Rumori molesti in barca, se fai casino in rada rischi fino a 665 euro di multa
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
Rumori molesti in rada addio? Forse. Certo è che per quelle flotte di charteristi che arrivano all’arrembaggio in baia, danno fondo dove capita e si scatenano in feste all’insegna dello sballo sonoro e alcolico, la vita diventa più difficile. Da qualche mese è infatti entrato in vigore il nuovo divieto di provocare “rumori molesti” se si naviga (o si sosta, o si è all’ancora) entro 500 metri dalla costa.
Rumori molesti, cosa si rischia
È una delle nuove infrazioni introdotte con le recenti modifiche al Regolamento al Codice della Nautica da Diporto in vigore dallo scorso ottobre. Una norma, a dire il vero, singolare, perché a tutelare dal rumore eccessivo c’erano già diverse altre disposizioni: dall’art. 844 del Codice Civile sulle “immissione sonore”, alla legge quadro sull’inquinamento acustico (447/1995), fino al reato di disturbo alla quiete pubblica e del riposo delle persone (art. 659 codice penale). Quest’ultimo, tra l’altro, usato spesso dagli abitanti delle località marittime per contestare il rumore provocato dei generatori autonomi delle navi ormeggiate in porto o sotto costa.
Certo, la nuova norma antischiamazzi introdotta dal Regolamento al Codice della Nautica da Diporto è sicuramente più specifica, visto che si applica direttamente alle unità da diporto “in transito, in sosta e all’ancora entro il limite di 500 metri di distanza dalla costa” che navigano nelle acque marittime (nelle acque interne, il limite è determinato dall’autorità della navigazione interna competente) vietandogli di “produrre rumori molesti”. E quindi consente alla Guardia Costiera o alle altre autorità di controllo interventi più rapidi e diretti. Ma il rischio è quello di valutazioni arbitrarie.
Cosa sono i rumori molesti
Cosa si intende, infatti, per “rumori molesti”? Su una cassa audio portatile che dalla coperta di una barca spara centinaia di watt in piena notte non dovrebbero esserci dubbi. Ma il generatore autonomo di uno yacht ormeggiato in rada che rimane acceso tutta la notte? E un coro intonato in pozzetto strimpellando una chitarra? La musica ad alto volume di una radio? Un acquascooter che serpeggia tra le barche? Difficile da stabilire senza valutare il contesto.
Cosa dice il Codice Civile
Del resto il concetto di “rumore molesto” è di suo già abbastanza vago e incline a interpretazioni soggettive. Per esempio, nel tentare di definirlo, il codice Civile parla di “rumori molesti” come quelli che superano la “normale tollerabilità”, termini altrettanto aleatori che infatti vengono valutati nelle aule dei tribunali considerando il luogo, l’orario, la ripetitività, l’intenzionalità, l’intensità, la durata, la necessità del rumore in questione o considerando la differenza del rumore provocato con quello di fondo dell’ambiente ricorrendo se è il caso a tabelle di livelli sonori, misurazioni fonometriche, etc.
Criteri che in mare diventano ancora più difficili da applicare. In ogni caso per i diportisti è bene sapere che la norma è in vigore e per i trasgressori è prevista una sanzione amministrativa da 65 a 665 euro. Quindi occhi (ma anche orecchi) aperti.
Fabrizio Coccia
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Una Classic Boat di 46 anni ha stravinto la grande classica dell’Egeo
Se le edizioni precedenti dell’Aegean 600 sono ricordate per le loro condizioni ‘estreme’, l’edizione 2025 ha rappresentato il suo opposto: una regata lenta, instabile, spesso dominata dalla bonaccia. Ciononostante, un finale al cardiopalma ha offerto uno sprint a tre
Questo cat gonfiabile diventa una barca a vela grazie al kite
Potrebbe diventare il fenomeno dell’estate 2025: stiamo parlando della nuova configurazione dell’X-FUN, il catamarano gonfiabile di Xtramarine, ora disponibile anche nella versione Kiteboat. Un’idea che unisce la libertà del kitesurf alla versatilità di una barca, per la precisione un catamarano
VIDEO Siamo stati nella scuola dove i migliori velisti ti fanno diventare un velista migliore
La Scuola Vela Tito Nordio, creata a Monfalcone dall’olimpionico Sergio Sorrentino nel 1966 (a Tokyo, nel 1964 sui Dragoni con Annibale Pelaschier e Sergio Furlan) è stata la prima Scuola riconosciuta dalla Federazione Italiana Vela. Qui, migliaia di giovani hanno
USATO Classic Boat | ‘Classic’ First: 5 cruiser-racer di Beneteau attuali ancora oggi
Colosso di Francia, guardando ai suoi ‘classici’, Beneteau vanta una produzione a dir poco vasta, offrendo range particolarmente diversificati e imbarcazioni destinate alle fasce più distinte, siano queste varie per utilizzo, o per gusto ed esigenza armatoriale. In questo