Titolo skipper professionista, via libera: come, dove e quando ottenerlo

IL REGALO PERFETTO!

Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.

titolo skipper professionista

Titolo di skipper professionista. Il Giornale della Vela lo chiedeva da anni, facendosi portavoce di migliaia lavoratori del mare in attesa da anni di una qualifica svincolata dal settore mercantile, e di decine di imprese di charter costrette a fare i conti con professionisti introvabili e a puntare sulla locazione (senza equipaggio) piuttosto che sul noleggio (con equipaggio). E ora finalmente ci siamo: è semaforo verde per il titolo di skipper professionista da diporto. 

Il ministero della Salute dopo mesi di attesa ha infatti dato il via libera anche a chi non è iscritto alla “Gente di mare” ai corsi di addestramento di primo soccorso sanitario “First Aid”.

Via libera al titolo skipper professionista

Cade così l’ultimo ostacolo che impediva di partecipare agli esami per ottenere la nuova abilitazione di “Ufficiale di Navigazione del Diporto di seconda classe”, il tanto atteso titolo che consente anche agli skipper non iscritti tra i lavoratori “marittimi” di comandare unità da charter battenti bandiera italiana, di stazza non superiore alle 200 GT, in navigazione nel Mediterraneo (o in acque interne).

Il problema era puramente burocratico, come purtroppo spesso avviene nel diporto. Tra i requisiti per partecipare all’esame, che deve essere organizzato dalle Capitanerie di Porto, c’è infatti quello di dovere superare una serie di corsi di addestramento: antincendio di base, sopravvivenza e salvataggio, sicurezza personale e responsabilità sociale (Pssr), primo soccorso sanitario (First Aid).

Per partecipare a questi corsi, già obbligatori e qualificanti per i lavoratori marittimi, era prevista però l’iscrizione tra le “matricole della Gente di Mare”. Per superare l’ostacolo, il ministero dei Trasporti  poco dopo il decreto dello scorso maggio che aveva stabilito programmi e modalità di esame per la nuova abilitazione, aveva quindi autorizzato la partecipazione ai corsi di propria competenza anche i non marittimi.

Lo stesso non è accaduto con il corso di primo soccorso sanitario “First Aid”, di competenza del ministero della Salute. Che ai non marittimi è rimasto inaccessibile per mesi congelando di fatto esami e titolo. E questo nonostante appelli, proteste e sollecitazioni da parte di associazioni ed enti di settore, esponenti di Governo e stampa specializzata, compreso il nostro giornale.

Come ottenere il titolo skipper professionista

Ora finalmente è arrivato il via libera anche da questo dicastero, dunque si può accedere al relativo certificato e di conseguenza possono partire gli esami. Ma si farà in tempo a organizzare il tutto per rilasciare le attese abilitazioni di skipper professionista entro la prossima stagione estiva?

La legge prevede che gli esami per l’abilitazione di Ufficiale di Navigazione del Diporto di seconda classe siano organizzati dalle Capitanerie di Porto “almeno semestralmente”.

Dove lo puoi già fare l’esame (e dove no)

Alcune, come quelle di Roma, Trieste e Rimini si sono già attivate, pubblicando il relativo bando con esami calendarizzati nel mese di marzo, altre (Civitavecchia) si stanno organizzando. Ma nella gran parte delle altre al link della pagina “calendario esami” non risulta ancora nulla.

A chi è interessato consigliamo allora di tenere d’occhio il sito della Capitaneria di Porto scelta (ma l’esame si può effettuare in ogni circondario marittimo) o, ancora meglio, di rivolgersi direttamente alla sede per sollecitare il bando. Superati gli intoppi burocratici ora serve solo organizzazione e buona volontà.

Fabrizio Coccia


Focus / 1 – Il programma d’esame per conseguire il titolo  skipper professionista

 

UFFICIALE DI NAVIGAZIONE DEL DIPORTO DI 2ª CLASSE – PROGRAMMA D’ESAME

PROVA TEORICA

1. Teoria della nave

Elementi di teoria e di stabilità della nave. Effetti evolutivi dell’elica e del timone.

2. Motori

Elementi di funzionamento dei sistemi di propulsione a motore. Conoscenza dei macchinari ausiliari. Irregolarità di funzionamento e avarie. Calcolo dell’autonomia in relazione alla potenza del motore e alla quantità residua di carburante.

3. Sicurezza della navigazione

Norme di sicurezza, con particolare riferimento alle dotazioni di sicurezza, ai mezzi di salvataggio e all’uso degli estintori. Cassetta medicinali di pronto soccorso. Tipi di visite di sicurezza e loro periodicità.

Prevenzione degli incendi. Provvedimenti da adottare in caso di sinistro (incendio, collisione, falla, incaglio, avaria ai mezzi di governo, fuoriuscita di liquidi inquinanti, uomo in mare). Provvedimenti da adottare per la salvezza delle persone a bordo in caso di sinistro o di abbandono dell’unità. Precauzioni da adottare in caso di navigazione con condimeteo avverse. Assistenza e soccorso: segnali di salvataggio e loro significato. Corretto uso degli apparati radio di bordo, con particolare riguardo all’assistenza e al soccorso. Comunicazioni radiotelefoniche e relative procedure. Codice internazionale dei segnali.

4. Manovre e condotta

Precauzioni all’ingresso e all’uscita dei porti, durante la navigazione in prossimità della costa o di specchi acquei, dove si svolgono altre attività nautiche. Velocità consentite.

Manovre di ormeggio, disormeggio, ancoraggio e recupero di uomo in mare.

5. Colreg e segnalamento marittimo

Regolamento per evitare gli abbordi in mare. Fanali luminosi e segnali diurni di nave alla fonda, segnalamenti marittimi e norme di circolazione nelle acque interne. Elenco dei fari e dei segnali da nebbia.

6. Meteorologia

Elementi di meteorologia. Circolazione generale dell’atmosfera. Elementi che caratterizzano le condizioni meteorologiche: pressione, temperatura, umidità. Formazione delle nubi e loro caratteristiche. Fronte caldo e fronte freddo. Venti, correnti e maree. Scale di Beaufort e di Douglas. Strumenti meteorologici e loro impiego. Bollettini meteorologici per la navigazione marittima. Previsioni meteorologiche locali.

7. Navigazione cartografica ed elettronica

Coordinate geografiche. Carte nautiche. Proiezione di Mercatore e altri tipi di proiezione. Orientamento e rosa dei venti. Magnetismo terrestre, poli magnetici e poli geografici, declinazione magnetica, bussole magnetiche. Tabella delle deviazioni residue di bordo. Distinzione tra navigazione lossodromica e ortodromica. Navigazione stimata: tempo, spazio e velocità. Navigazione costiera. Strumenti per la misurazione della velocità della nave. Posizionamento del punto nave, anche tramite l’uso di strumenti elettronici. Prora e rotta; effetto del vento e della corrente sul moto dell’unità navale (deriva e scarroccio). Pubblicazioni nautiche: portolano, elenco dei fari e dei segnali da nebbia, radioservizi per la navigazione costiera.

8. Normativa diportistica e ambientale

Poteri, doveri e responsabilità del comandante. Documenti da tenere a bordo delle unità da diporto ad uso privato e delle unità da diporto adibite a noleggio. Categorie di progettazione delle unità da diporto con marcatura CE e connessi limiti di navigazione. Disciplina delle attività balneari, dello sci nautico, della pesca sportiva e subacquea. Conferimento dei rifiuti di bordo e sversamento in mare. Elementi della disciplina delle aree marine protette.

Leggi e regolamenti che disciplinano la navigazione da diporto, codice della nautica da diporto, regolamento di attuazione del codice della nautica da diporto e altre fonti normative applicabili alla nautica da diporto, con particolare riferimento a: attribuzioni dell’Autorità marittima e della navigazione interna; ordinanze delle Autorità marittime locali e della navigazione interna; disciplina dell’uso commerciale delle unità da diporto; disciplina sanzionatoria per la nautica da diporto.

PROVA PRATICA

Durante la prova pratica il candidato dimostra di saper condurre l’unità navale a diverse andature, mantenute su tratti di navigazione di almeno 1/2 miglio nautico, effettuando con capacità e prontezza d’azione le manovre necessarie, tra cui quelle finalizzate al recupero di uomo in mare, all’ormeggio, al disormeggio e all’ancoraggio dell’unità navale, utilizzando correttamente i dispositivi presenti a bordo e dimostrando competenza nel corretto uso delle dotazioni di sicurezza, dei mezzi di salvataggio e antincendio. Il candidato dimostra di saper mettere in atto i preparativi necessari a fronteggiare condimeteo avverse e di saper adottare misure preventive per la salvaguardia della vita umana in mare.


Focus 2 / Titolo professionale skipper. Requisiti & limitazioni

 

UFFICIALE DI NAVIGAZIONE DEL DIPORTO DI 2ª CLASSE

Le unità che può portare

L’ufficiale di navigazione del diporto di 2ª classe può imbarcare come comandante sulle seguenti unità battenti bandiera italiana, di stazza non superiore a 200 GT*:

• imbarcazioni e navi da diporto, anche adibite al noleggio;

• navi destinate esclusivamente al noleggio per finalità turistiche

  • * la GT (gross tonnage) è una misura volumetrica, standard internazionale, che indica le tonnellate di stazza lorda di tutti gli spazi chiusi di una nave.

I limiti di navigazione

• Può navigare nel Mar Mediterraneo e nelle acque interne

Titoli necessari

Per conseguire il certificato di ufficiale di navigazione del diporto di 2ª classe servono questi requisiti:

• 18 anni di età;

• diploma di istruzione secondaria di secondo grado o un titolo di studio estero riconosciuto o dichiarato equipollente;

• certificato di operatore Short Range (SRC);

  1. • avere effettuato, con esito favorevole i seguenti corsi:
  2.  antincendio di base presso istituti, enti o società riconosciuti idonei dall’Amministrazione
  3.  primo soccorso sanitario “First Aid“;

 sopravvivenza e salvataggio, sicurezza personale e responsabilità sociali (PSSR) o, in alternativa ai suddetti corsi, un corso sicurezza personale per la navigazione d’altura organizzato da federazioni sportive aderenti al Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dalle associazioni nazionali di categoria del diporto, da istituti, enti o società riconosciuti idonei dall’Amministrazione in conformità al programma stabilito con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;

• possedere i requisiti psicofisici necessari per il conseguimento della patente nautica di categoria B;

• possedere i requisiti morali previsti per il conseguimento e la convalida delle patenti nautiche;

• avere sostenuto, con esito favorevole, un esame teorico e pratico

Prove di esame

Le prove d’esame consistono in un colloquio teso ad accertare la conoscenza degli argomenti previsti dal programma ministeriale (vedi tabella) e in una prova pratica in acque marittime su una un’unità navale di lunghezza non inferiore a 15 metri. L’esame si svolge presso gli uffici di compartimento marittimo, secondo il calendario, almeno semestrale, di volta in volta pubblicato sul sito istituzionale degli uffici.

Esonerati dall’esame di teoria

Entro 36 mesi dall’entrata in vigore del decreto che ha definito programmi e modalità d’esami del titolo professionale di ufficiale di navigazione del diporto di 2° classe  (quindi entro il 20 maggio 2027), i titolari da almeno 10 anni di patente nautica di categoria A con abilitazione alla navigazione senza alcun limite di distanza dalla costa, possono conseguire il titolo professionale di ufficiale di navigazione del diporto di 2° classe con esonero dallo svolgimento della prova teorica alle seguenti condizioni:

• età non inferiore a 50 anni;

• iscrizione per un periodo complessivo di almeno 10 anni nel registro delle imprese o nel REA di una Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura con codice ATECO 50.10 (noleggio di natanti da diporto con equipaggio ad esclusione del trasporto di linea) o 77.21.02 (noleggio di imbarcazioni da diporto senza equipaggio) o 74.90.9 (altre attività professionali, scientifiche e tecniche), oppure se hanno stipulato uno o più contratti di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa con imprese di noleggio o di locazione di unità da diporto per un periodo complessivo di almeno 10 anni.

A questo proposito è interessante notare che la norma prevede che per dimostrare il tipo di lavoro svolto si deve applicare il principio “della prevalenza della consistenza sostanziale delle modalità con cui si svolge il rapporto di lavoro rispetto alla qualificazione formale data dalle parti”. Ovvero, conta il modo in cui si è svolto effettivamente il lavoro rispetto alla qualificazione formale (eventuale contratto) sottoscritta tra le parti.

Esonerati dalla prova pratica

Sono esonerati dallo svolgimento della prova pratica:

• i marittimi in possesso dei titoli professionali di capo barca per il traffico nello Stato, capo barca per il traffico locale e capo barca per la pesca costiera purché con libretto di navigazione in corso di validità;

• i marittimi in possesso dei titoli professionali della navigazione interna di capitano e capo timoniere  anche se privi della qualifica di “autorizzato”, purché con libretto di navigazione in corso di validità;

• i marittimi in possesso del titolo professionale marittimo di conduttore per le imbarcazioni da diporto adibite al noleggio.

Conseguire il titolo senza esami

Possono conseguire il titolo senza esami:

• i titolari da almeno 3 anni di patente nautica di categoria B per nave da diporto in corso di validità, fatto salvo il fatto di essere in possesso del certificato di operatore Gmdss Short Range (SRC) e avere superato i corsi previsti per ufficiale di navigazione del diporto di 2ª classe;

• gli iscritti alla gente di mare con i seguenti certificati: ufficiale di coperta, primo ufficiale di coperta su navi di stazza pari o superiore a 3000 GT, primo ufficiale di coperta su navi di stazza compresa tra 500 e 3000 GT, comandante su navi di stazza pari o superiore a 3000 GT, comandante su navi di stazza compresa tra 500 e 3000 GT, ufficiale di coperta su navi inferiori a 500 GT che compiono viaggi costieri e comandante su navi inferiori a 500 GT che compiono viaggi costieri purché con certificato di competenza e libretto di navigazione valido;

• gli iscritti alla gente di mare con i seguenti certificati di competenza del diporto della sezione coperta: ufficiale di navigazione del diporto, capitano del diporto e comandante del diporto purché con certificato di competenza e libretto di navigazione valido.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

17 commenti su “Titolo skipper professionista, via libera: come, dove e quando ottenerlo”

  1. Riccardo Ruggeri

    Ok, ma fiscalmente come verranno inquadrati? Nuovo codice ATECO? Partita Iva agevolata? Regime forfettario o ordinario?
    Come verranno pagati?

    1. Salve
      Ho la patente vela motore senza limiti da 30 anni
      Sono stato imbarcato due anni sulle motovedette della capitaneria
      Facchio charter da 4 anni con bandiera estera
      E sono andato per mare da sempre
      Speravo in questa patente da anni
      Ed ora non posso prenderla perche’ ho la terza media…
      Ma dai

  2. Alessandro Lotto

    Non comprendo dove stia il problema ad iscriversi alla gente di mare, se uno vuole fare il marittimo che so iscriva e punto no? Credo sia un grosso errore non prevederlo…

    1. Ciao Alessandro sono d’accordissimo, penso che si è passati da tutto a niente. Un minimo di navigazione registrata a libretto sarebbe stato auspicabile

    2. Il problema si manifesta per molti skipper che operano nelle flotte di charter, che poi costituiscono il grosso del charter in Italia, che essendo ingaggiati a settimana su richiesta del cliente non possono espletare pratiche di imbarco e sbarco a libretto per una sola settimana. Con questo nuovo titolo si potrà essere ingaggiati senza imbarco e non essendo marittimo anche con prestazione da autonomo e non solo di dipendente come previsto per i marittimi.

    3. I totolari di libretto di navigazione con qualifica di pilota motorista autorizzato cosa fanno?
      X esempio Se si è in possesso di una licenza ncc natanti da 9 anni, di conseguenza possiedi barca adibita taxi e lo fai come professione, hai la 3 media..che fai chiudi?????

  3. Questa buffonata, in teoria, dovrebbe favorire le immatricolazioni con bandiera italiana. Ma pensassero al modo di renderla competitiva! Tutto sto casino per cosa?! Due marche da bollo e la visita biennale?! Dai retta a papà: iscrizione gente di mare, STCW basic, certificato SRC e vai col Signore a macinare miglia. Se vuoi lavorare veramente, ti serve il Master 200.

  4. È in vista un decreto con sostanziali modiche al 123, più favorevoli per i marittimi.
    Sarebbe già uscito se CN non si fosse messa di traverso.

    1. Il problema si manifesta per molti skipper che operano nelle flotte di charter, che poi costituiscono il grosso del charter in Italia, che essendo ingaggiati a settimana su richiesta del cliente non possono espletare pratiche di imbarco e sbarco a libretto per una sola settimana. Con questo nuovo titolo si potrà essere ingaggiati senza imbarco e non essendo marittimo anche con prestazione da autonomo e non solo di dipendente come previsto per i marittimi.

      1. Non è corretto. A libretto si segnano settimane di imbarco ma non c’è nessun obbligo di ingaggio per una stagione (25 settimane).

  5. È interessante percepire come vengano ignorate tutte quelle persone che con un minimo di buonsenso tutto questo lo facevano già AUTOFINANZIANDOSI!

    Non posso credere di fare parte di un’eccezione che in autonomia ha seguito corsi come DAN-BLSD ; Manutenzione motore marino; C1-C2 Caprera; Gestione incendi a bordo; per non parlare di Calaverna e Impiombature (giusto per cultura personale).

    Da più di 10 anni navigo, facci l’istruttore nautico e ho affrontato situazioni che anche grazie ai corsi seguiti ho gestito in sicurezza…l’Italia non si smentisce mai, complicare le cose semplici è nel DNA del nostro Stato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla nostra Newsletter

Ti facciamo un regalo

La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!

Una volta cliccato sul tasto qui sotto controlla la tua casella mail

Privacy*


In evidenza

Può interessarti anche

Saffier SL 46 Med, le prime FOTO in navigazione

Prime foto in navigazione per l’attesissimo Saffier SL 46 Med, primo cruiser del cantiere olandese specializzato nella costruzione di daysailer e weekender, che con questo modello vuole sfidare i grandi player delle barche da crociera. Un cruiser però interpretato sempre

Attraverso un processo chimico la fibra viene separata dalla resina, quest'ultima poi, trasformata in gas, viene riutilizzata per alimentare il sistema

E se le barche in futuro fossero di carbonio riciclato?

E se le barche del futuro fossero in carbonio riciclato? Da oggi è possibile! Il Gruppo Hera ha inaugurato ieri a Imola FIB3R, il primo impianto europeo in grado di rigenerare la fibra di carbonio su scala industriale. Questo materiale,

Torna in alto