Addio all’Aga Khan, il principe che ha fatto innamorare della vela gli italiani con Azzurra
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Si è spento a Lisbona (Portogallo) all’età di 88 anni Karim Aga Khan, il principe ismailita, imprenditore e filantropo, fondatore tra l’altro della Costa Smeralda, dell’omonimo Yacht Club e soprattutto promotore della sfida italiana di “Azzurra” all’America’s Cup.
Un leader spirituale, un filantropo, un imprenditore lungimirante, nonché un appassionato velista con un legame molto speciale con l’Italia. Tutto questo è stato Karim Aga Khan, il principe ismailita che si è spento il 4 febbraio in Portogallo all’età di 88 anni. La notizia della sua scomparsa è stata diffusa dall’agenzia da lui fondata “Rete di Sviluppo Aga Khan” che ha emesso un breve comunicato: “Sua Altezza il Principe Karim al-Hussaini, Aga Khan IV, è deceduto pacificamente a Lisbona, circondato dalla sua famiglia”.
A capo di una comunità di 12 milioni di persone, sparsi soprattutto in India e Pakistan, Karim Aga Khan era il 49esimo Imam ereditario dei musulmani sciiti ismailiti e diretto discendente del profeta Maometto. Il titolo di “Sua Altezza” gli era stato conferito dalla Regina Elisabetta d’Inghilterra nel 1957. Era nato a Ginevra nel 1936 e per molti anni era vissuto a Nairobi per poi formarsi in Svizzera, nel prestigioso Istituto Le Rosey e poi aveva preso la laurea ad Harvard, nel 1959.
La sua “Costa Smeralda” un progetto senza precedenti
Durante il suo lungo imamato, l’Aga Khan si è speso moltissimo per il miglioramento delle condizioni di vita delle comunità ismailite e di altre popolazioni svantaggiate nel mondo, promuovendo iniziative nel campo dell’istruzione, della sanità, dello sviluppo rurale e della cultura. Il suo impero economico attuale è stimato in circa 13 miliardi di dollari, uno dei più consistenti al mondo.
Una vita incredibile e leggendaria quella dell’Aga Khan che a un certo punto ha incrociato l’Italia e gli italiani. Il suo nome è infatti legato alla creazione di quello che sarebbe diventato uno dei luoghi culto per il turismo mondiale, la Costa Smeralda. Era il 1962 e quei 1.800 ettari di terra di Gallura, in Sardegna, grazie al suo impegno e al suo spiccato senso degli affari si trasformarono in una calamita di investimenti provenienti da tutto il mondo. La Costa Smeralda rappresentò infatti un progetto assolutamente pionieristico e senza precedenti in Italia che trasformò quel tratto di costa con le sue acque cristalline, la sabbia bianca e le rocce di granito modellate dal Maestrale in un centro del jet set internazionale e una destinazione che ha fatto la storia del turismo mondiale.
Sempre in Sardegna l’Aga Khan a metà degli Anni 60 fondò la compagnia aerea Alisarda, poi divenuta Meridiana, poi contribuì alla costruzione dell’aeroporto di Olbia-Costa Smeralda nel 1969 e più tardi fondò il prestigioso Yacht Club Costa Smeralda.
Fu lui a sponsorizzare “Azzurra” in Coppa America
Ma l’Aga Khan è rimasto nel cuore dei velisti italiani soprattutto per quella meravigliosa avventura che fu “Azzurra”, la prima sfida di una barca italiana nella mitica America’s Cup. Quel progetto venne lanciato nel 1983 proprio da Karim Aga Khan che con il prezioso aiuto di Gianni Agnelli coinvolse un gruppo di sponsor per finanziare la partecipazione del sindacato italiano al trofeo.
Azzurra arrivò terza negli Usa, ma fu come una vittoria perché Cino Ricci, Mauro Pelaschier e compagni rientrarono in Italia accolti come eroi. Con quella impresa infatti avevano fatto innamorare un intero popolo di uno sport fino a quel momento considerato per pochi.
Alla sua morte, Aga Khan IV lascia quattro figli: la Principessa Zahra, il Principe Rahim, il Principe Hussain e il Principe Aly Muhammad, oltre al fratello, il Principe Amyn Muhammad, e alla sorellastra, la Principessa Yasmin. Il principe verrà sepolto a Lisbona.
D.I.
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1 commento su “Addio all’Aga Khan, il principe che ha fatto innamorare della vela gli italiani con Azzurra”
Uno straordinario visionario, nella vela come sui Monti di Mola con la Costa Smeralda. Un vero Principe.