Vendée Globe: sta per iniziare il rush finale verso l’arrivo di Les Sables d’Olonne
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Questa volta Charlie Dalin vuole chiuderla, non vuole l’ennesimo secondo posto della sua carriera, ma vuole la consacrazione. Quando al traguardo di Les Sables d’Olonne, e alla conclusione del Vendée Globe, mancano ormai 2000 miglia, il vantaggio di Dalin su Richomme è salito a 180 miglia. Non è un margine di assoluta sicurezza, ma Macif e Dalin sono in una posizione di forza. Attenzione però, perché le insidie non sono ancora finite.
Prima l’anticiclone, poi la depressione finale della Biscaglia
Dalin sarà il primo a entrare nell’anticiclone delle Azzorre, quindi il suo vantaggio nella prossima fase della regata è destinato a scendere in modo importante. Se infilerà una buona traiettoria però sarà anche il primo a ripartire, la perdita di miglia sarà quindi solo un effetto elastico nella zona senza vento, a patto di non fare errori di rotta ovviamente.
E poi c’è il rush finale che sembra proprio sarà in condizioni di mare e vento dure. Se Dalin dovesse arrivarci con un vantaggio superiore alle 150 miglia potrebbe provare a gestire, magari non spingendo la barca sempre al 100% per evitare guai in dirittura d’arrivo. Se invece l’anticiclone gli brucerà effettivamente parte del suo vantaggio, sarà battaglia all’ultimo miglio fino alla fine. E attenzione perché nelle condizioni dure l’Imoca 60 di Richomme, Arkea Paprec, ha dimostrato di avere cavalli in più rispetto a Macif. Al contrario della fase d’Aliseo dove invece Dalin ha sfruttato la maggiore velocità della sua barca nel vento medio leggero.
Del rush finale tra i due skipper di testa e del Capo Horn di Giancarlo Pedote ne parleremo nella puntata di oggi de Il Processo al Vendée Globe, in onda alle 18,30 sui nostri canali Facebook e YouTube (al player sotto). I nostri ospiti saranno gli oceanici Francesca Clapcich e Alberto Bona, il coach meteo Gianni Bianchini e Luigi Maffioli della Gottifredi Maffioli. Parleremo delle ultime strategie, di meteo, ma anche di come le barche del Vendée Globe possono trasferire parte della loro tecnologia al mondo delle barche “comuni”.
Mauro Giuffrè
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