Silenzio, parla Vasco Vascotto: “Ecco come sarà il team italiano per l’Admiral’s Cup”

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Vasco Vascotto

L’Admiral’s Cup 2025 è l’evento clou della vela d’altura internazionale nel 2025, il ritorno di una regata mitica che non si disputava dal 2003 e che può essere considerata come un vero e proprio Mondiale a squadre.

Giovanni Lombardi Stronati

Come vi avevamo anticipato il Giornale della Vela la seguirà con grande entusiasmo, con particolare attenzione alla squadra italiana promossa dall’armatore Giovanni Lombardi Stronati. Avvocato, Presidente dell’Osservatorio Europeo sui Capitali d’Investimento, specializzato nel mondo della finanza, Lombardi Stronati è un grande appassionato di vela e di sport in generale, già Presidente del Siena Calcio dal 2007 al 2010.

Non potevamo allora che intervistare Vasco Vascotto, uomo di fiducia di Stronati, che avrà un ruolo cruciale nella spedizione italiana che a luglio, dal 17 al 31, andrà a battagliare nelle acque del Solent contro alcuni dei più forti equipaggi al mondo e alcune delle più competitive barche che si siano viste negli ultimi anni nell’altura internazionale. Vascotto sarà il tattico del Wally Rocket 51, nonché uno dei timonieri durante le prove offshore, e ci ha raccontato come sta nascendo la squadra italiana e come si sta preparando.

Come è nata, e da chi, l’idea della sfida italiana all’Admiral’s Cup

Da un paio d’anni sto navigando con Giovanni Lombardi Stronati, un armatore il cui entusiasmo è contagioso, insieme siamo sempre alla ricerca delle sfide più entusiasmanti nell’ambito della vela per mettersi in gioco come velisti e come team. L’occasione dell’Admiral’s Cup era unica, io gli avevo raccontato dell’esperienza dato che ho già preso parte a questa regata nel 1999. L’Admiral’s Cup è una di quelle regate iconiche che, gli armatori che ne hanno le possibilità e amano mettersi in gioco in grandi sfide sportive, dovrebbero provare a fare almeno una volta nella vita. Non appena abbiamo saputo che l’edizione del 2025 è diventata realtà, è nata la voglia di provarci. Anche perché il formato della regata, che prevede due barche, cade a pennello con una delle barche nuove dell’armatore, il Wally Rocket 51. Poi siamo andati alla ricerca nella classe piccola di una barca che potesse essere molto competitiva in altura, e abbiamo individuato il JPK 1180. 

wallyrocket51
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Uomini, ruoli ed equipaggi, come sarà organizzata la squadra italiana tra Wally Rocket e JPK?

Io ho l’onore di essere colui che “consiglia” l’armatore sul progetti sportivi e gli equipaggi, e ricoprirò in acqua il ruolo di tattico sul Wally Rocket 51 oltre a essere uno dei timonieri durante le prove offshore. Ho scelto poi per le due barche due guide di cui ho un’enorme stima e fiducia che sono Michele Ivaldi (olimpico ad Atlanta nel 1996 col 470, stratega di Luna Rossa in diverse campagne di Coppa America n.d.r.) e Guillermo Parada (argentino, 470 a livello olimpico, già skipper di Azzurra nella classe Tp 52), bravissimi anche come uomini squadra, e sono loro che sono stati scelti per portare avanti i programmi dei due team.

Ilenia Belviso sarà invece la manager della logistica. E poi c’è una cosa che tengo a dire, siamo addolorati di non avere con noi Matteo Auguadro, un amico che non c’è più, un velista eccezionale, che sarebbe stato uno dei nostri prodieri. Questa Admiral’s Cup la combatteremo anche per lui e sarà uno stimolo in più per impegnarci al massimo e cercare di fare bene. Io come detto sarò il tattico del Wally Rocket, dove ci saranno anche Michele Paoletti, Guillermo Parada, ci alterneremo al timone nelle lunghe. Sul JPK ci sarà al timone Alberto Bolzan, e li avremo anche Michele Ivaldi, i navigatori saranno Bruno Zirilli sul Wally Rocket e Juan Vila sul JPK. Ma abbiamo voluto mettere su due equipaggi di altissimo livello, presto annunceremo tutti i nomi, perché l’obiettivo è di provare a fare bene, cercare di fare qualcosa di importante. Anche perché rappresentiamo un club prestigioso e ci sentiamo anche di rappresentare l’Italia in questa Admiral’s Cup.

Il JPK 1180

Cosa ti aspetti dal Wally Rocket 51? Che performance prevedi rispetto ai Tp 52? E come rating?

Tutto è ancora un po da scoprire dato che la barca è stata varata da pochissimo. Noi avevamo pensato una barca col trim tab, poi con i rating nuovi del 2025 abbiamo capito che sarebbe stato molto sconveniente. I nuovi regolamenti IRC sono usciti proprio in tempo.  La barca però era stata pensata anche con altri tipi di configurazione, avremo quindi una chiglia tradizionale e questo ci farà migliorare sul rating, avremo 1000 kg di dislocamento in meno rispetto ai Tp 52 e ci aspettiamo di essere molto competitivi in poppa, i Tp complessivamente ci dovrebbero pagare anche qualcosa sui tempi compensati. 

Sulla classifica peseranno di più le prove offshore o quelle a bastone?

Il Fadstnet ha coefficiente 3 e pesa tantissimo, e anche la costiera iniziale. Ci sono poi tanti bastoni che equilibreranno un po’ i pesi delle regate. Una cosa è certa, bisognerà scegliere bene le vele per la costiera e per la prova offshore, per essere veloci nelle varie andature e non avere dei buchi di performance. Il programma vele sarà cruciale insomma, e il team sta puntando molto su due coach giovani come Giulio Desiderato ed Ettore Botticini, bravi, preparati e validi. Erano già parte del team di Django con l’armatore e siamo felici di averli ancora con noi per l’Admiral’s Cup. 

Dove vi preparerete/allenerete?

Faremo base con entrambe le barche a Valencia, le stiamo preparando e sistemando, grazie alla logistica di King Marine, che sta costruendo anche il 70 piedi dell’armatore. Valencia è un luogo ideale anche in questi mesi freddi perché possiamo trovare comunque condizioni perfette per allenarci e sviluppare le barche e lavorare con i due equipaggi. Saremo presto a Valencia per una sessione di allenamento nelle prossime settimane. 

Chi è Vasco Vascotto

Vasco Vascotto (due volte Velista dell’Anno, nel 2000 e nel 2006), con quel nome che ti rimane in testa, è una vera e propria macchina da regata. Forte, fortissimo: triestino (nato a Muggia), classe 1969, è uno degli italiani che in assoluto ha vinto di più nella storia della vela. Più di 25 titoli mondiali, una miriade di vittorie di campionati italiani ed europei. Dai J24 ai Farr 40 fino ai Tp 52, dagli RC44 ai Soto 40, passando per i Melges, le classi ORC, e prima ILC30 e IMS, ha vinto praticamente dovunque è andato. Ha partecipato all’Admiral’s Cup del 1999, vanta anche due bronzi ai Campionati Mondiali Isaf e cinque Giri d’Italia a Vela. Impegnato anche come skipper di Mascalzone Latino in Coppa America e in una campagna come coach di Luna Rossa Prada Pirelli.

Mauro Giuffrè

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1 commento su “Silenzio, parla Vasco Vascotto: “Ecco come sarà il team italiano per l’Admiral’s Cup””

  1. Che bello sapere che vi state preparando per l’Americans Cap con la determinazione di fare bene e magari di avere la fortuna di portare il welly 52 o il JPK 40 alla Vittoria sarebbe per l’Italia una grande emozione!Forza e un buon unità all’intero equipaggio!!
    Da un ammiratore

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