo di vela di fatto è molto simile agli asimmetrici, ma il gennaker viene concepito con un taglio meno specifico e definito dalle velerie come “All Purpose”, generalmente un po’ più magro nelle forme, con meno spalla, una superficie in proporzione più contenuta, e con un tessuto a grammatura non troppo fine. Gli asimmetrici vengono classificati dalle velerie con i codici dall’A0 all’A5, nel caso dei gennaker invece, avendo un taglio meno specifico, solitamente vengono classificati con G1 e G2.
In definitiva la differenza tra le due vele è piuttosto sottile, anche perché si può benissimo decidere di utilizzare in crociera una vela definita come Asimmetrico, basta essere consapevoli del range di utilizzo della stessa per fare la scelta giusta. In questo caso l’asimmetrico potrà essere equipaggiato con una calza, avrà per questo motivo una balumina d’ingresso un pelo più corta (per favorire la chiusura della calza), e quindi con meno spalla, ma sarà comunque un po’ più generoso nelle forme rispetto a un gennaker.
Vele da andature portanti: gli angoli di utilizzo e i codici

Andiamo allora a vedere come vengono classificate generalmente dalle velerie le vele da andature portanti. Considerando le condizioni medie in cui un crocerista può decidere di issare vele da andature portanti, le due vele più interessanti potrebbero essere il Code Zero/A0 (quest’ultimo con una forma un po’ più rotonda rispetto al Code) o in alternativa l’A2/G2.
Code Zero/A0
- Angolo apparente al vento: 40-100°
- Range d’intensità del vento apparente: 3-15 nodi
- Caratteristiche: vela realizzata generalmente in materiale laminato, armata con frullone, ideale per navigare di bolina larga e al traverso con vento medio leggero, fino al lasco con brezza tesa.
A1/G1
- Angolo apparente al vento: 65-105°
- Range d’intensità del vento apparente: 3-12 nodi
- Caratteristiche: vela realizzata in nylon, nelle versioni da crociera con profilo più magro può essere anche armata con frullone. Pensata per navigare al lasco con vento leggero.
A2/G2
-
- Angolo apparente al vento: 115-160°
- Range d’intensità del vento apparente: 8-20 nodi
- Caratteristiche: vela realizzata in nylon, probabilmente la più versatile per utilizzo in crociera, consentendo di navigare al lasco pieno in un range abbastanza ampio di intensità del vento.
A3
- Angolo apparente al vento: 70-120°
- Range d’intensità del vento apparente: 8-20 nodi
- Caratteristiche: vela realizzata in nylon generalmente di grammatura medio-robusta, ideale per navigare al traverso e al lasco in un ampio range di vento.
A4
- Angolo apparente al vento: 115-165°
- Range d’intensità del vento apparente: 10-25 nodi
- Caratteristiche: vela realizzata in nylon pesante, progettata per rendere al meglio con vento teso navigando al lasco profondo.
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A5
- Angolo apparente al vento: 85-130°
- Range d’intensità del vento apparente: 15-30 nodi
- Caratteristiche: vela realizzata in nylon pesante, ideale per navigare al traverso e al lasco in condizioni di vento forte.
Mauro Giuffrè
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2 commenti su “Navigare al lasco: le vele giuste e i loro angoli d’utilizzo”
Dai… 30 nodi con gennaker…??!! È che è per una barca superpesante con attrezzatura super dimensionata… Non diciamo queste assurdità..
Il buon Giuffrè ragiona sempre da regatante. In crociera, quando va bene, si governa in due; lavorare su commercial yacht significa essere SOLO. Quindi cominciamo a scartare le calze. Poi non è che il cantiere ti dà tante possibilità di scegliere chissà quale gioco di vele, specie sui plasticoni a un ordine di crocette … e deve durare, almeno tre stagioni/cinque anni. Le vele colorate da crociera sono il furling reacher per i monoscafo e all purpose per i cat. Un reacher di bolina stringe più del code da 40° e si tiene su da 5 a +22 nodi. Nelle condizioni di brezza leggera mediterranea in estate, con questa vela si sta sempre con la trinchetta a riva e il Genoa resta nella sacca, lo cambiamo con un fiocco taglio solent da aria fresca, tutte le manovre su tre winch e zero sbattimenti. Sui cat, di solito armati con strallo e stralletto, un all purpose fa poggiare di più. Fine. Gli spi da ventone, in equipaggio, invece si possono sostituire col parasailor.