Mini Globe Race, chi sono i 12 “pazzi” che girano il mondo su minibarche di 5,80 metri
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Prende il via l’11 gennaio la seconda tappa della “Globe 580 Transat”, transatlantica da Lanzarote ad Antigua (3.000 miglia) in solitario in stile “essenziale” che si corre a bordo dei minuscoli monotipi autocostruiti Globe Class 580 (la prima tappa era partita da Lagos per far rotta sulle Canarie). La regata è valida come prova di qualificazione per la “McIntyre Mini Globe Race” (MGR) ideata dall’avventuriero Don McIntyre, giro del mondo in solitario di 28.000 miglia sempre a bordo dei Globe Class 580 in partenza il 23 febbraio 2025. Siamo stati a Lanzarote e abbiamo conosciuto di persona i 12 “pazzi” che si sono imbarcati nell’avventura della vita.
Verso la Mini Globe Race
Banchine in fermento nel Marina Rubicón di Lanzarote (isole Canarie) da dove domani 11 gennaio prenderà il via la seconda tappa della “Globe 580 Transat”, regata transatlantica in solitario organizzata dall’avventuriero ed esploratore australiano Don McIntyre valida come. Una sfida estrema, volta a ridefinire il concetto di competizioni oceaniche in chiave “low budget” e tutta dedicata alla nuova classe Globe Class 580, un mini cabinato dal design originale di appena 5,80 metri che può essere realizzato in compensato marino con il fai-da-te nel cortile di casa.
Sono 12 gli skipper solitari e pronti a tutto
Ecco l’elenco dei 12 skipper solitari pronti a partire da Lanzarote: Adam Waugh su “Little Wren”, Keri Harris su “Origami”, Pilar Pasanau su “Peter Punk”, Niels Kamphuis su “Biggest Monkey”, Christian Sauer su “Argo”, Daniel Turner su “Immortal Game”, Dan Turk su “Little Bea”, Renaud Stitelmann su “Capucinette”, Jakub Ziemkiewicz su “Bibi”, John Blenkinsop su “Delja100” e suo padre Mike Blenkinsop su “Delja99” e infine Jasmine Harrison su “Numbatou”.
Sono skipper provenienti da 9 Paesi, tra cui Australia, Regno Unito, Germania, Canada, Irlanda, Spagna, Svizzera e Paesi Bassi. Uomini e donne di tutte le età e con diversi background velici, tutti però accumunati dalla passione per quella vela essenziale, estrema e a basso budget proposta da Don McIntyre che richiama alle navigazioni del passato, sulla scia di grandi pionieri, come John Guzzwell e il suo mitico Trekka, uno yawl in legno di appena 6 metri.
Cosa abbiamo visto a Lanzarote
Eravamo presenti a Lanzarote e abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con Don McIntyre e con alcuni dei concorrenti. Per loro è l’avventura della vita e tutti tranne uno, pianificano di compiere il giro del mondo nel prossimo anno mezzo.
I concorrenti e le barche passano attraverso una serie di esami importanti sia per la sicurezza sia per la sopravvivenza e primo soccorso che per le capacità marinaresche attraverso miglia di qualificazione da percorrere, le barche, ci svela Don McIntyre, “sono costruite in modo estremamente solido e in caso di difficoltà sono sicuramente meglio di qualsiasi zattera, il budget per partecipare all’intero evento è di 80 100.000 € – e autocostruirsi la barca costa più o meno 45.000€. Lo spirito della competizione è quello di permettere a tutti i marinai e non solo ai professionisti di Prendere parte a un evento del genere e di compiere un’impresa”.
Continua Don, “Abbiamo iscritti da più di 37 paesi che si aggiungeranno nelle varie tappe della regata e abbiamo raggiunto la massa critica per avere un futuro importante come classe.“.
Jasmine Harrison, la ragazza più giovane della flotta, 25 anni e alla prima esperienza oceanica ci ha confermato la volontà di compiere l’intero tragitto intorno al mondo della Globe Mini Race. “Come è stata la prima tappa da Lagos a Lanzarote?“, le chiediamo. “Dura, mare incrociato e vento prevalentemente di prua, spero che con gli alisei vada meglio… Seguitemi e fate il tifo per me”. Si perché i concorrenti avranno non avranno limitazioni tecnologiche (tranne per le previsioni meteo) e i loro contenuti verrano condivisi sia dall’organizzazione che dai velisti stessi tramite i loro social media.
Sono 3.000 le miglia in Atlantico da coprire
Come vi abbiamo detto, sono 12 gli skipper schierati alla partenza di questa seconda tappa di un percorso che è partito da Lagos, in Portogallo, lo scorso 28 dicembre. In meno di 10 giorni la flotta ha percorso le circa 600 miglia di distanza prima di atterrare a Lanzarote. E ora dopo alcuni giorni di riposo, ma anche verifiche e collaudi, si preparano al grande salto atlantico di oltre 3.000 miglia fino all’isola di Antigua, nei Caraibi.
Navigare con la testa alla Mini Globe Race del 2025
Ricordiamo che questa “Globe 580 Transat” è valida come regata di qualificazione per la “McIntyre Mini Globe Race” (MGR), giro del mondo in solitario di 28.000 miglia sempre a bordo dei Globe Class 580 in partenza il 23 febbraio 2025. Molti di coloro che partecipano alla Transat vogliono in effetti continuare il loro viaggio partecipando al giro del mondo, facendo tesoro della propria esperienza di traversata atlantica.
Noi del Giornale della Vela seguiremo naturalmente con news e aggiornamenti sia questa “Globe 580 Transat” che il prossimo “McIntyre Mini Globe Race”. Seguiteci e buon vento a tutti questi skipper coraggiosi e alla loro originale “rivoluzione minimalista”.
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1 commento su “Mini Globe Race, chi sono i 12 “pazzi” che girano il mondo su minibarche di 5,80 metri”
The Real Person!
Solo sul virgolettato “pazzi” non condivido.
Non sono che dei velisti che con poca spesa rincorrono il sogno.
Comi chi trova il budget per un IMOCA o per un maxi trimarano.