Timoneria e Manutenzione: cosa controllare e come (eventualmente) intervenire

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Con la primavera quasi alle porte la stagione è vicina. Per chi non l’avesse già fatto, questo è un buon momento per controllare che a bordo sia tutto in ordine, soprattutto ponendo attenzione agli elementi meno ‘visibili, quelli a cui si pensa meno e di cui, distrattamente, ci si potrebbe esser dimenticati. Sono spesso le componenti ‘nascoste’ quelle a cui, infatti, conviene porre maggiore attenzione. Per questo, se in precedenza abbiamo parlato di Osmosi, in questo caso cerchiamo di far luce su altre aree dove la manutenzione può fare la differenza: in questo caso, il timone e i suoi elementi cardine.

Timoneria e Manutenzione: cosa controllare per navigare in sicurezza

Come molti degli elementi di bordo, l’intero sistema di governo di un’imbarcazione necessita di controlli periodici, non tanto perché particolarmente propenso a usura (sebbene, a suo modo, lo sia), ma perché, in caso di problemi, le conseguenze possono essere particolarmente spiacevoli… Storie di assi rotti, pale che si sfilano nel momento peggiore, et similia, ne conosciamo tante, e ci servano da monito. Con la barca in secca, quindi, ecco un breve excursus su cosa controllare e perché.


Pala e Asse: criticità nascoste

Verificare che la pala del timone non sia vittima di danni da urto è il primo passo. Eventuali urti con oggetti sommersi, trappe in tensione o UFO (Unidentified Floating Objects – oggetti galleggianti non-meglio-identificati), possono infatti danneggiare la pala, creando crepe e spaccature, provocando così infiltrazioni e successivi danni ai compositi interni. Indipendentemente dagli urti, l’infiltrazione d’acqua nella pala –fatto non raro– va sempre verificata, poiché i timoni hanno spesso spazi vuoti all’interno o sono riempiti di schiuma sintetica. Questo, molto comunemente, li predispone all’osmosi.

Timoneria: Sezioni da esaminare e manutenere.jpg
Sezioni da esaminare e manutenere

Eccezion fatta per coloro che avessero timone esterno (incernierato allo specchio di poppa, per i quali le verifiche saranno più semplici), eventuali urti alla pala possono compromettere l’asse, portando quindi a controlli relativi anche quest’ultimo. L’asse del timone, infatti, è un tubo pieno o cavo in materiale metallico –alluminio, acciaio o, in alcuni casi, vetroresina– incapsulato nella pala e passante lo scafo dentro la losca, o astuccio. In caso di urti e/o stress particolari, è possibile che l’asse presenti torture o distorsioni, danni a cui bisognerà porre rimedio raddrizzando, rinforzando o sostituendo l’asse stesso. In questa eventualità, però, le ripercussioni dell’urto potrebbero estendersi anche ad altre componenti:

  •  L’areale di attacco tra asse e scafo (uscita inferiore della losca) è spesso uno dei punti critici, soprattutto nei casi in cui la pala sia appesa e particolarmente profonda. Qui, potenzialmente, un urto potrebbe comportare crepature o aperture di vie d’acqua, casi in cui si rende essenziale porre subitaneo rimedio. Eventuali danni sono visibili a occhio nudo e, eventualmente, anche sfilando il timone e rimuovendo la boccola per ispezionare i punti di unione.
  • La testa pala stessa è un altro punto fragile nascosto. A causa di un urto, oltre a presentare intaccature, la pala potrebbe anche presentare crepe o infiltrazioni in testa, nel punto di uscita dell’asse, compromettendo l’integrità strutturale e/o la corretta unione tra le due parti. Una buona verifica consta nel bloccare il timone (barra/ruota) e spingere la pala nelle sue diverse direzioni. La presenza di gioco eccessivo tra pala e asse è sintomo potenziale di danni strutturali, corrosione interna o deformazione delle parti.
  • Altrettanto pericoloso, un eventuale forzatura dell’asse potrebbe danneggiare i sistemi di bloccaggio di questa (generalmente presenti nella zona della boccola superiore), compromettendo così quegli stessi elementi che impediscono all’asse (e quindi alla pala) di sfilarsi.

Se presente lo skeg, è comunque buona pratica controllare che il punto di unione tra pala e asse sia in salute: il rischio che l’asse possa essere danneggiato internamente alla pala, o che possa girare a vuoto all’interno di questa, sono comunque da prendersi in considerazione. Anche lo skeg, comunque, non è immune da possibili problemi, pertanto vanno verificate tracce di delimitazione o segni di deterioramento delle eventuali parti metalliche interne.

Classic Boat
Timoneria ‘Classica’ con ruota (Swan 43 S&S) (In presenza di trim tab, una controllata anche a questi è sempre saggia)

Boccole e serraggi: perché è importante la manutenzione

In assenza di danni da urto, una buona dose di verifiche è comunque da affrontare. L’asse del timone è infatti un elemento a suo modo delicato e soggetto a stress non indifferenti, dovuti sia alle resistenze che la pala pone sull’acqua, sia alle vibrazioni che i motori entrobordo creano e alle turbolenze che l’elica può imporre sulla pala stessa. In luce di questo, particolare attenzione va posta su due elementi: le boccole e i sistemi di ancoraggio dell’asse.

Generalmente, infatti, alle due estremità della losca troviamo le boccole, elementi chiave per il corretto funzionamento del timone. Una prima boccola, quella inferiore, è inserita dal basso e fissata allo scafo mediante sistemi adesivi specifici o viti. È lei a impedire l’entrata di acqua e offre il punto di uscita dell’asse, supportando l’asse stesso e agevolando la rotazione della pala. La seconda boccola è quella superiore, a sua volta importante in quanto mantiene l’orientamento dell’asse (fondamentale) e, oltre a sostenerne gli sforzi laterali, ne ospita il sistema di bloccaggio, evitando che l’asse si sfili, e con lui la pala. Il problema più frequente, in questo frangente, è l’usura delle boccole, che comporta due sintomi e due potenziali problemi.

Componenti schematizzate

Un primo segnale è una maggiore resistenza alla rotazione della pala, facilmente identificabile con un timone a barra, meno con uno a ruota*. In questo caso, sarà bene verificare tutte le componenti e, eventualmente, sfilare il timone per verificare lo stato delle boccole, probabilmente deformate. Ben più rischiosa, invece, è la presenza di ‘gioco’ sull’asse del timone (più di 1-2 mm, visibile ponendo pressione sulla pala in direzione laterale). Questa è ben più rischiosa in quanto, alla lunga, può direttamente danneggiare sia la losca, sia i sistemi di bloccaggio dell’asse stesso -similmente a quanto creerebbe un asse storto.

Verificare le condizioni delle boccole risulta così essenziale per poter navigare in sicurezza e, soprattutto, per poter intervenire prima che i problemi decidano di presentarsi da soli.

*in caso di sistemi a ruota, l’indurimento del timone può essere dovuto anche all’usura di alcune componenti del circuito interno, a loro volta da ispezionare e manutenere regolarmente. Onde non evitare sorprese, frenelli, settore dell’asse (sovente e in materiale diverso dall’asse per cui è bene verificare anche tracce di corrosione galvanica), pulegge e cavi compresi, andrebbero sempre verificati, non solo per questioni di usura, ma anche per i potenziali allentamenti che le vibrazioni del motore potrebbero comportare ai sistemi di ancoraggio di queste.

Red Rooster, una barca d’eccezione, per fornire anche un esempio di timone ‘esterno’ (Dick Carter)

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