Calcolare la layline di bolina: è tutta una questione di trigonometria
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Chi ha fatto qualche regata avrà sentito dire sicuramente la fatidica frase “la prendo la boa o no se viro ora”? La tipica situazione del calcolo della layline, quella linea immaginaria che in un solo bordo, senza eseguire ulteriori virate o strambate, ci porta in boa. Ma cosa sono veramente le layline e come si può fare un calcolo sufficientemente preciso per “prenderle” senza troppi errori? Serve in qualche modo la trigonometria, o meglio avere in testa la geometria del campo di regata in base alle oscillazioni del vento ed essere svelti in qualche calcolo degli angoli anche senza l’ausilio di software di navigazione.
Cosa sono le lay line
Si tratta di due linee immaginarie, percorrendo le quali raggiungiamo la boa di bolina o quella di poppa con un bordo unico senza eseguire altre manovre. Se le prendiamo nel modo corretto, decidendo con il giusto tempismo l’ultima virata o strambata, per raggiungere la boa di bolina ci troveremo di bolina stretta e per quella di poppa al lasco profondo (più o meno in base all’intensità del vento). Volendo dare degli angoli al vento più precisi, una buona lay di bolina è quando raggiungiamo la boa in un bordo solo tenendo circa i 45 gradi al vento, in poppa saremo invece intorno ai 145-150 ma in questo caso il numero può variare a seconda che navighiamo con un gennaker o con uno spinnaker, due vele che impongono angoli differenti. Variazioni dell’angolo ottimale dipendono anche dalla tipologia della barca: più la barca è tirata e da regata più potrà fare angoli ottimali più stretti di bolina.
Riuscire a prendere una layline senza errori dipende innanzitutto dalla distanza da cui la “tiriamo”, più sarà lungo il bordo con il quale vogliamo raggiungere la boa, più sarà complicato centrare la layline con il giusto angolo e senza percorrere strada in più. Meglio quindi “scalettare”, ovvero eseguire un posizionamento tramite una serie di virate di avvicinamento alla layline di destra o sinistra che sceglieremo, possibilmente scegliendo il lato destro o sinistro del campo di regata in base alle oscillazioni medie del vento. Se il vento ha una media di oscillazioni a destra sarà meglio andare a “scalettare” sul centro destra del campo di regata, e viceversa: rimanendo infatti sulla parte del campo verso cui ruota il vento, e cercando di non rimanere a lungo sugli scarsi, raggiungeremo la boa percorrendo meno strada rispetto a scegliere la zona opposta del campo di regata.
A volte, in caso di salti di vento importanti, capiterà anche di potere raggiungere la layline con un’unica virata, ma in condizioni di vento poco oscillante spesso questa non sarà la scelta migliore.
Come orientarsi su buoni e scarsi per raggiungere la layline di bolina
Partendo dalla bolina, facciamo un esempio con una boa posizionata per i 300 gradi. Se nel pre partenza noteremo che il vento tende ad oscillare dai 300 ai 310-315 gradi, vorrà dire che la media delle oscillazioni è sulla destra e sarà opportuno partire in barca comitato e andare a navigare sul centro-destra del campo. Come decidere però quando piazzare le virate?
Se al momento dell’uscita dallo start, con le mure a dritta, il vento sarà tornato sui 295-300 gradi, quella è una buona fase per piazzare subito una virata e navigare sulla destra del campo per andare poi a cogliere le possibili rotazioni del vento. In quel momento infatti la direzione del vento è abbastanza neutra rispetto al posizionamento delle boe ma sappiamo, perché lo abbiamo notato nelle fasi del pre partenza, che la tendenza delle oscillazioni è sulla destra ed è verso quella zona che ci porteremo mure a sinistra, sfruttando una fase neutra del vento o di leggerissimo sinistro.
Quando inizieremo a sentire il primo salto di vento, noteremo che la direzione si sposterà in modo più o meno veloce verso i 305-310 gradi o oltre. In quel momento, se navighiamo mure a sinistra, ci troviamo sul cosiddetto scarso, ovvero la nostra barca seguirà l’oscillazione del vento per rimanere correttamente di bolina e non avremo più un angolo di avvicinamento ottimale verso la boa, che come detto è posizionata per 300. Con una direzione del vento da 310 la nostra rotta sarà all’incirca per 355 gradi se navighiamo mure a sinistra, viceversa mure a dritta avremo una rotta per circa 265 gradi, quindi migliore rispetto alla boa che è posizionata per 300. Numeri che citiamo come esempio, da prendere con le pinze perché variano anche in modo significativo in base all’intensità del vento e alla tipologia di barca, ma sono utili per comprendere il ragionamento e la dinamica delle scelte.
Quanto tempo rimanere sullo scarso prima di virare? Questo dipende da almeno due fattori, il posizionamento delle altre barche e quindi la possibilità o meno di fare una virata e navigare sul bordo successivo in aria pulita e senza coperture, e l’entità dello scarso stesso. Più il salto di vento a destra è ampio, più servirà affrettare la virata per non buttare metri in una rotta cattiva di avvicinamento. Una volta effettuata, navigando mure a dritta, l’eventuale oscillazione a destra del vento diventerà a questo punto un buono, ovvero ci troveremo su una rotta migliore di avvicinamento alla boa rispetto alle mure a sinistra.
Se il vento continua a rimanere intorno ai 310 gradi non vireremo e continueremo nel nostro avvicinamento mure a dritta. probabilmente saremo ormai nella seconda parte della nostra bolina verso la boa, ma non abbiamo raggiunto la layline e saremo ancora sottovento a essa. Quando tornare a virare per raggiungere la layline di destra? Ancora una volta sarà la direzione del vento a suggerirci il momento. Se il vento torna a sinistra sui 295-300 vireremo abbastanza velocemente se possibile, navigando mure a sinistra verso la lay di destra.
A quel punto le situazioni possibili sono due: la lay arriverà prima se il vento ritorna a saltare a destra, sui 305-310, viceversa se resta neutro sarà un po’ più lontana. Volendo immaginare il “colpo d’occhio”, possiamo dire che se tiriamo visivamente una linea immaginaria dalla boa verso la nostra posizione, e questa cade più o meno a centro barca (quindi a circa 90 gradi rispetto alla nostra rotta) verosimilmente saremo in layline o nei suoi pressi ed è arrivato il momento di virare.
Attenzione a non farlo troppo tardi, finendo oltre la layline, ogni metro percorso in più oltre questa sarà strada in più che abbiamo coperto senza andare nella direzione giusta, ovvero quella che ci porta più rapidamente in boa, con un evitabile spreco di secondi preziosi. Nella scelta tra virare prima o dopo la layline, tendenzialmente si sceglie sempre l’anticipo, così da provare a fare meno strada. In particolare modo nel nostro esempio sappiamo che le oscillazioni del vento medie sono sulla destra, se ci troviamo in una fase neutra (300 gradi di direzione), potremmo anticipare leggermente l’ultima virata da mure a sinistra a mure a dritta immaginando che un piccolo salto di vento a destra ci possa aiutare a prendere la boa senza poi virare ulteriormente. In ogni caso meglio rischiare una virata in più piuttosto che buttare dei metri, a meno che le condizioni di vento non siano molto leggere o la corrente non ci spinga sottovento: in questi ultimi due casi meglio “abbondare” ritardando un po’ la virata in layline, per evitare poi di dovere manovrare ancora in condizioni poco favorevoli.
Chiudiamo con un’ultima importante considerazione: non abbiamo citato in questo approfondimento l’intensità del vento, ma soltanto la sua rotazione. Le scelte sopra descritte potranno infatti variare in base all’intensità del vento e, a volte, soprattutto nelle giornate con poca aria o in quelle in cui il vento ha intensità sensibilmente diversa nelle varie zone del campo, piuttosto che le “fasi” del vento andranno seguite le “pressioni”, andando quindi a caccia delle zone con più vento, per poi raggiungere la layline.
Mauro Giuffrè
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2 commenti su “Calcolare la layline di bolina: è tutta una questione di trigonometria”
attenzione a virare in anticipo quando si è in flotte numerose. Si rischia di arrivare mure a sinistra e dover dare acqua a tutta la flotta. Questo quando la boa è da lasciare a sinistra, ovviamente
MOLTO INTERESSANTE