Non c’è pace per Jim Ratcliffe: Mr. Ineos fa arrabbiare anche gli All Blacks del rugby
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.

Sembra proprio che non ci sia pace per ora per il miliardario dell’industria petrolifera Jim Ratcliffe, magnate di Ineos, già protagonista della controversia con Sir Ben Ainslie che avrà quasi certamente degli strascichi legali. Arriva infatti dalla Nuova Zelanda un nuovo fronte legale che riguarda Ineos, questa volta ad aprirlo è New Zealand Rugby, l’organizzazione che gestisce tutte le attività delle squadre nazionali di Rugby in Nuova Zelanda, inclusi i mitici All Blacks, di cui Ineos era sponsor.
New Zealand Rugby fa causa a Ineos
L’accusa è netta e non lascia spazio a interpretazioni, così si legge su un comunicato ufficiale da parte di New Zealand Rugby:
“New Zealand Rugby (NZR) è contrariata dal fatto che INEOS abbia violato il suo accordo di sponsorizzazione. Di recente, non è stata pagata la prima rata della quota di sponsorizzazione del 2025, confermando la decisione di recedere dal nostro accordo di sei anni. Dopo aver appreso della linea di INEOS di andarsene con tre anni di anticipo, ci siamo mossi per proteggere gli interessi di New Zealand Rugby e del gioco in generale. Non ci è rimasta altra scelta che avviare un’azione legale per proteggere la nostra posizione commerciale”, recita il comunicato.
La risposta di Ineos non si è fatta attendere:
“Ineos è grata per la possibilità di sponsorizzazione con New Zealand Rugby, avendo contribuito con oltre 30 milioni di dollari alle squadre nazionali negli ultimi anni. Tuttavia, le condizioni commerciali per le nostre attività europee sono state gravemente influenzate dagli elevati costi energetici e dalle tasse, insieme a gran parte dell’industria chimica in Europa, che è in difficoltà o sta chiudendo. Stiamo assistendo alla deindustrializzazione dell’Europa. Di conseguenza, abbiamo dovuto implementare misure di risparmio sui costi in tutta l’azienda. Abbiamo cercato di raggiungere un accordo ragionevole con gli All Blacks per adattare la nostra sponsorizzazione alla luce di questa situazione. Sfortunatamente, piuttosto che lavorare per una soluzione gestita, New Zealand Rugby ha scelto di intraprendere un’azione legale contro il suo sponsor”.
A irritare i neozelandesi sarebbe stato anche Il fatto che Ratcliffe abbia recentemente aumentato, nel dicembre 2024, la sua quota di proprietà nel Manchester United, storico club che milita nella Premier League inglese di calcio, e allo stesso tempo il magnate sembra molto deciso a proseguire con grossi investimenti anche nel mondo America’s Cup e della Formula 1, oltre che nel ciclismo.
Cosa è successo tra Ineos e Ben Ainslie
Ci eravamo tanto amati, un tempo. Sembrava quasi impossibile che due personalità forti come quelle del patron e del Sir riuscissero a convivere per ben due sfide di fila insieme, senza fare scintille, e alla fine il matrimonio è esploso in accuse e probabili cause legali. Ratcliffe, accusando Ainslie di avergli fatto spendere milioni su milioni rimediando almeno due figuracce (Bermuda e Auckland), e raddrizzando l’ultima sfida in corso d’opera. Ainslie, allergico alle ingerenze del patron e critico sul ruolo dei progettisti Mercedes all’interno del design team inglese. Ricordiamo che Ratcliffe detiene il 33% del team Mercedes di Formula 1, oltre al 25% del Manchester United in Premier Leaugue ed è impegnato anche nel mondo del ciclismo.
Di fatto Ainslie lamentava il fatto che i tecnici Mercedes non siano mai riusciti a realizzare una barca che fosse veramente competitiva al massimo livello, e poneva la necessità di un cambio di metodo. Durante la finale contro i neozelandesi Ainslie ha nascosto a stento la sua frustrazione per avere una barca sensibilmente più lenta. Ratclife ha reagito con il più classico de ” i soldi sono miei e decido io, anche perché me ne hai fatti spendere già abbastanza” e pare anche che non ci fosse un accordo su quale dovesse essere il principale sponsor della prossima sfida, con Ben Ainslie che premeva per l’ingresso di altri partner. Si arriva così agli ultimi giorni.
La domanda adesso però è una: chi è il Challenge of Record per gli inglesi? La sfida di Ratcliffe o quella di Ben Ainslie? La sfida in Coppa America viene rappresentata dallo Yacht Club che la lancia, non dallo sponsor, e sarebbe logico pensare che il Royal Yacht Squadron di Cowes sia dalla parte di Ben Ainslie, come afferma del resto il Baronetto. Ne sapremo di più nei prossimi mesi.
Mauro Giuffrè
Condividi:
Sei già abbonato?
Catamarani fuori dal coro per il 2025: guarda questi modelli
Catamarani 2025: quattro multiscafi per crociere da sogno
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Sail GP mania: Mbappé, la stella del Real Madrid che investe nella vela
Se Kylian Mbappé, il calciatore più pagato al mondo, ha appena investito nel team francese e Rolex, il più famoso e ambito orologio del pianeta, gli da il suo prezioso nome, allora il circuito mondiale della vela volante Sail GP
Il Rolex Sail GP a Los Angeles, l’Italia e la “maledizione” dell’ottavo posto
I cinesi dicono che, più numeri 8 ci sono, più la fortuna sarà grande. Spero che questo valga anche per il team Red Bull Italy, impegnato a Los Angeles nella 4° tappa del circuito Rolex Sail GP. Nei due giorni
Ecco come il super progettista di INEOS vuole rivoluzionare il mondo delle regate
Thomas Tison, progettista dietro il successo di INEOS Britannia, non è nuovo nel proporre soluzioni e idee fuori dagli schemi. Così, quando ha pensato a come offrire nuovo un circuito di regate agli armatori del suo super daysailer in legno
Torna la Regata della Grande Boa (11-13/04): ecco cosa c’è da sapere
La suggestione di Porto Venere, lo stretto passaggio delle Bocche di San Pietro e le successive miglia d’altura, verso la boa ODAS Italia 1 del CNR. Poi il ritorno verso le due isole, Palmaria e Tino… Sono questi i luoghi