Metis 45, tutti i segreti del nuovo one design volante (15m) made in Italy
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E’ nato un nuovo bolide One Design volante, lungo 15,50 metri (13,72 di lunghezza scafo) e largo 4,48, made in Italy. Lo hanno svelato al Boot di Dusseldorf.
Metis 45 (15,50 m)
Stiamo parlando del Metis 45, full-foiling pensato per le regate offshore in doppio ed equipaggio: la barca sarà costruita dal cantiere genovese Sangiorgio Marine su progetto di Gianluca Guelfi e Fabio d’Angeli.
Una realtà giovane (il cantiere guidato da Edoardo Bianchi è nato nel 2021), dei progettisti giovani (e dalle idee innovative e fuori dal coro, come ci avevano raccontato qui) che hanno già collaborato con profitto. Basti pensare che ci sono loro dietro al Musa40 Alla Grande Pirelli di Ambrogio Beccaria con cui il navigatore milanese è entrato nell’Olimpo della vela oceanica.
Metis 45, i segreti
Il focus dell’imbarcazione è chiaro, ma di non facile realizzazione: combinare tecnologie all’avanguardia, costi accessibili e possibilità di performance prima inimmaginabili su queste dimensioni, paragonabili quelle di un 60 piedi. Equipaggiato con un sistema innovativo di foil orientabili collegati al bulbo, ispirati alle “mante” dei trimarani oceanici di classe Ultim, il Metis 45 sarà in grado di decollare e volare sull’acqua in modo molto stabile, ripartendo la portanza tra il foil laterale e la manta centrale.
Full-foiling stabile
Grazie a un innovativo software di simulazione dinamica sviluppato ad hoc, i progettisti hanno potuto dimostrare come il Metis 45 permette di ottenere un volo stabile (full-foiling) anche su un percorso offshore senza necessità di un sistema di controllo attivo. Con una configurazione pensata per un equipaggio di 2-5 persone con l’aggiunta di un mediaman, l’imbarcazione offre un piano di coperta moderno e sicuro, con un pozzetto chiuso e dotato di ampie superfici trasparenti per una visibilità ottimale. Lo scafo, ispirato alle barche plananti a motore, presenta sezioni svasate per ridurre le accelerazioni e migliorare il passaggio sull’onda nelle fasi di transizione al volo sui foil.
Obiettivo giro del mondo a tappe?
Il Metis 45 si propone come anello di congiunzione tra le barche Class40 e gli Imoca 60, offrendo una soluzione innovativa per gli skipper e team emergenti e non che aspirano a competere in eventi offshore e foiling. E chissà – aggiungiamo noi – che non possa essere scelto come nuova classe per competere alla The Ocean Race, il giro del mondo a tappe in equipaggio. L’obiettivo primo sembra proprio quello…
Grazie a un design ispirato ai Class40, il Metis 45 mantiene la semplicità dei sistemi di bordo, evitando idraulica ed elettronica complessa, ma può raggiungere velocità eccezionali grazie alla sua innovativa configurazione di foil.
Un ultima curiosità. Perché Metis? L’idea del nome è nata da Guelfi, in continuità con il Musa40. Metis è una dea, figlia di Oceano e Teti, che è la personificazione della saggezza e dell’intelligenza astuta.
Metis 45 – Scheda tecnica
Lunghezza scafo 13,72 m
Lunghezza fuori tutto 15,50 m
Baglio massimo 4,48 m
Pescaggio massimo 3,50 m
Dislocamento leggero 4.000 kg
Zavorra 2 x 800 l
Sup. randa 73 mq
Sup. J1 70 mq
Sup. J2 43 mq
Sup. J3 20 mq
Sup. MH0 175 mq
Sup. FH0 110 mq
A2 250 mq
Per info:https://sangiorgiomarine.com
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4 commenti su “Metis 45, tutti i segreti del nuovo one design volante (15m) made in Italy”
Eureka……..!!!!!
Non so fino a che punto volo stabile… Tutte le forze in pratica sono sul baricentro. Qualche hanno fa Marquinez, lo stesso progettista del Persico 69F, aveva presentato un concept a mio avviso più stabile, lo WF400 12′ con foil a C passanti, chiglia basculante e doppi timoni con trim. Più stabile perché poggia sempre su tre punti: il foil e il timone sottovento e la chiglia, mentre il foil sopravvento a metà agisce da daggerboard, abbiamo quindi un attrito ridotto con quattro appendici in acqua. Per la Global Solo direi che paga tanto di handicap, è una regata che favorisce classe 40 e open 50. Sicuro può fare tante line of honour e fare bene tra le boe.
Anno… cacchio di correttore…
Peccato non potrò andarci in crociera