Cirrus (22 m), un moderno 68 piedi dal sapore vintage

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Cirrus, 68 piedi oceanico disegnato da Stephen Waring

Stephens Waring Design, con sede nel Maine, celebra la consegna di un nuovo cruiser oceanico da 68 piedi, progettato su misura per un esperto cliente velista americano. Sopra la linea di galleggiamento le linee hanno un design classico, ma sott’acqua la carena è prestazionale: il Cirrus promette prestazioni e confort di una barca moderna in veste vintage.

Cirrus ormeggiata in banchina

Dove nasce l’idea di Cirrus

Cirrus è nata da una conversazione con il proprietario ed il designer avvenuta nel 2017; da allora il suo design è cambiato più volte nel tempo, assecondando le volontà del cliente. L’idea iniziale di Stephens Waring era quella di creare uno yacht in stile mediterraneo a travi larghe e basso profilo, con prestazioni e comfort che dovevano essere le caratteristiche principali, supportate da una struttura interamente in carbonio e da qui il progetto ha cominciato a prendere forma.

In quel periodo, davanti alla casa dell’armatore a Rockport, nel Maine, viene organizzata una veleggiata con barche d’epoca e, da allora, qualcosa è cambiato. “Dopo aver osservato così tanti yacht classici, il proprietario ha iniziato a virare verso quell’estetica”, ha affermato Bob Stephens, socio di Stephens Waring Design. “Prendendo il layout moderno che avevamo già elaborato, lo abbiamo modificato in una forma di scafo molto più classica e per fortuna al cliente è piaciuto molto”. Questo approccio presentava anche alcuni chiari vantaggi funzionali, come un volume extra a poppa che ha consentito di migliorare notevolmente il garage del tender sotto il pozzetto.

La poppa di Cirrus col garage per il tender

Le linee

Cirrus, col suo design classico, richiama gli anni d’oro delle imbarcazioni da crociera d’altura degli anni ’50 e ’60, quando le linee del Cruising Club of America (CCA) la facevano da padrone. Questa barca è lontana dalle mode del momento, favorendo il ritorno di una classica prua a cucchiaio e di una modesta contro-poppa con un pizzico di tumblehome. Ha una tuga bassa, con un hard top che protegge metà del pozzetto da sole e intemperie; il timone a singola pala è comandato da una grande ruota centrale, simbolo della linea classica voluta dai progettisti. L’opera viva ha una concezione moderna, con appendici subacquee progettate per rendere la barca veloce e sicura anche con mari formati. Spiega Stephens: “Abbiamo messo a punto il rapporto dislocamento/lunghezza per offrire alte prestazioni con comfort in mare e le linee dello scafo prevedono un maggiore deadrise rispetto a molte barche moderne per ridurre i colpi in onda di prua. La chiglia a bulbo è profonda e moderatamente stretta, con una superficie bagnata minima; il timone a pala molto ampia, inoltre, aiuta il comandante durante le raffiche di bolina”. Lo stesso pensiero progettuale è stato applicato anche per modernizzare l’attrezzatura, che prevede fra l’altro un albero in fibra di carbonio, stralli ECthree e vele laminate per massimizzare la potenza. Le crocette arretrate eliminano la necessità di paterazzi mobili, consentendo a Cirrus una navigazione con equipaggio ridotto.

 Cirrus in navigazione di bolina

La costruzione di Cirrus

Jim Betts si è occupato della costruzione dello scafo ad Anacortes, Washington, con scafo e ponte  in carbonio e infusi sottovuoto per il massimo rapporto rigidità/peso. Ciò ha consentito a Stephens Waring di aggiungere peso il più in basso possibile per raggiungere un livello di comfort estremamente elevato grazie al baricentro molto basso.

Sottocoperta

Sottocoperta sono da segnalare caratteristiche di spicco che includono un condizionatore, una cantinetta per 20 bottiglie di vino e una TV  a scomparsa. La cucina è dotata di un grande frigorifero con congelatore verticale, nonché di un secondo congelatore separato per mantenere fresche le scorte per le traversate più lunghe. Gli alloggi prevedono due grandi cabine matrimoniali a poppa che si trasformano in doppie e la cabina armatoriale a prua sul lato sinistro; questa disposizione consente di avere molto spazio extra all’area del proprietario, creando un’area in cui sono disposti un divano, un ampio spazio con armadi per i vestiti e un bagno con una doccia separata. Entrambe le cabine degli ospiti sono anche dotate di bagno privato. Ma il cuore pulsante della vita a bordo è il salone da pranzo a centro barca: un tavolo in teak massello può ospitare otto persone con una vista a 360° sul mare attraverso le vetrate dello scafo. Una fila di oblò e vetrate sul soffitto offre una vista sulle vele e inonda il salone di luce naturale. “Gli alloggi su Cirrus sono molto accoglienti”, ha detto Bob Stephens. “Lavorando su una tavolozza di teak caldo e pannelli bianchi con pagliolato in wengé scuro, abbiamo creato un vero senso di lusso senza tempo. Ho immaginato il salone come un open space, con una cucina molto ben attrezzata e il tavolo da carteggio tutti collegati allo stesso spazio in comune. Una delle mie caratteristiche preferite è la linea di boccaporti centrali nel tetto della tuga che fornisce luce continua al centro del salone”.

Federico Lanfranchi

Il salone
Una delle cabine

Scheda tecnica – Cirrus 68

Lunghezza f.t: 20,88 m

Baglio massimo: 5,43 m

Pescaggio: 2,77 m

Dislocamento: 22 t

Sup. velica: 188 mq

Motore: Yanmar 110 CV

stephenswaring.com

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1 commento su “Cirrus (22 m), un moderno 68 piedi dal sapore vintage”

  1. Sarà che a che io oramai sono vintage, ma questa barca è davvero bella.
    Ho sempre il dubbio sui monoalbero su barche di questa dimensione. Io la armerei almeno a cutter abbassando un poco la superficie della randa per una gestione della velatura più frazionata.

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