Sail GP: team Australia vince ancora. L’Italia migliora ma è solo sesta
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Se qualcuno cerca emozioni forti da una regata, consiglio davvero di andarsi a vedere le prove del SailGP che si sono disputate oggi ad Auckland (in realtà questa notte essendo la NZ 12 ore avanti). Questi F50 sono davvero sorprendenti e durante le regate non mancano numeri incredibili, soprattutto con il vento forte che ha caratterizzato la 2° giornata della tappa, con le barche che hanno toccato una velocità di 50 nodi, gli F50 che si incrociano in modalità cardiopalma, gli equipaggi che si spostano come razzi da un lato all’altro del catamarano e alcuni rischi di scuffia. In più, sugli scafi sono stati montati per questa tappa i nuovi foil a T, che ieri hanno visto non pochi concorrenti in fase di apprendimento.
Come sono andate le regate
Bravi gli italiani con prove più che eccellenti. Tita e i suoi hanno fatto enormi passi avanti nell’imparare ad usare questa barca nuova per loro, tanto che ieri hanno tagliato il traguardo per due volte al 3° posto nelle quattro prove (3 – 3 – 7 – 7) e che oggi si sono piazzati terzi nella prima delle tre prove disputate (3 – 9 – 7). Nella classifica finale della giornata di ieri l’Italia si è piazzata al 5° posto mentre nella classifica della tappa neozelandese il team del due volte campione olimpionico Ruggero Tita si piazza al 6° posto, un bel miglioramento rispetto all’11° posto di Dubai. E abbiamo anche sperato di più perché il nostro team, sponsorizzato da Red Bull e coordinato da Jimmy Spithill, ha dimostrato padronanza del mezzo e ottimi spunti tattici.
Ieri poco vento, oggi “troppo”
Nelle 4 prove di ieri, con i nuovi foil e con un vento moderato ma rafficato e irregolare, si erano viste da parte di tutti i team accelerazioni e cadute improvvise dai foil. Oggi, con vento molto forte, il problema non era certo cadere dai foil, ma soprattutto evitare di scuffiare. Bisogna ammettere che, con barche così veloci, le regate di flotta sono ben più divertenti (per chi le vede) rispetto a quelle a match racing. Tanto che ieri a Auckland, ad assistere nell’anfiteatro in mare c’erano quasi 30.000 persone, di cui 8.000 paganti, con regolare biglietto acquistato dalla premiata organizzazione, diretta da Russell Coutts e sponsorizzata da Red Bull. Un ‘circo’ itinerante complesso che si sposterà in Australia per la prossima tappa in programma a Sydney l’8 e il 9 febbraio. Davvero molta delusione tra il pubblico kiwi che vede lo scafo neozelandese di Peter Burling chiudere l’evento soltanto al 4° posto dietro all’Australia di Tom Slingby, alla Spagna di Diego Botin e alla Gran Bretagna di Dylan Fletcher. Al 5° posto la Danimarca, seguita dall’Italia e dalla Svizzera.
Tornando alle prove di ieri, nella prima regata l’Italia prende una penalità in partenza (perché entra nell’area dopo i 10 secondi) ma parte ben accelerata, è terza alla boa, paga la penalità, slitta al 6° posto ma poi grazie alle scelte tattiche risale gradualmente le posizioni e taglia terza. Nella seconda regata, Tita parte nella mischia e rimane per tutta la prova attorno alla 4° posizione per poi aumentare velocità e tagliare terza. Con la prima, brillante prova di oggi, l’Italia si distingue, taglia terza e fa pensare alla possibilità di rientrare tra i primi tre concorrenti che acquisiscono il diritto di disputarsi la finale della tappa, ma le due prove successive vedono il nostro team soltanto al 9° e al 7° posto. Finale dominata da Tom Slingby che arriva primo davanti a Botin e Fletcher.
L’Italia rinuncia alla tappa di Taranto?
Infine, non arrivano buone le notizie dall’Italia, con il Comune di Taranto che ha annunciato di voler rinunciare alla tappa del Sail GP prevista per il 6 e 7 settembre poiché non è riuscito a trovare un finanziamento per coprire le spese necessarie. Speriamo che ce la facciano, o almeno che la tappa possa essere mantenuta in Italia.
Ida Castiglioni
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1 commento su “Sail GP: team Australia vince ancora. L’Italia migliora ma è solo sesta”
Solo sesta in classifica, ma per quello che ho visto io siamo ben più avanti, sono fiducioso, la giuria come al solito è inflessibile con noi, per ora. Nei passaggi in boa bisogna lasciarsi aperta la possibilità di poter splittare, qui i trenini sono micidiali, specie se il primo cade dai foil, da 2 a 6 è un attimo e quelli dietro si avvantaggiano senza merito, ma non servo io doverlo dire a Tita. Per la tappa italiana se non si disputa è assurdo, peccato per loro perdono un bell’indotto, il comune da solo non può capisco, penso nessun comune sarebbe in grado ma, regione nazione etc. che fanno solo le olimpiadi? Storia vecchia… Grazie Ida e GV.