Vendée Globe: stoico Pedote contro le avarie, porta a termine il suo secondo giro del mondo

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Giancarlo Pedote, disteso sulla prua di Prysmian, rende omaggio alla sua barca dopo avere tagliato il traguardo del Vendée Globe.

Non era scontato arrivare al traguardo ma Giancarlo Pedote su Prysmian ha portato a termine, in 86 giorni, il suo secondo Vendée Globe, chiudendo al 22mo posto in classifica. Non era scontato perché l’Imoca 60 dell’italiano ha dato filo da torcere allo skipper per tutto il giro del mondo, con problemi tecnici soprattutto ai timoni, rivelandosi una barca forse un po’ “stanca” dopo oltre 10 anni di battaglie oceaniche con Jean Pierre Dick prima e Giancarlo Pedote dopo. 

Forse non è stato il Vendée Globe che il toscano aveva sognato, più complesso della precedente edizione dal punto di vista della barca e anche dal punto di vista strategico, con alcune scelte tattiche nella discesa dell’Atlantico che hanno punito severamente sia Pedote che altri nomi illustri, aprendo le prime fratture nella flotta tra chi scappava verso sud e chi era rimasto più tempo nel poco vento. Rispetto all’edizione del 2020, dove aveva concluso ottavo, Pedote ha impiegato 6 giorni in più a completare il percorso, senza le avarie che ha dovuto affrontare il suo tempo sarebbe stato in linea con la scorsa edizione se non di poco inferiore. La legge del Vendée Globe però non fa sconti, e l’essere arrivato al traguardo nonostante tutto è comunque un risultato per pochi.

Chi è Giancarlo Pedote

Giancarlo Pedote – Foto Giuffrè Giornale della Vela

Nato a Firenze nel 1975, si laurea in Filosofia nel 2002, istruttore da quando ha 18 anni, la passione per le regate d’altura arriva più tardi, dopo il 2005, quando decide di impegnarsi nella sua prima campagna in Mini 650. Partecipa una prima volta alla Mini Transat nel 2009 in categoria Serie, terminando la transatlantica in quarta posizione. Ci riprova nel 2012 in categoria Proto con la famosa 747 e chiude in seconda posizione dopo avere dominato la regata, fermato solo dalla rottura del bompresso che gli toglie la vittoria nelle ultime 48 ore di corsa.

Da quel momento in poi si divide tra Class 40, Moth e Multi 50, prima di approdare in classe Imoca 60 nel 2017 e dare il via al progetto con Prysmian, sponsor che lo ha seguito per buona parte della sua carriera. Il Giancarlo Pedote apprezzato in classe Imoca 60 è un velista forse un po’ diverso da quello negli anni in Mini 650, meno d’attacco e più riflessivo, ma su questo cambio di strategia conta anche il fatto di avere lavorato in questi anni sempre con un team molto ristretto e con budget che nulla hanno a che fare con quelli dei top team francesi, il che imponeva per forza di cose una condotta in regata diversa e più prudente.

Il merito indiscusso di Pedote è di non avere mai mollato, in nessuna regata, di avere sempre portato la barca al traguardo e di essersi messo in gioco in questi 8 anni nella classe regina delle regate oceaniche, pur con un piccolo team e con importanti limiti di budget. Ha portato a termine due giri del mondo, ottavo nel 2020 e 22mo in questa decima edizione del Vendèe Globe, risultati che oggi restano il punto di riferimento per la vela oceanica italiana.

Quale sarà il futuro di Giancarlo Pedote in Oceano? Difficile dirlo adesso e sarà lo stesso velista probabilmente a raccontarcelo presto. L’augurio è di poterlo vedere ancora, magari con un progetto più competitivo e con una barca più recente che gli consenta veramente di regatare e non di doversi accontentare di avere come obiettivo quello di arrivare al traguardo. Questo è il nostro augurio, ma molto dipenderà anche dalla volontà di Pedote di proseguire in questo percorso e in che modo farlo. In ogni caso, grazie Giancarlo per avere portato in alto la vela italiana. 

Mauro Giuffrè

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11 commenti su “Vendée Globe: stoico Pedote contro le avarie, porta a termine il suo secondo giro del mondo”

  1. stefano giordana

    Grazie Giancarlo davvero un grande esempio, portatore dei colori anche in questi territori di dominio transalpino. spero la compagine oceanica italiana cominci a risultare interessante e strategico per gli sponsor nazionali. A parte il merito, l’onore per il coraggio, la bravura e la resistenza atletica parliamo di tecnologie e di sostenibilità, valori e temi più che mai attuali, oltre ad una sempre più diffusione mediatica che dovrebbero far riflettere i responsabili marketing nostrani! Intanto godiamoci questa splendida gara fino all’ultimo arrivo. Tutti i Vendee’s meritano un applauso per le emozioni che ci hanno riservato . Grazie

  2. ho seguito 4 anni fa Giancarlo ogni giorno, e quest’anno è stata dura vederlo nelle retrovie…. speravamo tutti che gli aggiornamenti di Prysmiann avrebbero portato bene, e forse lo hanno fatto…. ma c’è da dire che li davanti fanno un altro sport… Giancarlo merita un TOP Sponsor, ha dimostrato resilienza, tenacia, e umiltà…. inoltre è di ispirazione per tutto quello che è correlato al mondo del mare, ed i suoi post filosofici sono stupendi…. ti aspettiamo in sardegna con la famiglia. un abbraccio.
    NF

    1. Paolo Andrea Natta

      Stupisce che ci siano tanti sponsor italiani per l’America’s Cup e solo Prismyan per la Vendee Globe… Mah…, spero che Francesca trovi sponsor italo-americani o italo-canadesi più generosi e lungimiranti per tentare fra 4 anni😊… Giancarlo umile è sempre meglio che umiliato, quindi grazie per la tua umiltà, che anche se non riesce a raggiungere le nuvole e a sorpassarle ( la sola filosofia non c’è la fa …) è già di apprezzabile valore. Chissà se a due … seguirà tre😂?

      1. Edoardo Abolaffio

        Grande Giancarlo
        Tu sei un GRANDE
        ed il bello è che io ho avuto anche il piacere di averti a prua…..
        20 anni son passati
        ma quella GIRAGLIA…
        Per me adesso la cosa bella è che puoi stare comodo a casa e fiero di essere l’unico FIORENTINO di SEMPRE
        COMPLIMENTI
        DODO

  3. Qualcuno, al tuo ingresso nel golfo di Guascogna , ha scritto che la tua impresa è stata un fallimento.
    Per me e per tutti coloro che amano la navigazione a vela la tua impresa è stata grande perché solamente il partecipare ad una competizione così dura ed impegnativa richiede tantissimo coraggio e infinita bravura. Si può fare sempre di meglio ma bisogna fare sempre i conti con la natura e tutte le variabili che la navigazione a vela in solitario ti sottopone. Sei stato grande a portare a termine questo giro del mondo.
    Riconoscendo la grande fatica alla quale ti sei sottoposto per una volta non ti auguro buon vento ma BUON RIPOSO.

  4. Bruno Broggini

    GRANDISSIMO GIANCARLO HAI FATTO IL MASSIMO CON LE RISORSE CHE AVEVI A DISPOSIZIONE GRANDISSIMO GRAZIE PER SEMPRE^^^ BRUNO

  5. Impresa straordinaria, bravissimo Giancarlo, non conoscevo questa competizione, ma grazie al nostro Giancarlo mi sono avvicinata a questo mondo affascinante!

  6. Argento Domenico

    Grande Giancarlo, siamo orgogliosi di averti avuto per la seconda volta nostro rappresentante al giro del globo. Le attrezzature e la dea bendata non ti hanno permesso di fare dippiù ma per chi ama realmente la vela e la competizione sportiva vincere non è mai stato tutto. Vivissimi complimenti ed aspettiamo di vederti.

  7. È stato bello sentir parlare ogni tanto anche in italiano e non doversi stancare a tradurre dal francese o dall’inglese, lingue che conosco in maniera maccheronica… Bravo comunque

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