Abolite le limitazioni per i charter nell’AMP di Punta Campanella

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Le limitazioni imposte recentemente alle società di noleggio per navigare nell’Area marina protetta di Punta Campanella, lo splendido promontorio che si insinua tra i golfi di Napoli e Salerno, sono illegittime. Così ha deciso il Tar della Campania con una sentenza emessa lo scorso dicembre, ma pubblicata solo in questi giorni (n. 1354/2025), accogliendo il ricorso di una quarantina di società di charter e servizi nautici, supportati da Confindustria Nautica, contro il Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta campana e il ministero dell’Ambiente.

Cos’era successo

L’oggetto della contestazione è una recente modifica del Regolamento di organizzazione dell’area marina protetta che prevede condizioni vessatorie per le imbarcazioni usate per noleggio e locazione all’interno della riserva. In particolare la necessità di chiedere un’autorizzazione (soggetta a contingentamento sia per i richiedenti che per le unità impiegate), l’introduzione di oneri finanziari (diritti di segreteria) e l’obbligo di installare a bordo il sistema identificativo AIS (Automatic Identification System) di tipo attivo, il dispositivo che consente di tracciare le imbarcazioni consentendo lo scambio automatico di informazioni.

Tutte innovazioni, queste, di fatto restrittive e penalizzanti per le società di noleggio che decidono di operare nella riserva marina e che i giudici del Tar hanno trovato illegittime, rilevando tra l’altro la violazione della cosiddetta Direttiva Bolkestein (che prevede tra l’altro la semplificazione delle procedure amministrative), la violazione del principio della libera prestazione dei servizi e anche sottolineando come in base all’attuale regolamento dell’area marina protetta, la navigazione da diporto non può essere soggetta ad alcuna autorizzazione.

Il commento delle istituzioni

“Si tratta di un importante riconoscimento dei diritti delle imprese della locazione e del noleggio – ha dichiarato Confindustria Nautica– che proprio in Campania rappresentano un hub di assoluto rilievo nazionale e internazionale. La Province di Napoli e Salerno insieme rappresentano infatti il primo polo nazionale in termini di addetti del charter”.
Lucio Cacace, presidente dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, a sua volta ha invece dichiarato che: “Seguiremo le indicazioni del Tar, il Regolamento nuovo è già pronto e a breve convocheremo le società di noleggio e locazione per un altro confronto, perché riteniamo opportuno operare in sintonia con tutti”.

Sintonia e confronto, ecco, forse è proprio in queste due parole la chiave per riaprire un dialogo costruttivo e virtuoso tra aree marine protette e diporto. Abbattendo la burocrazia, attrezzando gli spazi a mare e valorizzando il turismo, il tutto nel rispetto e la tutela dell’ambiente.

Fabrizio Coccia

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