La mitica ARC compie 40 anni. Com’è nata e come fare per iscriversi quest’anno
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Al timone in questa foto scattata alle Barbados
c’è la loro figlia Hilde (8 anni), con il fratellino Marius (6) a a poppa.
Correva l’anno 1985, quarant’anni esatti or sono. Il giornalista nautico e navigatore Jimmy Cornell si recò alle Canarie per intervistare alcuni skipper che si stavano preparando alla traversata oceanica verso i Caraibi: doveva scrivere un articolo per la rivista Yachting World. D’altronde, fin dai tempi di Colombo, le Canarie sono state il punto di partenza per chi vuole attraversare l’Atlantico. Fu lì che Cornell si rese conto che le persone da lui intervistate erano tanto diverse quanto le loro imbarcazioni. Diverse nazionalità, età, condizioni economiche. Fu proprio l’atmosfera tra questi marinai – un misto di eccitazione, apprensione e cameratismo – a dare a Jimmy l’idea di organizzare una regata attraverso l’Atlantico, ma con un obiettivo completamente diverso rispetto alle altre competizioni oceaniche. Non sarebbe stata una traversata “hard”, ma una regata all’insegna del divertimento e della partecipazione, con l’intento di aumentare la sicurezza e la fiducia, soprattutto tra coloro che affrontavano il loro primo lungo passaggio oceanico.
Una manifestazione per tutti: anche famiglie con bambini. Il resto è storia. L’idea piacque talmente tanto che alla partenza da Las Palmas, il 25 novembre, della prima ARC (Atlantic Rally for Cruisers) erano schierate 204 barche da 24 paesi diversi. Rotta verso le Barbados, meta a cui, dal 1989, si sarebbe sostituita Saint Lucia, dove la regata arriva ancora oggi. L’edizione 2025-2026 della ARC (che partirà il prossimo novembre) celebrerà il quarantennale della regata e ci sono tanti vantaggi per chi partecipa: non solo un programma arricchito di attività a Las Palmas e Saint Lucia: sono previsti sconti speciali per tutte le imbarcazioni sotto i quaranta piedi e per qualsiasi yacht o skipper che abbia partecipato alla prima edizione della regata.
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