Testato sul campo. Come la vela aiuta a far crescere un’azienda
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Che la vela faccia bene, senza farmaci e terapeuti per migliorare la salute psico/fisica, è un dato di fatto. E non ve lo diciamo solo noi del Giornale della Vela, ma anche autorevoli ricerche. Meno scontato dimostrare che la “pratica della vela” sia la ricetta giusta, un potente strumento per aumentare il rendimento di un’azienda, migliorando e valorizzando il potenziale di un team di lavoro.
Il Team Sailing che aiuta le aziende a crescere
Curiosi, decidiamo di verificare sul campo se la vela è uno strumento efficace anche per far crescere un’azienda.
Detto e fatto, siamo a Laveno, sul Lago Maggiore nella sede di TopActive, società leader nella formazione aziendale che utilizza la pratica della vela per sviluppare e potenziare le competenze trasversali, le cosiddette “softskills”.
Paola Ferrario, che ci accoglie, è la responsabile di TopActive. Nel suo curriculum oltre ad essere facilitatore esperienziale e coach comportamentale – ci siamo informati prima per non fare brutte figure – troviamo una brillante carriera di velista ad alto livello che comprende i titoli di vicecampionessa mondiale e campionessa italiana di Laser, oltre alla medaglia al valore atletico. È poi autrice di un bestseller della formazione dal titolo “Digital Experiential Training” e vanta, tra i clienti che hanno partecipato alle attività di formazione aziende come Lindt, La Marzocco, Ferrari Group, Nexive, Generali, CODAU e molte altre ancora di medie e piccole dimensioni.
e autrice del volume “Digital Experiential Training”.
Perché la vela funziona per un’azienda
Chiediamo a Paola di spiegarci perché la pratica della vela dovrebbe contribuire a migliorare le performance di un’azienda. “La barca a vela è una delle metafore più vicine all’azienda; offre la possibilità di far vivere dinamiche comportamentali significative permettendo di far emergere similitudini e connessioni alla vita lavorativa. Ci si trova a bordo di una stessa barca che rappresenta l’azienda con ruoli chiari e definiti; l’espressione dei propri e altrui bisogni e l’ascolto sono fondamentali per poter migliorare progressivamente la performance e raggiungere l’obiettivo. Le mansioni dell’equipaggio sono una collegata all’altra anche in una semplice ed elementare manovra”.
Questo processo è alla base delle esperienze formative di TopActive.
“Andare in barca a vela”, continua Paola, “richiede abilità di programmazione e controllo, modulazione dell’attenzione, capacità di gestione dell’imprevisto e dell’errore, presa di decisione in tempi rapidi e lettura della tattica dell’avversario. La barca a vela offre al gruppo l’opportunità di mettere alla prova la capacità di adattamento psicofisico, la capacità di comunicare in modo efficace, dare e ricevere feedback, inserendo una cultura dell’errore funzionale, rafforzando la collaborazione, la tolleranza allo stress, il problem solving e la leadership.
Motivazione, entusiasmo, lavoro di squadra, focus sui risultati sono gli elementi che fanno la differenza tra successo e insuccesso sia nell’azienda sia nello sport. La barca vincente è quella guidata da un gruppo unito che lavora coeso verso un obiettivo chiaro e condiviso, dove i ruoli sono definiti, dove il leader sa come far emergere da ciascuno il meglio, motivandolo e supportandolo con l’allenamento”.
A ogni azienda il tuo “Team Sailing”
Ma allora bisogna saper andare a vela per partecipare ai vostri percorsi formativi “Team Sailing Skills”?“Non sono necessarie competenze nautiche, perché la conduzione della barca a vela diventa lo strumento, il mezzo per poter fare un’esperienza nuova e significativa. Portare i partecipanti fuori dalla zona di confort significa accompagnarli all’apprendimento di nuovi comportamenti e consapevolezza”.
Il format di TopActive “Team Sailing Skills” è standard o viene modulato sulle esigenze dell’azienda? “Non c’è nulla di standard. Definiti gli obiettivi aziendali, il team di TopActive, progetta interventi personalizzati di un giorno o di più giorni in cui si integrano attività d’aula con quelle in barca. Sviluppare queste competenze in modo interattivo e pratico, coinvolgendo appieno la persona, è l’obiettivo dei percorsi di Team Sailing. Solo così aiutiamo manager, leader, collaboratori e gruppi di lavoro a raggiungere i propri obiettivi e favorire il miglioramento delle performance a tutti i livelli”.
La nostra esperienza pratica
Adesso non ci restava che provare, per verificare la realtà. Così ci siamo intrufolati in un Team Sailing di TopActive in qualità di assistente tecnico, in parole povere marinaio della barca dove si svolge il training di tre giorni, dal venerdì alla domenica. E che barca! Siamo uno dei due marinai di un Rodman 42, barca famosa di una piccola serie di sette esemplari voluta dall’allora re di Spagna Juan Carlos.
Il curriculum di questa barca di 12 metri annovera due vittorie ai campionati mondiali ORC. La seconda sorpresa è che in qualità di tecnico e skipper c’è uno dei velisti più famosi del mondo, Tiziano Nava che ha vinto svariati mondiali ed è stato tattico di Azzurra e a bordo del Moro di Venezia nella regata velica più antica e famosa, la Coppa America ed è srato a bordo del Moro di Venezia.
Se la barca, lo skipper e il formatore/coach garantiscono il lato “performance” della formazione aziendale, lo è altrettanto la scelta della location per soddisfare il lato piacevole che fa parte del mix di TopActive. Siamo nell’isola di Procida, con il golfo di Napoli a fare da cornice, a fine settembre. Il contesto scelto da Paola Ferrario e il suo team è quello di una tappa delle regate/feste del mare del circuito VELA Cup organizzate dal Giornale della Vela dove l’agonismo della competizione esiste, ma non è esasperato e si miscela con lo spirito di gruppo e un pizzico di sano relax e divertimento.
La richiesta dell’azienda era di migliorare le performance di un gruppo di lavoro, i partecipanti erano otto.
Il nostro giudizio e quello dell’azienda
Dopo aver spiato per tre giorni questo eterogeno gruppo dove sette su otto partecipanti non erano mai andati in barca a vela, vi posso confermare che quello che pensavamo, cioè che la vela è un’ottima metafora della vita in azienda, è stata pienamente rispettato.
In un tempo inaspettatamente breve, tre giorni, il gruppo ha compreso che in barca come in azienda l’errore del singolo si ripercuote sulle performance del gruppo e le azioni di ognuno possono fare la differenza sulle prestazioni.
Un semplice gruppo si è trasformato in una squadra ad alto potenziale. Il gruppo ha capito che è stata un’esperienza utile, non una “gita premio aziendale”. Sono emerse consapevolezze e sono stati definiti piani d’azione da sperimentare nel contesto lavorativo. E alla fine tutti si sono divertiti.
Per verificare se tutto quello che sembrava positivo si è tramutato in un miglioramento per l’azienda, dopo un mese dal corso abbiamo telefonato al responsabile dell’azienda, in questo caso l’amministratore delegato, per avere la conferma delle nostre sensazioni positive.
L’analisi dell’AD è stata questa: “Ogni anno la nostra azienda destina un budget alla formazione ‘motivazionale’, ma eravamo perplessi sugli effettivi risultati utilizzando i metodi tradizionali, come quelli di puntare su un motivatore che spiega, con la sola teoria, come il singolo e il gruppo possano tirare fuori il meglio di sé. Spesso si tramuta in una sorta di viaggio premio fine a sé stesso. L’esperienza di TopActive applicata alla pratica della vela a bordo di una barca, anche in una competizione con altre barche, ha messo in moto meccanismi funzionali e formativi, propri solo della vela, vantaggiosi anche in azienda. I colleghi si sono ‘conosciuti e riconosciuti’ in un contesto naturale e informale e si sono anche divertiti”.
Il Team Sailing TopActive alla VELA Cup 2025
Non ci restava, per chiudere il cerchio, che risentire anche Paola Ferrario. Anche lei ci ha dato un riscontro positivo dell’esperienza del suo corso Team Sailing di TopActive dedicato alle aziende, inserito in una tappa della Vela Cup con una barca performante come il Rodman 42.
Così è nata per il 2025 una partnership per proporre alle aziende questo stesso modello nelle tappe della Vela Cup che si svolgono da maggio a settembre, nelle location del Golfo del Tigullio in Liguria, davanti alle isole in Toscana, nell’arcipelago della Maddalena e in Costa Smeralda in Sardegna, sull’isola di Procida nel Golfo di Napoli.
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