Ciao Matteo. Una valanga si è portata via uno dei migliori velisti italiani
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Un notizia terribile ha sconvolto la vela italiana che perde uno dei suoi velisti più rappresentativi, Matteo Auguadro, 48 anni, travolto da una valanga insieme ad altri due sci-alpinisti mentre stavano risalendo il crinale est di Punta Valgrande, sulle Alpi Leonine al confine con la Svizzera, quota 2856 metri. Matteo era il marito della nostra collega e collaboratrice Rachele Vitello che ha condotto le ultime edizioni del nostro Velista dell’Anno, papà di due ragazze di 12 e 14 anni, ed era considerato uno dei professionisti più apprezzati nel mondo della vela.
Sportivo a 360 gradi, la vela era il suo lavoro, la montagna e lo sci alpinismo una delle altre sue più grandi passioni, come la bici e il kite. Matteo Auguadro era un punto di riferimento nel mondo della vela, dall’offshore ai monotipi passando per le classi box rules, era stato il prodiere di Mascalzone Latino nella Coppa America del 2007. Prodiere del Tp 52 Alegre, sempre presente anche nella classe RC 44 e nelle classi ClubSwan, aveva festeggiato recentemente la vittoria al Mondiale Maxi con Vesper. Per lui, sulle pagine de Il Corriere della Sera, hanno speso parole commosse Vasco Vascotto e Flavio Favini, che lo raccontano come uno dei migliori velisti in circolazione ma soprattutto come un bravo ragazzo, un uomo equipaggio che non diceva mai una parola fuori posto.
In una foto sui propri social con Rachele e le due figlie Matteo aveva scritto: “la mia regina e le due principesse”, e chi lo conosceva bene racconta del legame fortissimo che aveva con la propria famiglia nonostante per il suo lavoro fosse spesso in giro per il mondo.
La redazione de Il Giornale della Vela si stringe intorno a Rachele, Allegra e Carlotta in questo momento terribile.
Ciao Matteo.
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7 commenti su “Ciao Matteo. Una valanga si è portata via uno dei migliori velisti italiani”
Certe notizie non si dovrebbero sentire mai. Sono un amante velista molto molto dilettante ma che, nel mio piccolo, ho avuto la sfortuna di essermi imbattuta nell’ uragano 18 agosto Corsica, viva per miracolo. Dico questo perché conosco i rischi della vela e “conosco” la serietà e professionalità di Matteo, una persona attenta e preparata atleticamente in mare e di certo una persona così lo è anche in tutto ciò che fa. Purtroppo gli eventi atmosferici non sempre si possono prevedere anche quando si è bravi e scrupolosi. Un abbraccio alla famiglia e una preghiera per Matteo da parte mia.
L’ho conosciuto a Lavagna in occasione di un corso di aggiornamento; grande persona , di una semplicità e una piacevolevezza uniche, cifra dei “grandi” con i quali è bello parlare di vela e non solo.
Un pensiero alle sue donne è doveroso visto che ho in comune la stessa amara esperienza: vi sarà sempre accanto.
Un abbraccio
Luca da Treviso
Da appassionato di vela e montagna le mie sincere condoglianze alla famiglia, gli amici e i colleghi di Matteo.
A prescindere dal fatto che fosse un velista, e pure bravo, fa sempre tristezza quando una giovane vita se ne va. Tragedia evitabile? Non so, ma meglio non fare commenti su una tragedia come questa. Buon vento, lì dove ti trovi
Non l’ho conosciuto, ma sono sportivo.
So cosa sentiva dentro quando partiva per le sue sfide.
È giusto viverle, purtroppo non è giusto …….
Ubi maior …
sono appassionata di montagna senza andarci e cosi la vivo attraverso chi ci va
ora hai raggiunto Karl Unterkircher, Matteo Bernasconi a Luigi Galizzi, Jonas Hainz a Luca Perazzini a Cristian Gualdi, buon viaggio adesso siete insieme lassu’