Partenza in regata: come impostarla bene con dei semplici calcoli matematici

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La partenza

Nel nostro ultimo approfondimento tecnico abbiamo parlato di come raggiungere nel modo più preciso possibile la layline di bolina, ma tutto parte da una buona partenza che è la base per impostare una regata vincente. Ancora una volta per valutare la posizione della linea di partenza rispetto al vento, e per scegliere in quale punto di essa partire, ci verranno in aiuto la trigonometria la goniometria e dei semplici calcoli matematici. Esistono ormai tanti software, applicazioni e strumenti elettronici che ci aiutano nel valutare la zona migliore della linea di partenza in cui partire, ma sapere come prendere delle decisioni anche senza aiuti tecnologici è certamente la scelta migliore.

La partenza in regata, come valutare la linea

Per capire come valutare la linea di partenza occorrono due considerazioni. La prima è valutare le eventuali oscillazioni del vento, la seconda è capire se la linea è stata piazzata correttamente dal Comitato di Regata o se invece ci sono delle piccole discrepanze che possiamo provare a sfruttare. Come nel caso delle layline, faremo finta per comodità di avere una boa di bolina piazzata per i 300 gradi. 

La linea di partenza in teoria deve essere posizionata perfettamente perpendicolare alla linea immaginaria che che scende dalla boa di bolina. Con una boa a 300 gradi, se scorriamo sulla linea puntando la boa di partenza questa la rileveremo per circa 210 gradi. Al contrario la barca comitato sarà per 30 gradi. La linea retta che dalla boa di bolina scende fino alla partenza andrà a formare due angoli immaginari di 90 gradi, in questo caso avremo una linea di partenza perfettamente posizionata rispetto alla boa di bolina. Se invece per esempio la barca comitato la rileviamo per 20 gradi significa che la linea è storta, con un vantaggio di 10 gradi in Comitato. Significa che la Barca Comitato è posizionata più alta del dovuto, sarà quindi vantaggioso partire il più vicino possibile ad essa perché così facendo guadagneremo subito dei metri rispetto alle barche che partono più vicine alla boa.

Abbiamo parlato fino ad ora solo della geometria della linea di partenza, ovvero su come sfruttare a nostro favore eventuali piccole discrepanze di posizionamento. Ci sono poi da valutare le oscillazioni del vento per completare la scelta riguardante la nostra partenza e capire il modo migliore con cui impostarla. Qui è il calcolo è molto semplice, data la boa per 300 gradi, va rilevata la direzione del vento: tutti i numeri inferiori a 300 indicheranno oscillazioni del vento a sinistra, tutti i numeri maggiori a destra. 

La scelta su quale zona della partenza scegliere per lo start della nostra regata dipende quindi da due valutazioni: la geometria della linea rispetto alla boa di bolina e le oscillazioni medie del vento che rileveremo prima della partenza. C’è poi anche il parametro sull’eventuale corrente, ma lo affronteremo in un ulteriore approfondimento.

Tra geometria della linea ed oscillazioni del vento cosa pesa di più nella scelta della zona della linea in cui partire? Tutto dipende dall’entità dei due fattori. Se i salti di vento sono costanti e con oscillazioni rilevanti superiori ai 5 gradi può valere la pena investire tutto su questo aspetto, tralasciando eventuali asimmetrie della linea di partenza. Al contrario una linea marcatamente asimmetrica, anche qui con differenze superiori ai 5 gradi, è un qualcosa che va sempre preso in considerazione.

A volte può capitare che i Comitati di Regata, se valutano una zona del campo particolarmente favorevole, per esempio la destra, e prevedono che tutta la flotta si ammasserà vicino alla barca Comitato per la partenza, piazzino volutamente la linea in modo leggermente asimmetrico. Abbassando la posizione della barca Comitato rispetto alla boa di partenza, in presenza di oscillazioni del vento a destra, sfavoriranno lo start in Comitato rendendolo un po’ meno vantaggioso. Perché? Con una posizione del Comitato più bassa, ed oscillazioni del vento a destra, il rischio per chi parte in barca è di arrivare troppo presto sulla linea e incorrere in un OCS, soprattutto se i concorrenti a scegliere la parte destra dello start sono tanti. Con una scelta del genere il Comitato fa in modo che la flotta si distribuisca in modo più omogeneo su tutta la linea, evitando la bagarre eccessiva in un solo punto di essa ed eventuali ripetute partenze irregolari.

Mauro Giuffrè

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